CHIESA PARROCCHIALE INVERNALE ED ESTIVA
Cap. B01 - Storia - Pag. B01.03
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Oratorio dell'Annunziata (o Chiesa del Castello) - Chiesa invernale
Abbiamo realizzato nel 2008 il Restauro di questo bell'Oratorio (XIV - XVII sec.) che ogni inverno (da Ottobre a Pasqua) diviene Chiesa Parrocchiale Invernale, mentre si utilizza la chiesa parrocchiale principale (foto sotto) solo per le feste che prevedono notevole afflusso di popolazione.
Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo - Chiesa estiva
Storia dell'Oratorio
La piccola chiesa che si trova dislocata a monte della chiesa parrocchiale e che
oggi è detta "Chiesa del Castello" in realtà la Cappella della Confraternita
dei Disciplinanti, dedicata all'Annunciazione della Vergine Maria.
Costruita in forma longitudinale, con asse centrale lievemente inclinato di 15
gradi sulla direzione est-ovest, è posta sopra ai muraglioni del castello e ne
ingloba la piccola torre di vedetta trasformata in sacrestia. (vedere foto 1).
La muratura originaria è posteriore al Quattrocento così come si può osservare
dall'impostazione muraria sottostante (sicuramente antecedente al Quattrocento).
Nel XVI secolo venne usata talvolta come luogo di riunione del "Magnifico
Consiglio" (consiglio comunale) del paese.
Nei secoli seguenti venne usata prettamente per le celebrazioni solenni della
Confraternita dell'Annunciata.
Nel XIX e XX secolo venne più volte danneggiata da incursioni militari e dai
terremoti.
L'interno fino al 2008, ad aula unica, presenta due finestre rivolte a sud
(a destra); il soffitto è a volta a botte con 5 lunette cieche per lato,
disposte sopra ad un cornicione di gesso a 10 modanature di semplice e
scadentissima fattura.
Tutta la superficie della cappella è stata pitturata a metà degli anni '50 del
XX secolo con colori assai evanescenti.
La qualità globale dei decori lascia molto a desiderare soprattutto dopo i
danneggiamenti avvenuti nel 2000 ad opera del terremoto.
Nel 2006 l'unico altare in mattoni e gesso è danneggiato e decorato in modo
molto sommario con pitture a finto marmo risalenti presumibilmente agli anni '30
del sec. XX.
Degno di nota è il piccolo Tabernacolo ligneo del XVII secolo da restaurare e
utilizzarsi nuovamente.
Sopra l'altare, racchiuso da cornice in gesso, si doveva trovare un quadro - ora
non rintracciabile - mentre nella muratura sottostante si notano tracce di un
precedente affresco di fattura cinquecentesca raffigurante probabilmente
l'Annunciazione della Vergine (a cui la chiesa è dedicata).
All'atto del rilievo del mese di settembre 2006, la situazione di degrado
è tale che l'edificio si presenta con la facciata intonacata in bianco ed è
utilizzato quale ripostiglio di arredi sacri in disuso sparsi qua e là insieme a
cianfrusaglie di vario genere.
L'accesso dall'unico portale d'ingresso è notevolmente difficoltoso a causa
dell'errata realizzazione del selciato del sagrato che si presenta sopraelevato
di 25 cm rispetto al piano del pavimento della chiesa.
Questa barriera architettonica non esisteva fino al 2003, anno in cui l'Ente
proprietario della strada decise di realizzare la nuova pavimentazione.
Trasformazione dell'Oratorio in Chiesa Parrocchiale Invernale
Scopo del progetto di
restauro è stato trasformare la struttura esistente in Chiesa Parrocchiale
Invernale ad uso dei pochi fedeli nei giorni feriali e nei giorni festivi
particolarmente rigidi invernali.
Come è noto la popolazione di Castelletto Molina assomma a 167 unità , di cui
circa 100 frequentano la liturgia domenicale (estiva) e 50 (invernale); mentre
durante i giorni feriali il massimo raggiunto sono 8 / 12 unità .
L'utilizzo di questa Cappella ha permesso di avere:
maggior raccoglimento dei fedeli convenuti
nuovo spazio per la Catechesi degli Adulti e per altre iniziative parrocchiali
minor spreco di risorse per il riscaldamento
rivalorizzazione del manufatto storico adiacente al Castello
eliminazione totale di barriere architettoniche all'accesso dei fedeli disabili
ed anziani (50% dei fedeli) rispetto alla Chiesa Parrocchiale
Cronologia delle fasi del primo restauro
2006 -
Ottobre-Novembre: Stesura Progetto esecutivo
2006 - 23 Novembre: Ultimazione Progetto esecutivo
2006 - 28 Novembre: Consegna Progetto in Comune di Castelletto Molina
2006 - 1 Dicembre: Consegna Progetto in Curia Vescovile di Acqui Terme e
Sovrintendenza di Torino
2007 - 20 Settembre: Approvazione Sovrintendenza
2007 - 10 Novembre: Approvazione Comune
2008 - 3 Giugno: Inizio lavori
2008 - 27 Dicembre: Inaugurazione lavori
Fasi dell'intervento de primo restauro
Scopo dell'intervento
di restauro è stato garantire l'agibilità dell'edificio sacro senza pericolo di
ulteriori distacchi di materiale dalle volte fessurate, recuperare la situazione
di degrado dell'edificio e migliorare l'accessibilità e il comfort interno ai
fedeli.
Il lavoro è stato suddiviso in 7 interventi così riassunti:
Intervento n. 1: Consolidamento strutturale della volta : (realizzazione
contro-volta strutturale e armatura travi tiranti esistenti)
Intervento n. 2: Verifica e sistemazione del tetto : (orditura, inserimento
isolante e ondulato fibrocemento)
Intervento n. 3: Cucitura delle fessure profonde e superficiali : (intonaco
strutturale)
Intervento n. 4: Restauri e rifacimento intonaci : (decorazioni, altare,
affresco, rifacimento intonaci e tinteggiatura, ecc.)
Intervento n. 5: Opere di falegnameria : (infissi, banchi, ceppo campana, ecc.)
Intervento n. 6: Impianti : (elettrico, allarme, idraulico e riscaldamento)
Intervento n. 7: Riqualificazione esterna piazzetta Veggi : (selciato e sistema
di scarico acque piovane).
Scheda di intervento n. 1. Consolidamento strutturale
della volta
La volta della chiesa (botte centrale a lunette cieche laterali) risultava
danneggiata dagli eventi del sisma dell'anno 2000 sia nella parte intradossale
che estradossale; contemporaneamente si è riscontrato che uno dei due tiranti lignei
preesistenti era marcio e quindi allo stato iniziale non collaborava all'equilibrio
statico della volta.
Osservando che il sistema di volte nel suo complesso risultava avere sufficienti
requisiti di sicurezza statica si è ritenuto importante - a beneficio dell'intero
apparato strutturale - effettuare un intervento che aumentasse decisamente l'inerzia
delle sezioni portanti della volta e contemporaneamente permettesse di
interconnettere meglio tra di loro le parti strutturali.
Il tutto al fine di raggiungere un diverso e migliore equilibrio statico
complessivo.
L'intervento è consistito nella realizzazione di una cappa armata di piccolo
spessore che ingloba l'intera volta nella parete estradossale, ancorata alla
volta stessa tramite connettori d'acciaio (ferri ad L), fissati a rete d'acciaio su cui
si è gettata la cappa.
Le fasi di realizzazione sono state attuate con estrema attenzione soprattutto per
quanto riguarda la posa dei connettori che è stata effettuata senza impiegare mezzi
a percussione.
Particolare cura si è adottata nelle operazioni di pulizia dell'estradosso al fine
di realizzare una connessione strutturale efficace tra la sottostante muratura
in cotto ed il getto della cappa armata.
Ultimata la cappa armata all'estradosso della volta si è proceduto a smurare il
tirante ligneo marcio, effettuando una pulizia generale del legno e si
è proceduto ad infilare il tirante in acciaio.
Il tirante è stato fissato alla muratura laterale dell'edificio mediante una
piastra rettangolare in acciaio posizionata all'esterno. La stessa procedura
è stata seguita con il secondo tirante ligneo.
Scheda di intervento n. 2. Verifica e sistemazione
del tetto
Osservando i fenomeni di umidità discendente visibili all'interno dell'edificio
è risultata evidente la necessità di una sistemazione generale del tetto insieme ad
una verifica strutturale degli elementi portanti della copertura, effettuata
in corso d'opera vista l'impossibilità di raggiungere il sottotetto in fase di
progetto.
Innanzitutto si è proceduto alla rimozione dell'attuale copertura prestando
attenzione a conservare i coppi che si sono trovati ancora in buone condizioni.
Successivamente si è eseguita un'accurata verifica dell'ossatura portante del
tetto. La copertura è stata ricostituita integralmente.
Scheda di intervento n. 3. Cucitura delle fessure
profonde e superficiali
Si sono riscontrate fessure di varie dimensioni e profondità in molte zone
dell'edificio ed è stato necessario cucire e sigillare opportunamente le
lesioni.
Scheda di intervento n. 4. Restauri e rifacimento
intonaci
L'assenza di manutenzione dell'edificio e il l'evento sismico del 2003 hanno
causato un importante degrado delle decorazioni interne: l'affresco
dell'Annunciazione, le modanature in gesso, l'altare e gli intonaci interni
presentano gravi lesioni e vistose mancanze di pigmento cromatico.
Contestualmente il campanile a vela si
presentava fortemente screpolato ed attaccato da notevole flora di licheni,
particolarmente lungo il pilastro disposto a nord-ovest.
Mediante realizzazione di adeguato ponteggio fino all'altezza necessaria per ogni
particolare si è provveduto al restauro, al risanamento e alla ricostruzioni delle
parti lesionate o degradate.
Scheda di intervento n. 5. Opere di falegnameria
L'assenza di utilizzo e i problemi di umidità all'interno dell'edificio
hanno causato un evidente degrado di tutti gli elementi lignei.
Gli infissi e i banchi necessitavano di una pulizia generale e di vari interventi
di riparazione mentre il portale in legno dolce
di pioppo (risalente agli anni '30 del XX secolo circa) risultava in uno stato
di completo degrado, per cui lo si è pulito e consolidato.
Il ceppo esterno della campana era fatiscente e si sbriciolava al solo tatto. E'
stato sostituito.
Scheda di intervento n. 6. Impianti elettrico e di riscaldamento
Inizialmente la Chiesa era priva di qualsiasi impianto: elettrico e termico.
Per consentire un sicuro e confortevole utilizzo dell'edificio ai fedeli è
stato necessario installare una stufa a pellet,
e si è realizzato l'impianto elettrico.
Scheda di intervento n. 7. Sistemazione esterna
piazzetta Veggi
La sistemazione iniziale del selciato risulta essere ad una quota di 25 cm
più alta rispetto alla pavimentazione della Chiesa determinando un ostacolo
architettonico all'accesso dell'edificio e favorendo l'ingresso di acqua in caso
di pioggia o neve.
E' stato quindi necessario rimuovere parzialmente il selciato, formare le nuove
pendenze e realizzata una nuova pavimentazione esterna con opportuni materiali.
Immagini a confronto: ieri e oggi
XIV secolo con rimaneggiamenti barocchi interni (XVII sec.)
Condizioni globali: ottime dopo il restauro del 2008
Progetto e Direzione Lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni
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