ELIMINAZIONE DEI PREGIUDIZI (schema lezione)
Dobbiamo cercare di vedere le cose senza alcun preconcetto, usiamo così il metodo critico che è un atteggiamento dello spirito più che un vero e proprio metodo scientifico.
Esso ricerca senza presupporre niente.
Questa non è una banalità.
Il metodo critico secondo alcuni è inattuabile perché è impossibile che uno si spogli delle sue persuasioni.
Questo è vero, ma possiamo metterle fra parentesi (epoche).
Chi ha fede (la sua ricerca ha ricevuto una risposta) può ancora cercare: certo, poiché chi ha fede non è un uomo disimpegnato con la filosofia.
Levidenza è un vedere le cose come stanno. Contro levidenza si scaglia lo scetticismo che sostiene che non esiste alcuna verità poiché il cercatore (skeptikos), non lha trovata.
Ma così comè insostenibile la posizione scettica, tanto è insostenibile chi presupponga di conoscere la verità assolutamente (dogmatismo esagerato: affermazione presupposta alla ricerca filosofica, di conoscere la verità).
Conoscenza della verità
Così comè insostenibile la posizione scettica, tanto è insostenibile chi presupponga di conoscer la verità (dogmatismo esasperato: affermazione presupposta alla ricerca filosofica, di conoscere la verità.
Fenomenologia della conoscenza
Come conosciamo la conoscenza?
Infatti vediamo le cose colorate, non vediamo il vedere. Noi sappiamo di conoscere per riflessione: lautocoscienza è una coscienza riflessa.
Dobbiamo distinguere fra realtà che hanno unidentità fisica (i miei sentimenti) e le realtà che hanno unidentità intenzionale (il rosso che vedo, la radio che sento). La conoscenza consiste nellidentità intenzionale. Abbiamo coscienza di conoscere perché abbiamo coscienza di queste due diverse unità: non possiamo dire nostre (come sentimento) certe realtà che sono altro da noi.
Ecco, la presenza di altro da noi è la conoscenza.
Adesso si capisce che non si coglie il conoscere ma solo loggetto conosciuto.
Teoria della conoscenza e critica della conoscenza
Per ciò che non è immediatamente colto non cè una chiave miracolosa che ci da il potere di unassoluta evidenza, evitando la fatica di studiare ogni cosa, di far il processo critico di ogni singola scienza (teologia naturale, cosmologia etc.).
Lillusione che ci sia ununica scienza che possa dare la garanzia a tutte le nostre certezze deriva da due motivi:
Dal fatto che si è affascinati dal mondo esterno
Dallillusione che si possa risolvere il problema dellesistenza dei corpi senza che si determini la natura, lessenza.
Facciamo un esempio per spiegarci (riguardo al primo motivo): dellesistenza di Dio e dellanima, si deve occupar la metafisica non la teoria della conoscenza mentre dellesistenza dei corpi esterni occorre la teoria della conoscenza; non si capisce perché questa disparità di trattamento. Come si diceva prima il mondo esterno pone dei problemi.
Riguardo al secondo motivo cioè lillusione di poter risolvere il problema dellesistenza del mondo esterno senza indicarne la natura.
E unillusione perché si ammette che spetti alle scienze dire quale sia la natura delle erbe, degli animali etc., Ma che un mondo di corpi esista dovrebbe essere compito della teoria della conoscenza.
ORA per dimostrar che esiste qualcosa debbo affermare che cosa esiste.
La dimostrazione dellesistenza delle cose può essere data soltanto in particolare dalle scienze che studiano la realtà.