MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA
DELLA Conferenza Episcopale Italiana
SULLINSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Lanno scolastico 2002-03 è già iniziato, ancora una volta carico di attese per una riforma da tutti desiderata, ma che incontra non poche difficoltà a decollare. Si avvicina, per famiglie e ragazzi, la scadenza delliscrizione allanno successivo e quindi della scelta di avvalersi dellinsegnamento della Religione cattolica. Come per il passato noi la raccomandiamo, perché sia confermata da parte di chi lha già effettuata e venga presa in considerazione da parte di chi non laveva fatto per il passato. Avvalersi di tale insegnamento ha un grande valore, personale e sociale. Fare una scelta matura riguarda tutti: ragazzi e famiglie, docenti e dirigenti. Deve trovare attenta anche la comunità ecclesiale, consapevole dellimportanza della scuola per la formazione della persona e del suo patrimonio culturale.
Il fatto che unaltissima percentuale di famiglie e di ragazzi scelga di avvalersi dellinsegnamento della Religione cattolica non può che rallegrarci; ma vorremmo che questo insegnamento potesse raggiungere tutti. è unopportunità offerta anche ai non credenti o ai credenti di altre religioni molti dei quali arrivati in Italia da altri paesi , per un serio confronto con una tradizione, quella cattolica, ricca di riferimenti storici, artistici, linguistici, di costume nella cultura italiana. Tale tradizione ha contribuito alla costruzione di una società che, proprio dal rispetto dei valori sui quali si è sviluppata nel tempo, può trarre motivazioni e orientamenti per creare condizioni di serena accoglienza a nuove forme di pensiero e di vita.
Ci sono poi le attese, le paure e i tanti interrogativi dei bambini e ancor più dei ragazzi, che fatti incresciosi, troppo di frequente, pongono allattenzione della cronaca. Su di essi spesso cala un silenzio di rimozione; si lascia che siano i mass media di larga diffusione a offrire, dopo aver presentato laccaduto in maniera spettacolare, fragili tentativi di comprensione e inadeguate proposte di intervento. Assieme alla famiglia e alla comunità cristiana la scuola e in essa linsegnamento della Religione cattolica deve poter svolgere un ruolo determinante nellazione educativa.
Dallincontro con la persona e lopera di Gesù Cristo, trasmessa e testimoniata lungo i secoli dalla Chiesa cattolica, e in essa ancora oggi viva e offerta a tutti, possono maturare nelle nuove generazioni risposte vere ai loro più profondi interrogativi. Linsegnamento della Religione cattolica, offerto da insegnanti ben preparati, anche sotto laspetto della relazione, e in costante aggiornamento, è unopportunità unica da non lasciar cadere, anzi da valorizzare "minuto per minuto".
Ai dirigenti scolastici, agli insegnanti di Religione cattolica e a tutti gli altri insegnanti esprimiamo viva gratitudine per unattività che li espone in prima linea nella costruzione di una società che sappia rinnovarsi rimanendo fedele al suo passato. Essi offrono un contributo importante nella costruzione di una "città delluomo", in cui la presenza del patrimonio religioso cattolico sia avvertita in tutta la sua rilevanza, per la formazione di unumanità che nel volto di Cristo riscopre i suoi lineamenti più veri.
Roma, 7 dicembre 2002.
La Presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana