Storia
Nella zona dove sorge attualmente Casoli, si stabilirono dei coloni latini intorno al 180 quando Lucca con tutto il suo territorio fu dichiarata colonia romana. Casoli compare per la prima volta in un documento nel 984 ed è denominato villa. Le ville erano grandi concentrazioni fondiarie che si estendevano da un centinaio fino anche a qualche migliaio di ettari. La villa che in questo documento corrisponde pressappoco alla frazione di oggi, è chiamata Casule. Essa si trovava lungo il percorso di un’antica via di transumanza che ben presto divenne il tracciato ideale per il collegamento con la Garfagnana e la Lombardia. Probabilmente Casoli deve la sua origine e il suo sviluppo a questo antico itinerario, come testimonia la sua struttura urbanistica che ricalca la tipologia dei borghi di strada. Come è stato rivelato in altre frazioni la toponomastica fa presupporre anche a Casoli una probabile corte. Questo primo documento su Casoli è del vescovo di Lucca Teudigrimo che il 9 maggio 984 allivellò beni della Pieve di Camaiore ad Angalberto figlio di Offizia, tra questi beni c’era anche compresa una parte della villa di Casule. Da quel momento gli abitanti della nostra frazione dovettero pagare le decime ai loro signori dovendo rendere ogni anno la quarta parte dell’olio, del vino, delle bestie e dei frutti della terra.
Nel medioevo Casoli era un’importante zona di confine tra Pietrasanta e Lucca. La comunità della nostra frazione fu messa a dura prova dalla peste che nel XIV secolo colpì tutta Europa. Al termine di questo secolo troviamo però una comunità casolina combattiva verso il dispotico governo di Camaiore, allorché questo impose agli abitanti delle comunità soggette di partecipare ai lavori della costruzione delle mura castellane di Camaiore. L’esito delle proteste finì però a svantaggio dei poveri casolini ai quali venne inflitta una pesante condanna pecuniaria.
Non sappiamo con esattezza quando CASOLI ebbe una chiesa propria. Le prime notizie certe che ci vengono dai documenti dell’archivio parrocchiale la farebbero risalire alla seconda metà del 500. Era ad una navata e si trovava sulla piazza principale del paese. Necessitando però di essere restaurata ed essendo diventata troppo angusta per la crescita del paese, nel 1860 fu deciso di costruire una nuova chiesa sullo stesso luogo, di ben tre navate. La nuova chiesa, inaugurata già nel 1865,non ebbe però felice storia: a causa dell’instabilità del terreno (che già in sede di ricostruzione aveva suscitato polemiche) per le gravi lesioni presenti. Nei primi anni del 1900 fu chiusa al culto. Riaperta nel 1913, fu però seriamente danneggiata dal terremoto del 1920 e successivamente abbattuta.
Della vecchia chiesa rimane oggi sulla piazza soltanto il campanile.
L’attuale chiesa, costruita da un privato quasi in contemporanea con la nuova chiesa nella seconda metà del 1800 in località “COLLETTI”. (Sembra che questi, di nome LUIGI BENEDETTI, avrebbe voluto in quel luogo la nuova chiesa parrocchiale e che già allora avrebbe detto che la sua chiesa in futuro sarebbe diventata quellq della parrocchia)come cappella della sua villa , ben presto causa i problemi della nuova chiesa parrocchiale, iniziò a servire per tutta la comunità.
Visto poi che questo sarebbe stato il suo destino venne successivamente ampliata e dopo la demolizione della chiesa sul piazzale divenne ufficialmente chiesa parrocchiale.
La chiesa è a una navata, con l’altare maggiore ed il bellissimo coro ligneo provenienti dalla demolita ex chiesa parrocchiale. Sulla parete destra vi è un altare dedicato alla MADONNA del rosario mentre sulla sinistra uno dedicato a San GIUSEPPE.
Le principali feste della parrocchia sono quella del patrono, San ROCCO, che si celebra il 16 AGOSTO, la MADONNA del rosario la prima domenica di ottobre ogni tre anni il venerdì santo la processione di GESU’ morto.
Altri santi particolarmente venerati nelle parrocchia sono Santa BARBARA, San ANTONIO da Padova, Santa RITA da Cascia, Santa MARIA GORETTI, e San LUIGI GONZAGA.
La comunità di CASOLI divenne
parrocchia il 20/10/1609. Nella bolla di erezione risulta già essere intitolata
a San ROCCO.