Accenni storici di Zambra

Zambra satelliteZambra (Sambra) - Questo nome, comune a vari torrentelli, si trova applicato nel fiorentino alla "Zambra di Ontignano" che scende in Arno sopra Firenze, dirimpetto a Campiobbi; al fosso di zambra che nasce sul Monte Morello e si perde nel fosso "della Dogaia" fra Sesto e Brozzi, sotto Firenze; nel volterrano alla Zambra che scola in Cecina dalla montagna di Volterra; oltre le due Zambre di Calci nel Val d'Arno pisano.

(Notizie ricavate dal Dizionario di E. Repetti)

 

 

 

 

 

 

Zambra di Calci, torrente

Portano costì il nome di Zambra due corsi d'acqua che attraversano il valle di Calci, la Zambra che scende da Montemagno e l'altra che ha origine nel Monte Serra, sopra il Castel Maggiore di Calci, e che riceve la prima di Montemagno , presso il ponte di Zambra, prima di attraversare la strada provinciale "vicarese", per sboccare quindi nell'Arno dopo circa 4 miglia di tragitto.

Rammentano il torrente Zambra varie carte dell'Archivio Arcivescovile di Pisa, in una delle quali, del 12 novembre 964, pubblicata dal Muratori, è citato il rio di Sambra di Montemagno nei contorni di Rezzano (oggi Nicosia).

Sempre nello stesso "Dizionario" contenente la descrizione di tutti i luoghi del granducato troviamo:

"Zambra e Zambretta - Contrada sulla ripa sinistra dell'Arno pisano, dalla quale presero il nome due borghate e due popoli (Zambra e Zambretta) con due chiese (S. Jacopo), la prima nel piviere di San Lorenzo alle Corti, l'altra in quello di San Cassiano a Settimo, state riunite in una sola parrocchia, a circa 4 miglia da Cascina, Giurisdizione di Pontedera, Diocesi di Pisa.

Trovasi entrambe in pianura, fra la ripa sinistra dell'Arno e la pieve di San Lorenzo alle Corti, di rimpetto alla foce del torrente di Zambra di Calci, e poco lungi dal nuovo ponte che ivi presso l'Arno cavalca.

Nel Lib. IV, Rub. 56 del Breve pisano, detto del Conte Ugolino, trattasi di una via vicinale da aprirsi ne' confini di San Lorenzo alle Corti, chiamata la Via delle Prata, la quale doveva far capo nella strada pubblica (o Livornese), da eseguirsi a spese de' comunisti (da intendere come abitanti delle comunità!) di San Lorenzo alle Corti, de' SS. Filippo e Jacopo alle Corti (Navacchio?) , di Grumulo (S. Frediano), di Curiliano di Zambra e Zambretta, di Pettori, di Gello e di Vicopisano.

La parrocchia riunita di "Santa Maria e Sant'Iacopo" a Zambra e Zambretta nel 1833 contava 619 abitanti."

Altre notizie storiche dicono che Zambra è un nome di origine etrusca, come altri paesi della toscana. Il nome etrusco sarebbe "Semru", che significa: zona fortificata, castello, fortezza.

Ciò è spiegabile con il fatto che Zambra era una zona di confine.

Gli Etruschi si erano stabiliti a Sud e ad Est dell'Arno, i Liguri a Nord e lungo il litorale.

Zambra era la contrapposizione etrusca a Pisa ligure, ai tempi della potenza etrusca (siamo nell'VIII -VII secolo a.C.).

Zambra allora, era a Nord dell'Arno; la deviazione del fiume è avvenuta verso il 1200-1300 d.C.

Alcuni storici dicono che il torrente Zambra ha preso il nome dal paese che attraversava; altri però, affermano che il nostro paese ha preso il nome dal torrente.

(Quando la zona etrusca fu conquistata dai Romani, terminò l'importanza militare di Zambra. Decaduta come importanza militare, Zambra rimase un piccolo villaggio di contadini e di pescatori e conservò il nome dell'antica fortezza. Diventerà di nuovo importante quando la Repubblica Pisana sentirà la necessità di una fortezza per difendersi dai Fiorentini.)

Gli abitanti di Zambra sono propensi a credere che il loro paese abbia preso il nome dal torrente Zambra, il quale, anticamente, lo attraversava in tutta la sua lunghezza, da Nord a Sud. Adesso, come allora, si forma nella vallata di Calci, raccoglie le acque dell'intera valle e si getta nel fiume Arno all'altezza della Pieve di Santa Giulia di Caprona. 

Non essendo alimentato da sorgenti, il suo corso non è perenne.

A lunghi periodi di "magra", specialmente durante l'estate, esso alterna piene improvvise nel giro di breve tempo, come in breve tempo torna a svuotarsi.

Come mai, vien da chiederci, questo torrente non attraversa più il paese? La cosa è facilmente spiegabile conoscendo la:

Storia del fiume Arno

Qualche secolo fa l'Arno non formava quell'ampia curva (ansa) che fa attualmente e nella quale Zambra è racchiusa, ma da Cascina formava quasi un rettilineo fino alla foce.

Per mettere un freno alle acque del fiume, che minacciavano periodicamente la città di Pisa, (infatti, scorrendo l'Arno in un rettilineo, durante le frequenti piene assumeva una forza impressionante, con grave pericolo per la città) venne deciso, dalle autorità dell'epoca, di deviare il corso del fiume scavando un nuovo alveo.

Il luogo prescelto fu a pochi chilometri ad Est della città e precisamente nel posto in cui si trovava Zambra.

La profonda ansa del fiume, o gomito che dir si voglia, circonda proprio Zambra, racchiudendola come in un abbraccio.

Naturalmente i lavori di escavazione si protrassero per anni ed anni, poiché a quel tempo non esistevano i moderni macchinari e l'escavazione fu eseguita tutta a mano, usando vanghe, picconi e carriole.

I lavoratori addetti a questa faticosa attività venivano chiamati "scariolanti" ed un celebre canto popolare, che ha preso il titolo da loro, fa capire l'ora ed il modo in cui questi operai si radunavano per incamminarsi verso il luogo di lavoro.

Così il nostro paese, mentre prima veniva a trovarsi completamente alla destra del fiume Arno, dopo l'escavazione del nuovo corso vene a trovarsi sulla sinistra, e adesso il torrente Zambra non si getta più nell'Arno all'altezza del ponte della Mariana, ma ha la sua foce presso Caprona.

Però, dove prima c'era il tracciato del vecchio torrente, aveva inizio un fossato che convogliava le sue acque verso sud e prendeva il nome Mariana. Quindi l'attuale Mariana non è altro che la vecchia Zambra della quale segue più o meno il tracciato e, attraverso altri fossi nei quali si immette oltre Navacchio, scarica le proprie acque al mare.

A questo punto cerchiamo di spiegare il perché del nome Mariana.

Nei pressi dell'attuale ponte sull'Arno anticamente sorgeva la chiesa di Santa Maria ad Sambram e da questa chiesetta prese nome il fossato: Santa Maria=Mariana.

Questa chiesa di santa Maria, che si trovava nei pressi del torrente Zambra, dopo la deviazione dell'Arno venne a trovarsi proprio racchiusa nel corso del fiume e le sue acque, durante le piene la inondavano spesso e in breve tempo le pareti cominciarono a crollare e tutto l'edificio si rese pericolante.