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Nascita di un paese di nome Migliana
Si dice che il paese di MIGLIANA sia stato fondato da un certo
Emilius, prima di esso però c'erano già dei pastori che abitavano sul
monte Javello.
Questi pastori si nutrivano di certi frutti che a quel tempo si chiamavano
"ghiande di Giove".
La leggenda narra che fossero sul monte Javello per rifugiarsi dal diluvio
universale; dopo molti secoli vedendo che la acqua si ritirava tornarono
un po' più a sud accampandosi nel luogo che ancora oggi è chiamato "le
case". Infatti in quel luogo vi sono ancora tracce delle case di un tempo.
Ma andando un po' più avanti negli anni si parla che questo Emilius fosse
un inviato speciale del governatore romano: questo fatto ci fa dedurre
che il paese di Migliana sia stato fondato verso il primo secolo avanti
Cristo (circa 2.081 anni fa).
Infatti il nome di MIGLIANA, deriva da EMILIUS: dopo essersi sposato diede
il nome di "Emilia" al paese: in seguito avendo famiglia lo chiamò "Emiliana"
ed infine "Migliana". Giungiamo così all'invasione dei barbari, e Migliana
conosce un tempo di grande povertà; in questo tempo Migliana ha diversi
nomi Longobardi: "La ghiffia": nota via che esiste tutt'ora; "Trogola"
che deriva da troghe: in longobardo significa "luogo a forma di valle".
Verso il 700-900 a.c., Migliana ha un periodo di decadenza fino alla fine
della dominazione longobarda. Si conoscono solo piccoli scontri fra Bizantini
e Longobardi. Il dominio longobardo durò fino al 680 circa d.C. Segue
una pausa nella sua storia che avrà fine verso il mille d.C.
Migliana nel MedioEvo
Per Migliana il Medio Evo è stato un tempo abbastanza importante, perché
fu costruito un castello per volere dei Conti Alberti. Alla Rocca di Cerbaia
- nella stessa epoca - fu edificato un altro castello molto simile a quello
dei Conti Alberti.
Su di esso viene narrata una leggenda che esiste tutt'oggi: La figlia
del Conte voleva sposare un semplice contadino di Migliana, ma suo padre
non acconsentì. Allora una notte oscura dominata da uno spaventoso temporale:
la figlia uccise suo padre. Dopo la sua morte furono fatte le nozze, ma
tutte le notti la nuova regina aveva degli incubi, in cui le appariva
suo padre e le rimproverava il terribile delitto. Ma lasciamo perdere
queste leggende e passiamo alla storia vera. In questi anni a "Castiglioncello
basso", che si trova quasi ad Usella fu costruito un monastero che divenne
molto importante perché tutti i pellegrini vi trovavano rifugio; esso
venne chiamato "il santo".
Una testimonianza ancora esistente afferma che il giorno dell'Ascensione
dal monte Javello scesero ben 500 fanti contro la popolazione di Migliana:
questo avvenne nel periodo dei Comuni cioè intorno al 400-500. Risale
a questa data la costruzione della Chiesa: si dice che dove è situata
ora la Chiesa vi fosse un piccolo poggio. Gli abitanti di Migliana, tutte
le sere dopo il vespero, avevano il compito di spianare per realizzare
la nuova costruzione.
Terminata la Chiesa, ebbe inizio la costruzione dei "Tabernacoli" dedicati
alla Madonna e sparsi per un lungo percorso sulle nostre montagne. Il
cimitero si trovava di fronte all'antica Chiesa: infatti di recente furono
trovati i resti di casse da morto.
Verso il 1700 fu costruito un "mulino" in Chiusoli dove tutti andavano
a macinare. Tutt'oggi esiste un viadotto sotterraneo che porta l'acqua
al mulino in stato di abbandono. Nell'ottocento il Conte Guicciardini
donò due campane alla nostra Chiesa con il nome di "Ester" e di "Susanna":
erano i nomi della sue due figlie. Ester era la campana più grande, essa
era composta di un materiale molto costoso il "platino"; inoltre aveva
una bontà che consisteva in questo: quando a Migliana c'era un temporale,
suonando questa campana, esso se ne andava. Quando la figlia Ester morì,
il Conte - in segno di ricordo - voleva riprendersi la campana, ma il
popolo miglianese non gliela restituì.
Luca sant
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