Il libro sulla vita e l’ opera di Giovanni |
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L’esperienza umana e
spirituale di san Pio da Pietrelcina rappresenta uno dei
capitoli più singolari dell’epoca del razionalismo, della tecnologia e
dell’emancipazione. Infatti,la sua umile esperienza
di frate stigmatizzato, sacerdote esemplare e instancabile apostolo della
sofferenza continua ad attrarre milioni di persone di tutto il mondo. Una
vicenda, per di più, in cui il soprannaturale si è manifestato con
un’evidenza tale da infastidire una certa teologia contemporanea, assai
preoccupata di circoscrivere la fede nel dominio rassicurante della
razionalità. E tuttavia, come
scrive mons. Setti nella presentazione di questo volume, è la Chiesa stessa
che, dichiarandolo santo, ha additato Padre Pio alla venerazione universale. Questo libro
raccoglie la testimonianza di uno dei suoi figli spirituali, Giovanni
Bardazzi, che del padre è stato intimo amico e confidente nei diciotto anni
che seguirono il suo incontro con lui, qui rievocato con vivacità e realismo,
e che fece di un mangiapreti attivista del “ partito” un difensore eccellente
della causa di Cristo. Per
richiedere copie del volume: Tel e Fax 055 2579349
Cell. 339 8527091 |
Come lui stesso aveva predetto a
Giovanni Bardazzi: “Tu dirai a tutti che, dopo morto,
sarò più vivo di prima. E a tutti quelli che verranno a
chiedere, nulla mi costerà dare. Chi salirà questo monte, nessuno
tornerà a mani vuote!” |
Una necessaria premessa Questo
modesto lavoro,è stato fatto affinché non andassero perdute delle preziose
testimonianze. Testimonianze che riguardano una parte della vita di Giovanni
Bardazzi o Giovanni da Prato,come era comunemente
conosciuto nell'ambiente di S.Giovanni Rotondo, la
sua clamorosa conversione e i suoi rapporti con Padre Pio quale figlio
spirituale privilegiato. Quindi, nessuna pretesa di offrire una biografia completa e organica
del personaggio, né
tantomeno, quella di avere messo insieme una cronaca di qualche valore letterario. L'estensore
che ha frequentato la sua casa fin dal lontano 1971 ed ha ascoltato, come
altre numerosissime persone, dalla sua viva voce, le numerose e, per molti
aspetti straordinarie vicende vissute all'ombra del grande personaggio che è stato Padre Pio da Pietrelcina, non ha fatto
altro che trasferire dal nastro registrato (di nascosto) alla pagina scritta,
quello che leggerete. E'
Giovanni che parla in prima persona. Lo scribacchino ha cercato di rimanere
il più possibile fedele alla
registrazione e ai ricordi personali e, dove il senso non fosse compromesso,
è stata lasciata anche qualche espressione dialettale. Non è stato preso in considerazione il periodo del
servizio militare, né il periodo in cui Giovanni, aveva messo il suo taxi a
disposizione, di don Angelo Fantoni a Verniana, vicino a Monte san
Savino (AR). Non
perché durante le vicende di questo
periodo non "siano interessanti, ma forse meno utili allo scopo che
questo lavoro si vuole prefiggere. La
maggior parte del racconto, riguarda
il"Giovanni dopo", cioè dopo la conversione. La
conversione, meglio sarebbe dire trasformazione, fu improvvisa, fulminea e da
quel momento chiuse completamente e definitivamente con il passato mettendo
in pratica gli insegnamenti e i consigli di Padre Pio. E'
inevitabile una breve riflessione sul "caso Giovanni"- Risalta,
nella sua vicenda, l'infinita Misericordia e Pazienza di Dio, che da
avversario acerrimo della Chiesa, ha trasformato questo
uomo un apostolo della Carità,
anche se ha fatto di tutto, per nascondere le sue iniziative. In secondo
luogo, la forza della preghiera, fervente, continua, con la quale,la moglie Ottavina, implorava
dal Cielo, la conversione del marito, avvenuta dopo dieci anni, superando,
con Fede saldissima e Pazienza infinita
momenti molto difficili della vita matrimoniale. Ha pregato ( infiniti Rosari), ha fatto penitenza per dieci lunghi
anni e alla fine l'ha avuta vinta. Sarebbe uno spunto
interessante da proporre alle coppie di oggi che di dividono per una minestra
salata. Fra
l’altro, molto altro, il Padre aveva trasmesso a Giovanni un particolarissimo
amore per la S.ma Eucaristia. Numerose
sono le notti in cui, verso le tre/quatto, si alzava e si recava in chiesa a
fare compagnia a Gesù. Anche
quando è stato, per diverse volte,
ricoverato alla Casa Sollievo della Sofferenza, faceva il turno con un professore
della Clinica, alla Cappella del II° piano, per non
lasciare solo il Santissimo. Giovanni
Bardazzi, secondo un sacerdote che lo ha confessato
diverse volte a S. Giovanni Rotondo, è stato una delle più belle anime forgiate alla scuola del Padre. Due
parole sull'argomento sogni, messaggi, rivelazioni. Padre Pio, usava questi
mezzi per comunicare con i suoi figli spirituali sparsi in tutto il mondo.
Infinite sono le testimonianze a questo riguardo. E'
un campo infido, dove facilmente ci si può intrufolare il diavolo, quindi massima discrezione, come ha sempre raccomandato la dottrina della
Santa Chiesa e sempre sotto la guida del confessore Nessuna pretesa di
esprimere qualsiasi giudizio non è questa la sede, né si possiede la necessaria autorità e competenza. Due
ovvie considerazioni però.
1°- Giovanni riceveva questi
"Messaggi" anche quando il Padre era vivo e se provenivano dalla
parte sbagliata, sarebbe stato avvertito. Come, nei primi tempi dopo la
conversione, quando misteriosi personaggi, si sedevano a tavola con lui,
quando si metteva a pranzo. Lo
disse al Padre. "Come
li vedi: a figura intera o a metà?" " A mezzo busto, Padre" "Allora,
la prossima volta, sputagli in faccia! " I personaggi, non si fecero più vedere. 2°- Numerose sono nelle vite dei santi testimonianze
e avvenimenti a questo riguardo. Il padre della menzogna e dell'inganno ha
escogitato e studia sempre mille astuzie per trarre in inganno anche le anime
più preparate. C'è una distinzione abbastanza netta però: mentre
i "Messaggi" che provengono dall'Angelo buono lasciano nell'anima
serenità, inclinazione all'umiltà, letizia e illuminazione, quelli che
provengono dall’angelo cattivo, hanno come
conseguenza aridità di spirito, tendenza ad inorgoglirsi nel raccontarli,
dando loro molta importanza. Inoltre, non rimangono impressi nell'anima con
la stessa soave chiarezza dei messaggi buoni. In una parola, lasciano
insoddisfatti ed irrequieti. Ognuno quindi, dietro le proprie esperienze,
tragga le relative conclusioni. Stuzzica Stuzzica
era il nomignolo che Giovanni aveva affibbiato ad
uno del gruppo che, quasi sempre, gli sedeva accanto: sia per piazzare nel
nodo migliore il registratore, sia per "Stuzzicarlo" rovistando
nel campo dei ricordi delle sue esperienze con il Padre. Una volta per l'abbrivio, se la serata era buona, si faceva anche le ore
piccole. E nessuno si stancava di ascoltare fatti che aveva
raccontato tante altre volte. Fra l'altro, Giovanni, era anche un ottimo
narratore... Quando però si accorgeva del registratore, allora la musica cambiava ed erano
energiche lavate di capo. |
Giovanni
Bardazzi , un nome una figura un personaggio, noto
nell'ambiente fiorentino e nell'ambiente di Padre Pio. Un uomo lontano da Dio
che padre Pio ha afferrato e lo ha veramente
trasformato facendone uno dei suoi discepoli, dei suoi seguaci prediletti. Giovanni
Bardazzi, ha seguito padre Pio con la fedeltà di un
discepolo e l'amore di un figliolo. Dalle
sue mani sono uscite tante realtà di carità, di impegno
e di testimonianza. Certamente, padre Pio ha guardato con particolare
simpatia quest'uomo rude, spontaneo, improvviso, che però, nonostante queste
caratteristiche, aveva quella dell'entusiasmo e, soprattutto quella della
generosità e della fedeltà. Padre Pio ha colto nell'anima di quest'uomo, la
generosità e la fedeltà. E le ha messe al servizio della Casa Sollievo della
Sofferenza che lui aiutava con ogni mezzo. Quante
persone hanno conosciuto padre Pio dopo aver
avvicinato Giovanni. Era
veramente colui che testimoniava e attraverso la sua
testimonianza dava i segni più concreti di attaccamento al Padre e alle sue
opere. Padre Pio si è manifestato attraverso di lui e quante persone, oggi
possono ringraziarlo per aver conosciuto un tale personaggio. E’
stato fra i prediletti e fra i più amati dal Padre. dalla
presentazione di Mons. Giancarlo Setti - 1° agosto '02 |
L’autore
fa presente che i proventi del libro, tolte le spese di
stampa, sono devoluti alla Casa Sollievo della Sofferenza. |