Via Lucis
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dalla rivista SacroCuore
Gesù con i
discepoli di Emmaus
I
discepoli, sulla strada di Emmaus, sono uomini delusi nelle loro speranze
tutte e solo terrene. Di qui le loro frustrazioni, arroccati sulle loro
posizioni di messianismo politico, hanno occhi ottenebrati dall'incredulità,
Succedo così anche oggi? Il rifiuto o la dimenticanza del Risorto o diretta
conseguenza di un'affannata, preoccupata ed esclusiva attenzione alle sole
realtà terrestri. E il frutto di tutto questo è la tristezza, il non senso,
l'angoscia. Dice il vangelo di Luca: "In quello stesso giorno due(discepoli) erano in
cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme , di nome
Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano
e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i
loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse o loro:” Che sono
questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?”. Si fermarono
col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse:” Tu solo sei così
forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi
giorni?” Domandò:” Che cosa?” Gli risposero: “ Tutto ciò che riguarda Gesù
Nazareno…”. Ed egli disse loro:” Stolti e tardi di cuore nel credere alla
parola dei profeti! Non bisognava che il cristo sopportasse queste sofferenze
per entrare nella sua gloria?”. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti
spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui”(Lc24,13-'19.25-27). Gli uomini del nostro
tempo carichi di messi e di agi .sono schiacciati da pesi di tristezza. Tuttavia c'è una grande differenza tra il
motivo della tristezza dei due di Emmaus e quello dei suoi discepoli di oggi.
I due erano tristi perché Gesù era morto; noi rimaniamo tristi, pur sapendolo
vivo. Rimaniamo come paralizzati davanti a tanti avvenimenti. Dio ci insegue
sulle nostre strade, ci prende, ci sorprende, ci comprende, e noi manchiamo
di fiducia in lui. Con i due discepoli, Gesù fece finta di dover continuare
il viaggio. Le finte di Dio risultano stimoli per l'uomo. |
Gesù si manifesta
allo spezzare del pane
"Quando furono vicini
al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più
lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il
giorno già volge al declino". Ed egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzo e
lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli
sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l’altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre
conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?".
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono
riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
"Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone". Essi poi riferirono
ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello
spezzare il pane". (Lc 24,28-35) I discepoli di Emmaus
guariscono dalla loro opacità di sguardo e riconoscono Gesù appena egli
spezza con loro il pane: chiara allusione all'Eucaristia. E dentro questa
realtà eucaristica eccoli riaversi dallo scoraggiamento; non solo, ma
percepire, finalmente consapevoli, che il cuore ardeva d'amore per Gesù
quando, lungo la strada, aveva spiegato loro l'Antico Testamento alla luce
della sua venuta e della sua missione di salvezza. Signore Gesù,
tu lo sai che siamo spesso insidiati dallo scoraggiamento. Tu lo sai di
quanta speranza abbiamo, oggi più che mai, bisogno! Donaci dunque il tuo
Spirito perché, assidui alla mensa della Parola e a quella del Pane Eucaristico,
diventiamo uomini dal cuore che arde. E la fiamma del tuo amore che vi brucia
sia luce sulle strade di un mondo rinnovato da te, che vivi e regni col Padre
nello Spirito Santo. |
Gesù si mostra ai
discepoli
"Mentre
( i due di Emmaus) parlavano ( agli Undici e ai discepoli) di queste cose,
Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: "Perché
siete turbati, e perché sorgono dubbi
nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi:sono proprio io!
Toccatemi e guardate: un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho”. Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora
non credevano ed erano stupefatti, disse:” Avete qui qualche cosa da
mangiare?”. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo
mangiò davanti a loro. Poi disse:” Sono queste le parole che vi dicevo quando
ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me
nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”. Allora aprì loro la mente
all’intelligenza delle Scritture e disse:” Così sta scritto: il Cristo dovrà
patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno
predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati,
cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di
voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non
siate rivestiti di potenza dall’alto” (Lc
24, 36-49) L'evangelista
sottolinea che il Risorto non e un fantasma, ma una persona in carne e ossa.
La spiritualità cristiana, dunque, non ha niente a che fare con quelle forme
di spiritualismo disincarnato che dimenticano — o peggio — disprezzano la
dimensione della corporeità. Inoltre l'evangelista pone l'accento sul fatto
che Gesù, spiegando le Scritture, aiuta i suoi a cogliere la centralità del
suo mistero pasquale. Gli apostoli per primi, investiti dalla forza dello
Spirito Santo, testimoniano che in Cristo, nella sua Persona, si e compiuto
un fatto di salvezza per tutti: la sua morte e la sua risurrezione. Ti
preghiamo. Padre onnipotente, spiega anche
a noi che la Bibbia rivela il tuo
meraviglioso progetto di salvezza in Cristo Signore. Lo
Spirito Santo ci faccia vivere pienamente il
mistero di morte e risurrezione del tuo Figlio e ci
renda capaci di testimoniare al mondo che o
lui l'unico Salvatore. |
Gesù dà ai discepoli il potere di rimettere i peccati "La sera di quello
stesso giorno, i! giorno dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo
dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in
mezzo a loro e disse, "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le
mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse
loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando
voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete
lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li
rimetterete resteranno non rimessi". Il dono della pace, scandito due
volte da parte di Gesù, sottolinea la solennità del momento. Egli affida ora
a gruppo intimo dei discepoli la missione di salvezza ricevuta dal Padre. E'
per opera dello Spirito Santo che egli è venuto e ha dimorato tra i suoi.
Ora, comunicando loro quello stesso Spirito, ottiene che anch'essi continuino
a gestire la salvezza nella forza di una misericordia che e
per tutti quelli che si aprono a riceverla"(Gv
20,19-23). Signore Gesù, fa' che non ci
abituiamo alle realtà della fede, ma il tuo Spirito ci rinnovi ogni giorno
perché possiamo annunciare con la testimonianza e con la parola che tu sei
salvezza per tutti nel mistero della Chiesa e che ogni passaggio dal peccato
alla conversione è passaggio dalla morte alla vita. E' risorto! Esulta il cuore. E' risorto! Più non muore, Santa Vergine, il tuo Figlio. |
Gesù conferma la
fede di Tommaso
"Tommaso, uno dei
Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora
gli altri discepoli: " Abbiamo visto
il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue
mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e
non m la mia mano nel suo costato, non crederò". Otto giorni dopo i
discepoli erano di nuovo in casa e
c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a
loro e disse.” Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso:” Metti qua il tuo dito e
guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non
essere più incredulo ma credente!”. Rispose Tommaso:” Mio Signore e mio
Dio!”. Gesù gli disse: “ perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!”.(Gv 20,24-2=). La risurrezione di Gesù
stabilisce un nuovo criterio di valutazione: la beatitudine di coloro che
credono anche senza vedere. D'ora in poi i fedeli dovranno credere solo sulla
testimonianza della Chiesa che, conservando la visione di quanti hanno visto,
ne tramanda, integro, l'annuncio. Signore Gesù Cristo, fa' di noi uomini saldi
nella fede, edificati sulla roccia
della tua parola e radicati nella
tradizione autentica della tua Chiesa. Aiutaci a entrare docili
ogni giorno nel suo mistero di nuovo
popolo dell'Alleanza in cammino con te verso
il Regno del Padre. Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli. Amen. E risorto! Esulta il
cuore. E risorto! Più non
muore, santa Vergine, il tuo
Figlio. |
Gesù si mostra ai discepoli al lago di Tiberiade
"Gesù si manifestò
di nuovo ai suoi discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifesto così: si
trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di
Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro:
"lo vado a pescare". Gli dissero: "'Veniamo anche noi con
te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non
presero nulla. Quando era già l'alba Gesù si presento sulla riva, ma i
discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli,
non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". Allora
disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e
troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran
quantità di pesci. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: E’ il
Signore!". Simon Pietro appena udì che era si Signore, si cinse ai
fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri
discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci:
infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi
a terra videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro
Gesù: "Portate un po' del pesce che avete preso or ora”. Allora Simon
Pietro salì sulla barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè
grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro:
"Venite a mangiare". E nessuno dei discepoli osava domandargli:
"Chi sei?", poiché sapevano bene che era il Signore. Allora Gesù si
avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Questa era la
terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli dopo essere risuscitato dai
morti" (Gv 21,1-14). In un'atmosfera di
familiarità grande Gesù indica agli uomini che si era scelti dal loro
quotidiano lavoro di "gettare le reti" e dice loro: "Vi
farò pescatori di uomini" (Mt 4,19; Mc 1,17). Ma è necessario che si
rendano conto che il gran Pescatore e lui e che solo nel suo nome la
"pesca", cioè la predicazione, l'evangelizzazione, porta il suo
frutto. La potenza nell’aderire a un invito così perentorio ci fa pensare che
essi già incominciavano a intuire da chi poteva venire quel comando. |
Gesù
conferisce il primato a Pietro
"Quand’
ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovami, mi ami
tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti
amo". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo:
"Simone di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore,
tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle".
Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro
rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami? e gli disse:
"Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù
"Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più
giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; mai quando sarai
vecchio tenderai le tue mani e un altro ti cingerà la veste e ti poterà dove
tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte avrebbe
glorificato Dio" (Gv 21, 15-19). Prima
di prendere la responsabilità di altri, Pietro non viene interrogato sulla
sua capacità e competenza, su tutto ciò che potrebbe rendergli facile il
governo. Viene solo interrogato sull'amore. Questa e la domanda di fondo che
Gesù fa a Pietro, alla sua Chiesa; è la domanda che fa a ogni uomo anche
oggi. Signore, donaci di
contemplarti
mentre chiedi al cuore di ognuno: "Mi ami
tu?". Fa' che ci lasciamo provocare a
fondo da questa tua domanda. |
Gesù affida ai discepoli la missione universale “ Gli
undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù
disse loro: “ Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque
e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho
comandato. Ecco,
io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. (Mt28, 16-20) Gesù risorto
fa appello alla sua condizione di Signore dell’universo, nel quale è entrato
mediante la resurrezione. Ed è proprio questa che i discepoli sono chiamati
ad annunziare, non solo, ma anche a realizzare con l'amministrazione del
battesimo e con l'insegnamento d'una dottrina che è salvezza per chi ha il
coraggio di viverla. |
Dagli Atti degli Apostoli (At 1,3-11) (Gesù) si mostrò vico
(agli apostoli), dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per
quaranta giorni e parlando del regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con
essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si
adempisse la promessa del Padre”, quella, disse, che voi avete udito da me:
Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito
Santo fra non molti giorni". Così
venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore è questo il tempo
un cui ricostituirai il regno di Israele?” Ma egli rispose: “ Non spetta a
voi conoscere i tempi ed i momenti che il Padre ha riservato alal sua scelta,
ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete
testimoni a Gerusalemme, in tutta la Galilea e la Samaria e fino agli estremi
confini della terra”. Detto questo, fu elevato
in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché
essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in
bianche vesti su presentarono a loro e dissero: “ Uomini di Galilea, perché
state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi elevato fino
al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui voi l’avete visto andare
in cielo”. I giorni della
passione e risurrezione di Gesù culminarono nella gloria dell'Ascensione,
vertice della sua azione salvifica visibile e, allo stesso tempo, punto di
partenza della missione della Chiesa dove egli è misteriosamente all'opera
ogni giorno, anche se in modo invisibile. Oggi tocca a noi essere
testimoni della risurrezione e annunciare la lieta notizia della salvezza in
ogni parte del mondo, perché la fede non è un prezioso brillante da tenere chiuso
in un cassetto, ma una vita gioiosa da testimoniare e comunicare. In questo
senso un documento della Chiesa postconciliare chiama la comunità cristiana
"una comunità profetica" (RdC 12) cioè una comunità in cui
tutti i membri sono chiamati, in tanti modi diversi, ad annunciare il
messaggio di Gesù. |
Con Maria in attesa
dello Spirito Dagli Atti degli
Apostoli (At 1,12-14) "Allora
[gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è
vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in
città salirono al piano superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni,
Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e
Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidue e concorsi
nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e
con i fratelli di lui”. E la prima Chiesa
riunita. Gesù risorto non è più visibilmente tra i suoi, ma i discepoli
vivono concordi l'attesa dello Spirito Santo che egli aveva promesso, e la
vivono perseveranti nella preghiera e nell'unione fraterna. Sono gli aspetti
fondamentali della vita ecclesiale che Luca ha voluto ricordare perché
fossero ideale e termine di confronto anche per noi, chiamati, oggi, a essere
Chiesa dei Signore risorto. Per vedere oltre la mentalità e le proposte della
società in cui viviamo, abbiamo bisogno di essere assidui nella preghiera e
nella carità fraterna. Signore Gesù,
donaci il tuo Spirito perché possiamo essere Chiesa viva, fermento, sale e
luce del mondo in cui viviamo. |
Gesù manda alla Madre e ai discepoli lo
Spirito promesso
dal Padre "Mentre il giorno
di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso
luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte
gagliardo, e 'riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue
come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi
furono tutti pieni di Spinto Santo e cominciarono a parlare in altre lingue
come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in
Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto
quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li
sentiva parlare la propria lingua". (At 2,1-6) Lo Spirito Santo
promesso da Gesù ai suoi discepoli da pieno compimento all'azione salvifica
di Dio nel mondo. Di lui Gesù aveva detto: "Lo Spirito di verità vi
guiderà verso la verità tutta intera" (Gv '16,13). E’infatti lo Spirito
che ci fa penetrare a fondo nel mistero pasquale di Cristo, ossia ci aiuta a
coglierlo come la chiave che interpreta tutta la storia e vede nella morte e
risurrezione di Gesù il centro vitale della storia della salvezza. Luca
presenta l'irruzione nel mondo della potenza dello Spirito come in netto
contrasto con ciò che era avvenuto all'origine della storia. La torre di Babele, con
l'incomunicabilità delle lingue diverse, mostra la stoltezza dell'uomo che si
vuole emancipare da Dio. Qui l'adesione allo Spirito permette la
comunicazione e produce comunione. Lo stupore iniziale cede il posto alla
fiducia e conduce alla conversione. |