Pentecoste: inizia la diffusione della Chiesa |
Sei settimane dopo la
sua risurrezione — periodo durante il quale fu spesso visto dai suoi seguaci
— Gesù tornò al Padre suo. I discepoli ebbero l'ordine di aspettare In
Gerusalemme: essi avevano bisogno della potenza particolare dello Spirito
Santo di Dio per eseguire il comando di far conoscere Gesù. Il giorno di
Pentecoste quella potenza scese dal ciclo e li trasformò. La Chiesa crebbe
rapidamente a Gerusalemme sotto la guida degli apostoli. Poi gli ebrei
lapidarono Stefano, perseguitarono i cristiani, e allora questi si
sparpagliarono per la Giudea e la Samaria, fondando nuovi gruppi di correligionari
in città e villaggi (Atti 8). Nel frattempo si verificarono due eventi
importanti (verso il 34 d.C.),il fariseo Saulo (Paolo), fiero nemico della
'nuova setta', fu convertito mentre ai recava a Damasco per arrestare quelli
che credevano in Gesù (Atti 9)} A Cesarea, Pietro
predicò al centurione romano Cornelio, che si fece battezzare entrando così
nella Chiesa, primo convertito non ebreo. In Antiochia, capitate della provincia romana della Siria, i cristiani predicarono non solo agli ebrei di lingua greca ('ellenisti'), ma anche ai non ebrei ('greci'), che non avevano alcun rapporto con la religione ebraica. Molti credettero e furono soprannominati 'cristiani' (Atti 11,19-26). La Chiesa di Antiochia inviò i suoi primi missionari. Paolo e Barnaba, che predicarono a Cipro e in vari centri dell'odierna Turchia (Atti 13-14), convertendo ebrei e non ebrei. Ciò provocò un grave problema: i 'gentili' potevano diventare cristiani senza diventare prima ebrei? Il concilio radunato a Gerusalemme nel 49 d.C. rispose dì sì (Atti 15), prendendo una decisione di cruciale importanza per la storia della Chiesa. |