ABDIA Eb.
OBADYAHU (“servitore/adoratore di Yahweh”) |
Abdia, autore del libro più breve della Bibbia (vetrata inglese) |
Non
sappiamo niente dell’autore del libro di Abdia, il più
breve dell’Antico testamento. Il contenuto dell’opera, però, rivela che Abdia visse nei duri e amari tempi successivi alla caduta
e distruzione di Gerusalemme per mano dei Babilonesi, che misero fine al
regno di Giuda nel 587 a.C. Alcune parole sono quasi il parallelo esatto dei
versetti attribuiti a Geremia, un
testimone degli eventi. Forse il nome Abdia, che
significa "servitore di Yahweh", è solo
lo pseudonimo – come probabilmente anche Malachia - di un profeta che voleva
parlare con coraggio. La
visione di Abdia si presenta sotto forma di oracoli
poetici che accusano il popolo di Edom, a sud di
Giuda, perché gioisce della rovina di Giuda e saccheggia il territorio. Egli
predice anche il giorno della resa dei conti per Edom
e quello della ricostruzione di Giuda. L'opera è uno dei numerosi libri
profetici dell'Antico Testamento che si interessano del destino di nazioni
diverse da Israele e Giuda. I Giudei dell'epoca consideravano i vicini Edomiti come parenti ostili; i loro non facili rapporti
possono essere ricondotti indietro nel tempo fino all'antagonismo tra Giacobbe ed Esaù, gli antenati biblici delle due nazioni. Attraverso i
secoli, gli Edomiti, che abitavano l'arida regione
a sud del Mar Morto, furono regolarmente in conflitto con Israele e si erano
apertamente opposti agli Israeliti che, guidati da Mosè, volevano avvicinarsi alla Terra Promessa. Più tardi, Davide conquistò Edom
e il suo spietato comandante Ioab ordinò di uccidere tutti i maschi della regione,
massacrandone 18.000 e stabilendo guarnigioni in tutto il territorio. Edom fu così indebolito dallo sterminio che passò circa
un secolo e mezzo prima che potesse riacquistare abbastanza forza da
affrancarsi dalla dominazione israelita, nell'845 a.C.,
ma soltanto per essere invaso di nuovo e punito severamente circa mezzo
secolo dopo. Come Giuda, Edom fu conquistato una
prima volta dall'Assiria e poi da Babilonia, ma
l'ostilità secolare tra i due vicini li tenne divisi anche di fronte al
comune nemico. Quando Giuda, con re Sedecia, si ribellò a Babilonia, gli Edomiti
probabilmente rimasero fedeli vassalli, seguendo il consiglio di Geremia. Il
loro territorio servì ai Babilonesi da base logistica contro Giuda durante
l'assedio di Gerusalemme, durato due anni, e infine soldati edomiti presero parte al saccheggio e alla distruzione
della città. Gli Edomiti, inoltre, approfittarono
dell'occasione per impadronirsi delle terre al confine meridionale di Giuda e
conosciute in seguito come Idumea. L'ostilità così
vividamente descritta da Abdia continuò finché
esistettero le due nazioni; secoli dopo, si espresse nell'avversione dei
Giudei per Erode il Grande, un idumeo. |