ROMANIA: UN SACERDOTE ORTODOSSO E I
SUOI PARROCCHIANI DIVENTANO CATTOLICI PER AMORE DI PADRE PIO |
Padre Victor Tudor con alcuni dei
suoi parrocchiani che per amore di Padre Pio sono diventati cattolici. |
Il santo di Pietrelcina aveva guarito
una donna ortodossa da un tumore inoperabile. Mentre in Italia infuriavano le
discussioni sulle stigmate di Padre Pio, in un piccolo centro della Romania veniva posta la prima pietra della prima Chiesa
dedicata al Santo di Pietrelcina in
uno dei Paesi che fino a qualche tempo
fa formavano il grande impero ateo comunista.
L’evento si è verificato nella cittadina di Pesceana della
Contea di Valcea, nella Romania
centro-meridionale, per merito di
Padre Victor Tudor, un sacerdote
romeno che, fino ad alcuni anni fa era ortodosso, ma che, dopo aver conosciuto la figura di
padre Pio ed essere stato testimone di un grande miracolo compiuto da Dio per
intercessione del santo di Pietrelcina, ha voluto entrare nella Chiesa
cattolica e con lui tutti i suoi parrocchiani. |
Sua Beatitudine Lucia Muresan con Lucrezia Tudor, la donna miracolata da Padre
Pio. |
Tutto è cominciato nel 2002. Lucrezia Tudor, madre di padre
Victor, che aveva allora 71 anni, venne colpita da un tumore al polmone
sinistro. I medici romeni, dopo aver sottoposta la donna a tutta una serie di
esami clinici dissero che le restavano pochi mesi di vita. Non si poteva,
infatti, neppure tentare un intervento chirurgico perché il tumore aveva
provocato metastasi in tutto il corpo. Padre Victor, affranto dal dolore, chiese aiuto a suo
fratello, Mariano Tudor, un giovane e affermato pittore romeno, specializzato
in iconografia, che da anni vive e lavora a Roma, sperando che conoscesse
qualche importante medico italiano in grado di compiere l’impossibile.
Mariano riuscì a contattare uno dei chirurghi più celebri del mondo, che
aveva operato perfino Bill Gates. <<Faccia arrivare sua madre a Roma e tenterò di tutto per salvarla>>, aveva detto il professore.
Mariano fece trasportare la madre a Roma. Il celebre professore esaminò le
cartelle cliniche dei colleghi romeni e poi sottopose la signora a nuovi e
approfonditi esami. Ma anche lui, di fronte al quadro clinico dell’ammalata
disse che un intervento chirurgico era ormai inutile. Alla donna restava
qualche mese di vita. Si poteva intervenire solo con farmaci atti a sedare i
dolori che sarebbero stati lancinanti soprattutto in fase terminale. |
Sua Beatitudine Lucin Muresan, metropolita
della Chiesa Greco-Cattolica in Romania, alla
cerimonia della posa della prima pietra della prima chiesa dedicata a Padre
Pio in un Paese dell’ex impero comunista sovietico. |
Mariano
tenne la madre presso di sé a Roma e ogni tanto la accompagnava in ospedale
per controlli. Stava lavorando a un mosaico in una chiesa, e poiché sua madre non
conosceva una parola di italiano, la portava con sé. E mentre lui lavorava,
sua madre girava per la chiesa, guardando ammirata i quadri, le statue. In un
angolo c’era anche una grande statua di padre Pio. Lucrezia ne fu colpita e
chiese al figlio chi fosse quella persona. Mariano le raccontò sommariamente
la storia. Nei giorni successivi, si accorse che sua madre trascorreva il tempo seduta davanti a quella statua con la quale
chiacchierava come se fosse stata una
persona viva. Dopo una quindicina di giorni, Mariano portò la
madre in ospedale per il solito controllo, e i medici constatarono, con
incredibile stupore, che il tumore era sparito. La donna, che era di
religione ortodossa, aveva chiesto a Padre Pio un aiuto e Padre Pio l’aveva
ascoltata. |
<<La guarigione prodigiosa di mia madre,
compiuta da Padre Pio a favore di una donna ortodossa, mi colpì molto>>, racconta Padre Victor. <<Cominciai a leggere la vita del
santo italiano. Raccontai ai miei parrocchiani quanto era accaduto. Tutti
conoscevano mia madre e tutti sapevano che era andata in Italia per tentare
un intervento chirurgico ma
che era poi tornata a casa guarita senza che nessun medico
l’avesse operata. Fu così che, nella mia parrocchia, si cominciò a conoscere
e ad amare Padre Pio. Leggevamo tutto quello che potevamo trovare su di lui. La sua
santità ci conquistava. Intanto, anche altri ammalati della mia parrocchia
ricevettero grazie straordinarie da padre Pio. Tra la mia gente si diffuse un
grande entusiasmo
e, a poco a poco, decidemmo di diventare cattolici per essere più vicini al
Padre>>. Il
passaggio dalla Chiesa ortodossa a quella cattolica ha richiesto una lunga
trafila giuridica. E anche difficoltà
di altro genere. Ma padre Victor e i suoi parrocchiani non si sono fermati di
fronte alle difficoltà. Con l’aiuto di padre Pio hanno realizzato i loro
progetti. E subito hanno iniziato a raccogliere i fondi necessari per la
costruzione di una chiesa da dedicare a Padre Pio. <<I fondi sono
costituiti dai risparmi di questa povera gente, e dall’aiuto di alcuni cattolici
tedeschi che hanno conosciuto la nostra storia>>, dice Padre Victor. <<E sono i miei parrocchiani che
stanno portando avanti i lavori impegnandosi naturalmente gratis. A maggio
abbiamo iniziati i lavori delle fondamenta. Nei giorni scorsi abbiamo celebrato
solennemente la posa della prima pietra. Ed è stata una grande festa, perché
a officiare la cerimonia è venuto Sua Beatitudine Lucian Muresan, arcivescovo Metropolita di Fagaras e Alba Julia dei Romeni, cioè la massima autorità
della Chiesa greco-cattolica in Romena. Al termine della cerimonia, il metropolita
ha voluto conoscere mia madre, miracolata da padre Pio, e ha posato per una
foto con lei>>. Renzo Allegri |