Da tempo si va dicendo che il 25 dicembre per la nascita di Cristo
è una data falsa, e che fu decisa nel quarto secolo per ragioni ideologiche, ovvero
per sostituirsi alla festa romana del "Natale Solis
Invicti". Possiamo invece dire che la data
corretta sia proprio quella.
In un articolo sul Corriere della Sera Vittorio Messori
ha svelato l'arcano, citando uno studio del professore israeliano Shemaryahu Talmon che è riuscito a verificare
le date in cui Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, era di
servizio al tempio di Gerusalemme. Dato che sappiamo dal Vangelo che
il concepimento di Giovanni avviene in quel periodo, e che precede di sei mesi
l'annuncio a Maria, e considerati altri riferimenti incrociati,
possiamo affermare con una certa sicurezza che Gesù nacque proprio il
25 dicembre.
Leggendo l'articolo di Messori sembra che il professor Talmon
abbia fatto questa scoperta delle date di Zaccaria l'altroieri,
ma in realtà va detto che il suo studio risale addirittura al 1958, anche se
la sua portata è stata presa in seria considerazione solo recentemente.
In particolare, la vera "disvelazione" di
questa storia del 25 dicembre avvenne alla vigilia di Natale del 1998, quando
sull'Osservatore Romano apparve l'articolo "24 giugno, 23 settembre,
25 dicembre: date storiche" del professor Tommaso Federici.
Quello che viene fuori da tutto questo, però, è anche un'altra cosa: la
conferma che, prendendo a prestito le parole di Federici,
"il 23 settembre e il 24 giugno per l’annuncio e la nascita di
Giovanni il Battista, e il 25 marzo e il 25 dicembre per l’annunciazione del
Signore e per la sua nascita, non furono arbitrarie, e non provengono da
ideologie di riporto. Le Chiese avevano conservato memorie ininterrotte, e
quando decisero di renderle celebrazioni “liturgiche” non fecero che sanzionare
un uso immemoriale della devozione popolare.
In altre parole, il fatto che attraverso studi lunghi e accurati
finiamo per confermare quello di cui la vecchina
del paese è certa da sempre, dimostra per l'ennesima volta che il
cristianesimo non è soltanto, o meglio, non è affatto costituito dalla
devozione a delle scritture, per cui quello che non è scritto nella Bibbia
non è ortodosso. La Chiesa è invece un popolo che ha tramandato per
migliaia di anni, anche "solo" attraverso quel medium che si chiama
tradizione, verità e credenze che il Papa non fa altro che riconoscere
e avallare nel momento in cui rischiano di essere dimenticate o confuse. Vedi
il caso dell'Immacolata Concezione, o di tutti quei dogmi che, tutt'altro che essere imposti dall'alto, erano verità
conosciute da sempre ai fedeli e a cui mancava semplicemente la "carta
da bollo".
|