PARROCCHIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE CALENZANO |
Crocifisso disegnato da San Giovanni della Croce |
LA “ VIA CRUCIS” Realizzata dalla scultrice Ermella Cintelli Molteni Queste quattordici
stazioni della Passione di Gesù sono le pietre di un percorso fatto di
umiliazione, dolore e morte. Le ho volute
irregolari nella forma proprio come il selciato di una via: la Via Crucis. Via dolorosa ma al
tempo stesso lucente come l'Amore di Gesù per noi. E' per questa via che
ci ha salvati, riguadagnandoci alla Luce di Dio. |
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I - LA CONDANNA Pilato
e Gesù sono di fronte. Pilato
cerca di scaricarsi la coscienza interrogando la folla su chi debba essere
condannato: Gesù o Barabba. Lo sguardo
di Gesù è rivolto a noi perché anche noi facciamo parte della folla che grida
quel terribile: Crocifiggilo! Sia
Pilato che la folla di allora che ognuno di noi adesso, tutti sappiamo bene
che non è giusto, la nostra coscienza lo dice ma resta inascoltata. Per
vigliaccheria, per quieto vivere ci adeguiamo invece a quello che tutti si
aspettano da noi. Tanto la voce della nostra coscienza chi la sente? Quella
del mondo invece è così forte!... |
II - GESÙ CARICATO DELLA CROCE Gesù
guarda in alto come a chiedere aiuto al Padre per riuscire a sopportare un
peso che fin da ora appare insostenibile, peso che noi gli carichiamo sulle
spalle e che Lui porta al posto nostro. |
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III - GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA In
seguito alle ricerche storiche risulta che i condannati alla crocifissione
dovevano portare sulle spalle, legato alle braccia, il patibulum
(braccio trasversale della croce) fino al luogo del
supplizio. Il
peso mal bilanciato e la posizione obbligata provocavano così continue e
rovinose cadute senza alcuna possibilità di appoggio sulle braccia impedite,
con conseguenti ferite e contusioni al volto, alle ginocchia, ecc. Per
far rialzare al più presto chi cadeva non si trovava di meglio che frustarlo
senza pietà come con un animale da soma che cedesse sotto il carico. Ai
soldati non è stato dato un volto ben definito perché in questo modo
rappresentano meglio l'intera umanità, ottusa e crudele. |
IV - GESÙ INCONTRA SUA MADRE Maria
va incontro a suo Figlio per essergli vicina e percorrere con Lui la via del
Calvario, non potendo far altro che soffrire insieme a
Lui. |
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V - IL CIRENEO Al
posto di Simone di Cirene, padre di Rufo e di Alessandro, ho raffigurato Padre Pio: primo
perché questa Chiesa di S. Maria delle Grazie è stata
voluta da lui, secondo perché mentre sappiamo poco di Simone sappiamo
abbastanza di S. Padre Pio da
ritenerlo uno di noi tanto lo
chiamiamo ancora Padre Pio come uno di famiglia, terzo perché Padre
Pio ha tanto amato Gesù e tanto ha desiderato di essere con Lui nella
sofferenza della Passione da viverla. Se
noi porteremo la nostra croce non saremo soli perché Gesù sarà con noi. |
VI - LA VERONICA Questa
donna che piena di compassione asciuga il volto di Gesù ridotto ad una
maschera di sangue, polvere e sudore, ci mostra impressa sul suo velo
l'immagine del Cristo(vera icona). E’ proprio in quel gesto di istintiva
pietà al di là delle convenienze sociali (a quel tempo mostrarsi a testa
scoperta voleva dire essere donne di dubbia fama) che lei dimostra il suo
amore per il prossimo, specchio dell'Amore di Dio. |
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VII - GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA E’
il volto di Gesù dopo la seconda caduta. Nel suo sguardo oltre il dolore c'è
lo sgomento di vederci così indifferenti. Sulla
testa il casco di rovi, beffarda allegoria di emblema regale, lo tormenta con
più di cinquanta durissime spine... |
VIII - GESÙ INCONTRA LE PIE DONNE Erano
probabilmente donne di Gerusalemme che cercavano di alleviare le sofferenze
dei condannati a morte con bevande stordenti. Abitudine
conosciuta e tollerata altrimenti i soldati non avrebbero mai permesso a Gesù
di rivolgere loro la parola. |
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IX - GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA Ormai
Gesù non si regge più in piedi e ancora una volta cade in avanti mentre gli
piovono addosso insulti e frustate. |
X - GESÙ E’ SPOGLIATO DELLE SUE VESTI Oltre
il dolore delle frustate, delle ferite e degli insulti l'umiliazione non ha
mai fine... |
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XI - GESÙ E’ CROCIFISSO Siamo
noi che teniamo in mano il martello. Siamo noi che ribattiamo i chiodi sui
polsi di Cristo. Il
nervo mediano leso fa contrarre il pollice che si flette all’interno. |
XII - GESÙ MUORE Ora
che i suoi occhi sono chiusi e non ci guarda più ci sentiamo soli e
cominciamo a capire che cosa abbiamo fatto... |
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XIII - GESÙ E’ DEPOSTO DALLA CROCE Giuseppe
di Arimatea, andò da Pilato a chiedere il corpo di
Gesù... Comprò
un lenzuolo nuovo, tolse Gesù dalla croce... A
sostenere la Madonna che tiene tra le braccia Gesù c'è Giovanni. Dal momento che Gesù gliel’ha affidata,
Giovanni la considera come sua madre. Ai
piedi di Gesù è inginocchiata Maria di Magdala. |
XIV - GESÙ E’ PORTATO AL SEPOLCRO Giovanni
e Giuseppe di Arimatea depongono Gesù avvolto nel
lenzuolo su un ripiano scavato nella roccia. Era il sepolcro che Giuseppe aveva
comprato e fatto preparare per sé... Noi
vediamo la scena che vede Nicodemo. Anche lui è qui,
ed ha portato con sé una pesante anfora piena di profumo (circa Nel
silenzio e nella compostezza dei gesti c’è la mestizia dei ricordi; la vita
che amavamo non c'è più. Tutto sembra finito... |
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XV - GESÙ RISORTO Se
non fossimo in Chiesa, se fossimo in un cortile, in un giardino, sotto un
porticato o lungo una via, dovrei per forza aggiungere la quindicesima
stazione, quella della Risurrezione, perché altrimenti si tratterebbe di una
storia illogica, raccontata a metà. Ma
in Chiesa non ho bisogno di rappresentare la quindicesima stazione ad ogni istante della
nostra vita. |
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dello stesso artista è il
Rosone della nostra Chiesa