L’ impero e la cultura greca |
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La Palestina passa all’Egitto alla Siria |
Rivolta maccabaica |
I romani nominano Erode re della
Giudea |
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300
a.C. |
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Darlo I (522-486 a. C.), re della Persia, costruttore di Persepoli, la nuova grande capitale, e conquistatore dell'India occidentale, si spinse anche verso occidente. Nel 513 conquistò la Macedonia e progettò di sottomettere tutta la Grecia. Nel 490 i persiani
furono sconfitti dai greci a Maratona in una battaglia, che sarà tra le più
cantate nella Grecia classica antica. Serse I (486-465)
invase la Grecia e occupò addirittura Atene, ma fu sconfino nella battaglia
navale di Salamina. Artaserse, Darlo II e i re successivi continuarono la
lotta, ma le fortune della Persia, della Media e dell'Egitto declinarono ed
ebbero fine nel 333 a.C., quando Alessandro Magno attraverso l'Ellesponto per
dar inizio alla sua fulminea carriera. |
L’impero greco verso il 275
a.C. |
Alessandro aveva solo 22 anni quando iniziò la sua campagna, che lo porto attraverso il mondo antico. Egli 'liberò' l'Egitto dai persiani (fondando il porto di Alessandria), poi si diresse verso oriente, nel cuore dell'impero persiano, si spinse fino all'India e conquistò tutto quello che gli si parava davanti, fondando ovunque città-Stato greche. Il titolo dategli di 'Alessandro Magno' fu ben meritato, anche se egli morì a soli 33 anni nel 323 a C. Dopo la sua morte il
grande impero greco fu diviso tra i suoi quattro generali. I Seleucidi, stabilitisi ad Antiochia in Siria,
assunsero il controllo della Palestina. I Tolomei governarono l'Egitto da
Alessandria, Tuttavia sotto il profilo culturale il mondo greco o
'ellenistico' continuò a vivere come un'unità, con il greco come lingua
comune e un modello comune di civiltà |
Palmira, una città grece nel deserto della Siria |
L'ideale greco. Alessandro non si limitò
a fare conquiste. Crederà negli ideali greci, la sua ambizione fu quella di
diffondere la cultura e il pensiero greco e a questo scopo incoraggiò, tra
l'altro, i veterani del suo esercito a stabilirsi in luoghi lontani e a
creare società basate sullo stile di
vita greco. Il successo gli arrise. Il greco divenne la lingua
internazionale. Oltre 300 anni dopo, il Nuovo Testamento non sarà scritto in
aramaico, la lingua parlata da Gesù, bensì in greco, nella lingua divenuta
comune. |
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Le città-Stato furono
costruite e organizzate sul modello greco ed esercitarono un influsso
duraturo sulla Siria e sulla Palestina. Ovunque si progettarono città di
questo tipo (come si può ancor oggi constatare osservando le grandi rovine
del Medio Oriente, da Palmira nel deserto della Siria a Efeso sulla costa
occidentale della Turchia. Ogni città aveva il suo mercato e i suoi edifici
pubblici, templi e teatri costruiti secondo lo stile architettonico greco.
Anche i romani adotteranno i modelli greci ovunque affermatisi. Non meno influente dell'architettura fu il pensiero greco. Le rappresentazioni teatrali greche erano collegate con le feste religiose greche. Paolo, un ebreo nato a Tarso sulla costa meridionale della Turchia nel secolo I d.C., citerà con facilità filosofi e poeti greci. Non molto distante dalla Galilea, patria di Gesù, si stendeva un'area conosciuta come la Decapoli, le dieci città, che erano precisamente città-stato greche. Nel periodo tra
l'Antico e il Nuovo Testamento la cultura e il pensiero greco penetrarono
profondamente nella società ebraica, anche se la guerra maccabaica di
liberazione procurò una qualche indipendenza dai re greci della Siria, che
governavano il paese tanto che si coniarono monete con legenda in ebraico da
un lato e in greco dall'altro. Il complesso del mondo
ellenistico giocherà un ruolo di vitale importanza anche negli eventi che
seguiranno, cioè in quelli del Nuovo Testamento. |