L’IMITAZIONE DI CRISTO |
Ugo Niccolini, l’autore di questa
nuova versione de L’imitazione di
Cristo, nacque a Mantova nel1910 dove morì nel 1984. Già ordinario di
storia del diritto italiano all’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano, ha pubblicato diversi saggi storici-giuridici, molti dei quali
dedicati alle fonti(specie della dottrina giudaica). Si è sempre interessato
di filologia medievale e di quel <<mondo>> dell’età di mezzo che
tanto può donarci ancor oggi dal punto di vista spirituale. |
« L'imitazione di Cristo ha il
grande merito di essere una traccia di ascesi cristiana profonda, spontanea,
attentissima al quotidiano dell'uomo, ma soprattutto semplice e per questo
veramente traccia communis
per ogni cristiano che vi può trovare consolazione, pace, serenità in ogni
sua situazione... Resta sempre un testo fondamentale nel segnare per il
cristiano il momento del passaggio dall'uomo vecchio all'uomo nuovo (Col
3.10), dall'uomo esteriore destinato al disfacimento all'uomo interiore che
si rinnova di giorno in giorno (2Cor 4,16), e nel l'additargli la patria che
è nei cieli, non sulla terra (Fil 3,10), la ricerca
delle cose di lassù e non quelle di quaggiù attraverso quella mortificazione
della parte dell'uomo che alla terra appartiene (Col 3,2 e 5)... Certo,
l'operetta presenta solo alcune dimensioni della vita cristiana e non
esaurisce tutte le chiamate e le urgenze radicali poste dal vangelo, ma oggi
può aiutare a trovare il giusto equilibrio tra i valori emergenti — quali il
pubblico, il politico, il sociale, il comunitario, l'oggettivo — e il
personale, il soggettivo, l'inferiore» (Enzo Bianchi monaco di Bose). |