IL
PERDONO DI ASSISI COME
OTTENERE L'INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI (Per
sé o per i defunti) Dal mezzogiorno del primo agosto alla
mezzanotte del giorno seguente (2 agosto), oppure, col permesso
dell'Ordinario (Vescovo), nella domenica precedente o seguente (a decorrere
dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della domenica) si può
lucrare una volta sola l'indulgenza plenaria.
1 - Visita, entro il tempo
prescritto, a una chiesa Cattedrale o Parrocchiale o ad altra che ne abbia
l'indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignità di
figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la
propria professione di fede). 2 - Confessione Sacramentale per
essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti). 3 - Partecipazione alla Santa Messa e
Comunione Eucaristica. 4 - Una preghiera secondo le
intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un'“Ave Maria” o altre
preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il
cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. 5 - Disposizione d'animo che escluda
ogni affetto al peccato, anche veniale.
I peccati non solo distruggono o
feriscono la comunione con Dio, ma compromettono anche l'equilibrio interiore
della persona e il suo ordinato rapporto con le creature. Per un risanamento
totale, non occorrono solo il pentimento e la remissione delle colpe, ma
anche una riparazione del disordine provocato, che di solito continua a
sussistere. In questo impegno di purificazione il penitente non è isolato. Si
trova inserito in un mistero di solidarietà, per cui la santità di Cristo e
dei santi giova anche a lui. Dio gli comunica le grazie da altri meritate con
l'immenso valore della loro esistenza, per rendere più rapida ed efficace la
sua riparazione. La Chiesa ha sempre esortato i fedeli a offrire preghiere,
opere buone e sofferenze come intercessione per i peccatori e suffragio per i
defunti. (C.E.l. -
Catechismo degli adulti, n. 710) COME SAN FRANCESCO CHIESE ED OTTENNE Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era
immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina
una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di
luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine
di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! |