Gli Angeli nella vita dei Santi |
"Ogni fedele ha al
proprio fianco un angelo come protettore o pastore, per condurlo alla
vita". San Basilio di Cesarea "I
più grandi santi e gli uomini di Dio hanno vissuto nella familiarità degli angeli,
da ant'Agostino a J.K. Newman". Card.
J. Danielou Nella vita dei mistici
e dei santi gli "incontri angelici" sono frequenti. |
SAN FRANCESCO D'ASSISI (1182-1226) La devozione di San Francesco
per gli angeli è descritta da san Bonaventura in questi termini: "Con
inseparabile vincolo d 'amore era unito agli angeli, a questi spiriti che
ardono d'un fuoco meraviglioso e, con esso, pene frano in Dio e infiammano le
anime degli eletti. Per devozione verso di loro, a cominciare dalla festa
dell'Assunzione della Vergine santissima, digiunava per quaranta giorni,
dedicandosi continuamente alla preghiera. Era particolarmente devoto a san
Michele arcangelo". SAN TOMMASO D 'AQUINO (1225-1274) Durante
le sua vita ebbe numerose visioni e comunicazioni con gli angeli, oltre a
dedicare loro particolare attenzione nella sua Summa teologica (S Th.
I, q.50-64). Ne parlò con così tanta acutezza e penetrazione e
seppe esprimersi nella sua opera in maniera così convincente e suggestiva,
che già i suoi contemporanei lo definirono "Doctor Angelicus",
Dottore Angelico. Esseri di natura puramente immateriale e spirituale, di
numero incalcolabile, diversi per saggezza e perfezione, suddivisi in
gerarchie, gli angeli, per lui, sono esistiti da sempre; ma furono creati da
Dio, forse prima del mondo materiale e dell'uomo. Ogni uomo, sia esso
cristiano o non cristiano, ha un angelo custode che non lo abbandona mai,
neppure se è un grandissimo peccatore. Gli angeli custodi non impediscono che
l'uomo faccia uso della sua libertà anche per compiere il male, tuttavia
operano su di lui illuminandolo e ispirandogli buoni sentimenti. BEATA ANGELA DA FOLIGNO (1248-1309) Affermò
di essere stata inondata di gioia immensa alla vista degli angeli: "Se
non l'avessi sentita, non avrei creduto che la vista degli angeli fosse
capace di dare una tale gioia". Angela, sposa e madre, si era convertita
nel 1285; dopo una vita dissoluta, aveva iniziato un cammino mistico che
l'aveva portata a divenire perfetta sposa di Cristo che le era apparso più
volte insieme agli angeli. SANTA FRANCESCA ROMANA (1384-1440) La
santa più conosciuta e amata dai romani. Bella e intelligente, avrebbe voluto
essere sposa di Cristo, ma per obbedire al padre acconsentì al matrimonio con
un patrizio romano e fu madre e sposa esemplare. Rimasta vedova si dedicò
completamente alla vocazione religiosa. È fondatrice delle Oblate di Maria.
Tutta la vita di questa santa è accompagnata da figure angeliche, in
particolare sentiva e vedeva accanto a sé sempre un 'angelo. Il primo
intervento dell'angelo è del 1399 salvando Francesca e sua cognata che erano
cadute nel Tevere. L'angelo si presentava come un bambino di 10 anni con i
capelli lunghi, gli occhi splendenti, vestito di una tunica bianca; fu
soprattutto vicino a Francesca nelle numerose e violente lotte che ella
dovette sostenere con il diavolo. Questo angelo fanciullo rimase accanto
alla santa per 24 anni, poi fu sostituito da un altro molto più risplendente
del primo, di gerarchia superiore, che restò con lei fino alla morte.
Francesca fu amatissima dal popolo di Roma per la straordinaria carità e le
guarigioni che otteneva. PADRE PIO DA PIETRELCINA (1887-1968) Devotissimo all'angelo.
Nelle battaglie numerose e durissime che dovette sostenere con il maligno,
un personaggio luminoso, certo un angelo, gli fu sempre vicino per aiutarlo
e dargli forza. "Che l'angelo ti accompagni" diceva a chi gli
chiedeva la benedizione. Una volta disse: "Pare impossibile quanto siano
obbedienti gli angeli!". TERESA NEUMANN (1898-1962) Nel
caso di un'altra grande mistica del nostro tempo, Teresa Neumann,
contemporanea di Padre Pio, troviamo un contatto quotidiano e sereno con gli
angeli. Essa nacque nel paesino di Konnersreuch in Baviera nel 1898 e qui
morì nel 1962. Il suo desiderio sarebbe stato quello di farsi suora missionaria,
ma ne fu impedita da una grave malattia, conseguenza di un incidente, che la
rese cieca e paralizzata. Per anni rimase a letto, sopportando serenamente
la propria infermità e fu poi improvvisamente guarita prima dalla cecità poi
dalla paralisi, per l'intervento di Santa Teresa di Lisieux di cui la Neumann
era devota. Ben presto incominciarono le visioni della passione di Cristo che
accompagnarono Teresa per tutta la vita ripetendosi ogni venerdì, in più,
gradualmente, si manifestarono le stigmate. In seguito Teresa avverti sempre
meno il bisogno di nutrirsi, poi smise completamente di mangiare e di bere.
Il suo digiuno totale, controllato da apposite commissioni nominate dal
vescovo di Ratisbona, durò ben 36 anni. Riceveva quotidianamente solo
l'Eucaristia. Più di una volta le visioni di Teresa ebbero come oggetto il
mondo angelico. Del proprio angelo custode percepiva la presenza: lo vedeva
alla propria destra e vedeva anche l'angelo dei suoi visitatori. Teresa
riteneva che il suo angelo la proteggesse dal demonio, la sostituisse nei
casi di bilocazione (ella fu vista spesso contemporaneamente in due luoghi) e
l'aiutasse nelle difficoltà. Per avere altre testimonianze di santi
sull'esistenza e sul loro rapporto con gli angeli rimandiamo al capitolo
"Preghiere all'angelo custode". Tuttavia, oltre ai santi riportati
in questo volume, molti altri hanno vissuto episodi significativi legati a
questi messaggeri celesti tra cui: san Felice di Nola, Santa Margherita da
Cortona, San Filippo Neri, Santa Rosa da Lima, Santa Angela Merici, Santa
Caterina da Siena, Guglielmo di Narbona, Benedetta la veggente del Laus ecc. |