Gli Angeli |
Riflesso della Divina Misericordia Stiamo celebrando la
Santa Messa in onore degli angeli custodi e ci troviamo in un contesto
particolarmente indicato per far festa con questi nostri compagni celesti.
(..) È nella luce dell'Amore misericordioso di Dio che comprendiamo anche la
creazione angelica. Il termine "custode”; infatti, è l'espressione di
quella "custodia" che l'amore di Dio offre a ciascun uomo. In
questo senso gli angeli sono creati per diventare portatori della
misericordia di Dio, intesa come sollecitudine paterna e affettuosa del
nostro Dio verso tutta la creazione e, in modo particolare, verso l'uomo,
diventato ancor più bisognoso di cure dopo il peccato originale. In quanto
custodi, gli angeli sono intercessori presso Dio, come ci rivela il libro di
Tobia (Tb 3,17), presentando a Lui suppliche in nostro favore.
Sono particolarmente lieto di trovarmi oggi in mezzo a voi perché mi offrite
l'occasione per sottolineare che il Grande Giubileo, annuncio della
Misericordia del Padre per tutte le creature, deve attirare la nostra
attenzione sul ministero angelico. Infatti, come potremo partecipare
pienamente all'amore
misericordioso di Dio, che ci viene dispensato in primo luogo sacramentalmente
dalla Chiesa di Cristo, senza unirci consapevolmente e nell'amore ai santi e
agli angeli del Cielo? L'Anno Santo è l'occasione per entrare nella
straordinaria comunione di spirito con gli angeli custodi, per essere
rialzati quando inciampiamo e cadiamo, per essere consolati quando siamo
tristi, per essere fortificati nel combattimento spirituale, per confidare in
Gesù misericordioso. il Signore nel Vangelo, a proposito della conversione di
un peccatore, ci dice che "c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un
solo peccatore che si converte" (Lc 15,10). Questo ci fa pensare che i
nostri angeli custodi si danno particolarmente da fare proprio
nel ministero della misericordia come via primaria di conversione. La loro
sapienza penetra, infatti, nel Cuore misericordioso di Dio, di cui conoscono
prima di noi e meglio di noi l'infinita misericordia; essi sono, insieme ai
santi, "radicati e fondati nella cantò, in grado di comprendere quale
sia l'ampiezza, la lunghezza, I 'altezza e la profondità, e conoscere l'amore
di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, ricolmi di tutta la pienezza di
Dio" (cf Ef3,17-19). S.E. Mons. Crescenzio Sepe tratto
dall'omelia pronunciata il 2.10.99 Messaggeri di Dio L'esistenza degli angeli,
quali spiriti, rimane sempre avvolta nell'ombra del mistero, ma è molto meno
negata di quanto si potrebbe pensare in un mondo materialista come il
presente. Parlare di spiriti buoni e cattivi può ancora passare; ma se ai
cattivi si dà il nome di diavolo o demonio, il che richiama l'inferno, allora
le opinioni divergono maggiormente. Ad ogni modo, c'è una notevole
convergenza verso l'angelo custode, quando ci si riferisce soprattutto ai
bambini. Il "new age", a modo suo, non disdegna di considerare
queste forze, che per loro potrebbero coincidere con le energie, le quali
nell'universo possono influire sull'esistenza degli esseri umani e
addirittura guidarli. La rivelazione ha la virtù della chiarezza per quanto
concerne le caratteristiche essenziali degli angeli. Il Catechismo della
Chiesa Cattolica ne parla compiutamente nello spiegare il Credo: Dio creò il cielo, la terra e l'uomo. Il
cielo sono anche gli angeli, la cui esistenza è verità di fede. Essi, come
dice il nome, sono i messaggeri di Dio, i "servitori" di Dio,
esseri spirituali, immortali, con carattere personale. Di essi, una parte
defezionò formando così la schiera degli spiriti maligni, i demoni, nemici di
Dio e degli amici di Dio. Cristo è al centro del mondo angelico: lo fu nella
vita mortale, lo è nella gloria. Ma essi sono intermediari anche tra noi e
Dio. Sono a servizio di Dio, ma anche a nostro servizio: "Dal suo inizio
fino all'ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e
dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come
protettore e pastore, per condurlo alla vita". In una parola, essi
aiutano l'uomo a fare la volontà di Dio. S.
Em.za Card Carlo Furno. Compagni degli uomini L'esistenza degli esseri
spirituali incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente
"angeli", è una verità di fede che i cristiani professano
abitualmente nel momento in cui recitano il loro Credo. In questa professione
di fede viene, infatti, affermato : "Credo in un solo Dio, Padre
onnipotente, Creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose (cioè
esseri) visibili e invisibili". I cristiani credono, dunque, agli
angeli, o almeno dovrebbero farlo ma, chi sono gli angeli? Quale è il loro
compito? Perché l'uomo deve pregarli ed affidarsi alle loro cure? Dopo la
Vergine Maria, gli angeli sono le creature più perfette uscite dalla mente di
Dio e, come esprime il loro stesso nome, sono dei messaggeri. Angelo
(angelus) vuol dire, infatti "messaggero". Sono le creature più
vicine a Dio. Su comando divino gli angeli intervengono nel mondo e nella vita
degli uomini: li proteggono dal male, li sostengono nelle tentazioni ispirano
loro buoni desideri, li consigliano ed indirizzano ad amare Dio e gli altri
uomini. Secondo Suarez ("De Angelis" cap. VI e XIX) sono sette le
funzioni dell'angelo custode verso
di noi:1. ci libera e ci protegge dai pericoli che minacciano il corpo
e l 'anima, 2. ci stimola a compiere
il bene ed evitare il male, 3. allontana i demoni e le tentazioni, 4.
presenta a Dio le nostre preghiere, 5. prega per noi, 6. ci
corregge delle nostre colpe, 7. al momento della morte condurrò la
nostra anima in Cielo, o ci visiterà in Purgatorio per consolarci. Queste
creature spirituali, gli angeli, sono fedeli servitori e messaggeri di Dio,
per il fatto che "vedono sempre la faccia del Padre... che è nei
Cieli" Mt. 18,10). Essi sono potenti esecutori dei suoi comandi, pronti
alla voce della sua parola" (Sal. 103,20). Gli angeli sono puri spiriti,
infinitamente amabili: non hanno alcuna ombra di imperfezione o di difetto.
Essi, nel Cielo, godono della visione beatifica, quindi condividono, ciascuno
in modo particolare, la gloria di Dio. Ciascun angelo è specificatamente
diverso dall'altro, ognuno ha un proprio compito, una propria funzione:
solamente provare ad immaginare il loro numero, o le loro funzioni, sarebbe
impossibile. Il numero degli angeli supera qualsiasi capacitò umana di calcolo.
Se si pensa al numero dei granelli di sabbia di tutte le spiagge, o alle
gocce d'acqua degli oceani, non si ha ancora la minima idea del numero degli angeli.
Gli angeli, così numerosi, sono ovunque: un numero infinito di essi si trova
vicino a Dio; altri compiono il loro ministero sulla terra. San Gregorio
Magno, autore di "La celeste gerarchia", riconosce tre grandi
gerarchie di angeli; ciascuna di esse comprende tre cori, ed esistono,
quindi, nove cori in tutto: 1. Serafini, cherubini, troni, 2. Dominazioni,
virtù, potenze, 3. Principati, arcangeli e angeli. San Paolo distingue fra
gli angeli i troni, le dominazioni, i principati e potestà (1 Col 1,16) ai
gradi aggiunge le potenze (Efl,21). La tradizione secondo la quale ogni uomo
è affidato alla custodia particolare di un angelo era già stabilita tra i
Giudei Mt 18,10); e fu precisata ulteriormente a partire dal XII secolo da
Onorio d'Autun. La Chiesa, senza imporlo, ha sempre rispettato questa
tradizione e ha conservato nel calendario liturgico del 1969 la festa degli
angeli custodi, fissata il 2 ottobre. È il Papa san Gregorio
Magno che nella sua Omelia ci parla chiaramente degli angeli: "Bisogna
sapere che questa denominazione d'angeli designa la loro funzione anziché la
loro natura, perché se questi beati spiriti della Celeste patria sono sempre
degli spiriti, essi non possono sempre essere chiamati angeli: sono angeli
solo quando annunciano qualcosa... Chiamiamo arcangeli coloro che annunciano
i più grandi misteri... Ogni qualvolta che si tratta di un evento
straordinario, è Michele che la Scrittura cita come mandato, affinché il suo
nome (Chi è come Dio). Come l'alto stesso faccia capire che nessuno può fare
ciò che Dio fa con la sua incomparabile potenza". Il nome degli
arcangeli viene dalla lingua ebraica: Michele significa "Chi è come
Dio?", Gabriele 'forza di Dio", Raffaele "Dio guarisce".
Il nome serafini vuol dire "gli ardenti". Gli angeli non sono come
gli uomini! Essi apprezzano la nostra attenzione, e ci ripagano con amore,
perché essi non dimenticano il bene ed il loro amore non si raffredda mai.
Impariamo a riflettere e a ricordarci di questo amore gratuito per
ringraziare e consolare questi angeli gloriosi: facciamoci amici gli angeli! È così
facile avere amici così potenti! In questo modesto lavoro, dopo un 'ampia
panoramica sulla presenza e opera degli angeli nella Bibbia e nel Catechismo
della Chiesa Cattolica sono inserite devozioni e preghiere rivolte sia ai
cori angelici, nel loro insieme, che ai singoli angeli ed arcangeli e,
soprattutto l'angelo custode. È importante sottolineare
che la devozione nei confronti degli angeli non deve slittare
nell'adorazione, la quale deve essere riservata solamente a Dio; piuttosto si
deve imparare a lodare gli angeli per tutto il loro lavoro, continuamente al
servizio della incolumità e salvezza eterna degli uomini {Vedi San Tommaso
d'Aquino: Summa Teologica I questioni nn. 50-64). È inoltre
altrettanto importante sottolineare che le preghiere che seguiranno, sono
preghiere con gli angeli, affinché tramite la loro preghiera e intercessione
sia continuamente lodato e ringraziato Colui che ce li ha inviati in dono. |