Dio è cattolico? Rino
Cammilleri . Ed.Lindau |
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«Caro Teofilo, poiché sai che
sono religioso e mi chiedi di parlarti della mia religione, la prenderò un
po’ alla larga. Mi dici che, da qualche tempo, senti una specie di prurito
nell’anima, un vago senso di insoddisfazione talvolta misto ad angoscia. Ogni tanto, specialmente di
fronte alle sconfitte e alle delusioni, ti ritrovi a porti le grandi domande
dell’uomo, le quali poi, ti accorgi, sono condensabili in una sola: perché? Mi confessi di avvertire
confusamente che qualcosa ti spinge a interessarti del tema “religione”, ad
approfondirlo, ma non sai a chi rivolgerti. Ti sei aperto con me, forse
l’unica persona di tua conoscenza e confidenza che sai in qualche modo ( mi
si passi il termine) “ esperto”, magari perché visto che ho fede, almeno ho
affrontato l’argomento da gran tempo e dono, dunque, in grado di darti
qualche risposta. Sì, ti sei rivolto alla persona
giusta, dal momento che la fede, io, l’ho trovata da adulto dopo averne
bazzicate diverse altre ( non religiose, va detto, ma una fede è una fede). Come tanti, hai frequentato
l’oratorio da bambino, hai seguito anche il catechismo e fatto la Prima
Comunione con gran dispendio di abito nuovo, pranzo, invitati e regali. Ma
l’adolescenza ti ha portato via tutto questo. L’ha fatto così, in modo soft,
quasi non te ne sei accorto. Dopo tanti anni ora, da grande, ti confronti con
le asprezze della vita e cominci a cercare qualche risposta. Ma sei piuttosto frastornato
dalla molteplicità dell’offerta. Tante, in effetti, sono le religioni, e
altrettante, se non di più, le proposte esistenziali d’altro genere. Qual è
quella giusta? » Rino Cammilleri |
dalla prefazione di Ettore Gotti Tedeschi ...Teofilo (secondo
l'etimologia, «amico di Dio») è il cristiano a cui san Luca si rivolge nel
suo Vangelo. Ma questo Teofilo di Cammilleri mi pare più vicino al Teofilo a
cui l'èvangelista si rivolge negli Atti degli Apostoli, dove esalta la
divinità di Cristo dopo la Resurrezione e rassicura sulla fede, perché questa
certezza fosse comunicata a tutti. Così Cammilleri vuole oggi rassicurare
tutti noi Teofili del XXI secolo, tormentati da false dottrine, proposte di
sincretismo religioso ecc. Cammilleri è fra i maggiori
apologeti viventi, ogni tanto scrive anche romanzi storici, ma in lui il
ragionamento è sempre più forte dell'intuito o della immaginazione e l'analisi
è più appassionante della storia che propone e della stessa conclusione. Questo libro è una sorta di
analisi strategica del perché si può essere sicuri del cattolicesimo e dei
suoi vantaggi competitivi nei confronti delle altre religioni. Perché è la
sola religione di Dio: Dio è cattolico, senza dubbio. Cammilleri compie una
specie di analisi comparativa, modello McKinsey, densa di osservazioni,
ragionamenti, continue sintesi. Ma lo fa partendo da una considerazione
essenziale. Nel mondo non funziona più quasi nulla, ma non perché c'è una
crisi di valori che non permette più agli uomini di dare un senso agli
strumenti di civiltà disponibili. Il punto è un altro. Questa crisi di valori
discende dalla crisi della fede: non credere più nello stesso Dio. Sembra
una enciclica. E se Dio non è per tutti lo stesso Creatore del cielo e della
terra, e la vita non ha lo stesso senso, perché dovrebbero avere senso le
azioni umane? Da qui la confusione e ciò che ne consegue, che preoccupa
Cammilleri, l'apologeta, il polemista, che a furia di polemizzare con se
stesso è finito per diventare un maestro di provocazioni, per i vari Teofili
che vogliono ascoltarlo (me Incluso), ironico, persino irritante, ma
straordinariamente stimolante e convincente. Cammilleri come un Agostino del
XXI secolo confronta sempre fede e ragione, grazia e senso del peccato, ruolo
della Chiesa e dei sacerdoti. Lo fa utilizzando duemila anni di cristianesimo
senza eludere i passaggi storici più controversi e complessi, quali le
Crociate e l'Inquisizione, ma anche studiando le ferite provocate negli
ultimi cinquecento anni dalla Riforma, dall'Illuminismo, dalle Sette
anticlericali risorgimentali. Cosicché quando alla fine di una frase, come
risposta a una domanda, scrive: «Boh», non bisogna sorprendersi, è una
domanda aperta su cui meditare. Ma vediamo se in questo libro Cammilleri
riesce a convincerci che Dio, oggi, se dovesse scegliere, parteciperebbe a
una messa cattolica la domenica, anziché ad altre cerimonie il venerdì o il
sabato… |
Rino Cammilleri è autore, presso i maggiori editori
nazionali, di una trentina di libri, alcuni dei quali tradotti in più lingue.
Tra questi, Gli occhi di Maria, scritto con Vittorio Messori, e Denaro
e paradiso, con Ettore Gotti Tedeschi. La sua produzione spazia dalla
saggistica alla narrativa. Il suo ultimo romanzo si intitola Il crocifisso
del Samurai (Rizzoli 2009). Cammilleri tiene rubriche su « Il Giornale» e
sul mensile « Il Timone» |