Dall’Egitto alla Terra Promessa

 

 

 

Gli israeliti diventano schiavi in Egitto

Mosè

Giosuè

Gli israeliti invadono Canaan:caduta di Gerico

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1400 a.C.

1300

1200

 

 

 

 

La famiglia di Giacobbe rimase in Egitto per circi 400 anni. Durante questo periodo divenne una nazione,

la nazione d'Israele. Gli egiziani, ora governati da altri faraoni ad essa meno favorevoli, cominciarono a ritenere  gli ebrei una minaccia, per cui inasprirono i controlli nei loro confronti, costringendoli addirittura a lavorare come schiavi nella fabbricazione dei mattoni. Per frenare l'espansione demografica ordinarono persino di annegare nel Nilo i loro neonati maschi. Alle soglie della disperazione, essi implorarono allora Dio, che invio loro un condottiero Mosè. Ciò avvenne probabilmente verso l'inizio del secolo XIII a.C., sotto il faraone Ramses II.

Ci volle una serie di impressionanti piaghe prima che il faraone permettesse agli ebrei di abbandonare il paese. Dapprima egli vi si oppose ripetutamente. Fu la decima piaga a procurare ad Israele la libertà, una piaga di natura particolare.

<<In una data notte>>, disse Mosè, <<i primogeniti moriranno in tutte le case d'Egitto>>. I primogeniti degli ebrei si sarebbero salvati, se il popolo ebreo avesse seguito attentamente le sue istruzioni. Gli ebrei avrebbero dovuto segnare gli stipiti e l'architrave della porta d'ingresso delle case col sangue di un agnello sacrificalo. Avrebbero dovuto cucinare l'agnello (sempre secondo le sue istruzioni) e mangiarne in quella notte, assieme ad erbe amare e a pane non lievitato. Quindi avrebbero dovuto raccogliere le loro cose, vestirsi e stare pronti per partire. Tutto avvenne come Dio aveva detto.

Da allora ogni anno il popolo d'Israele celebra l'anniversario dì questo evento come la festa di Pasqua (= passaggio), perché dopo di esso (dopo che la morte era 'passata oltre ' le famiglie israelitiche) il faraone lo

lasciò andare.

Subito dopo però egli cambiò ancora una volta idea e inviò l'esercito a inseguirlo, ma gli israeliti fuggirono attraverso il 'Mar delle Canne ' nel Sinai.

L’ ‘ esodo ' era cominciato. Il termine significa semplicemente uscita o

partenza. Ma tale 'uscita' dall'Egitto, l'esodo, divenne l'evento-chiave della storia dell'Antico Testamento.

Tutte le generazioni future avrebbero dovuto ricordarsene. Le feste religiose annuali l'avrebbero commemorato. I genitori avrebbero dovuto illustrare ai loro figli il suo significato.

Esodo 1-15.

 

 I comandamenti al Monte Sinai.

 

Dopo aver camminato per circa tre mesi, i profughi si accamparono ai piedi del Monte Sinai, una delle montagne della parte meridionale della penisola del Sinai. Là, in uno scenario terrificante. Dio completò l'opera cominciata con la liberazione del popolo dall'Egitto, stabili la sua alleanza con esso e dichiarò formalmente che quella accozzaglia di ex schiavi era il suo popolo, la nazione d'Israele.

Da parte loro gli israeliti avrebbero dovuto obbedirgli e osservare le sue leggi, riassunte nei dieci comandamenti che egli aveva dato a Mosè incisi su due tavole di pietra e che contenevano i principi basilari dell'ordinamento della loro vita La loro promessa di obbedire fu confermata con una solenne cerimonia: offerti in sacrificio alcuni animali, il loro sangue fu asperso sul popolo e sull'altare a sigillo dell'alleanza.

Dio indicò loro infine come costruire una tenda speciale (il tabernacolo), che sarebbe stato il segno della sua presenza tra di loro per il resto del viaggio.

 Esodo 16-40,

 

Quale percorso?

 

Non conosciamo con sicurezza la strada percorsa dagli israeliti nel deserto del Sinai. Numeri 33 elenca numerosi posti, che per ora non siamo in grado di localizzare. Molto probabilmente per un buon tratto essi si diressero a sud non lontano dalla costa, poi sì addentrarono verso il Monte Sinai.

Quindi proseguirono per Kades e inviarono esploratori nel paese di Canaan. Questi riferirono che il paese era ricco e fertile, ma con le città fortificate e uomini giganteschi.

All’udire queste notizie, essi rifiutarono decisamente di ubbidire a Dio e di proseguire, per cui, in castigo, trascorsero quarant’anni nelle inospitali condizioni del deserto.

Si diressero allora verso la valle dell’Araba, percorrendola sul lato orientale, rasentando Edom e combattendo le loro prime battaglie contro gli morrei e i moabiti. Alla fine si accamparono nelle steppe di Moab, al di là del Giordano, di fronte a Gerico. Mosè mori e gli successe Giosuè.

Numeri; Deuteronomio

 

 

Le colline della Giudea viste dai contrafforti di Moab: la Terra Promessa intravista da Mosè dal Monte Nebo

 

 

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