IL MONTE SINAI |
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Mosč fu mandato a
liberare gli Israeliti dalla schiavitų in Editto e li condusse attraverso il
deserto sino alle porte di Canaan. Nato in Egitto da genitori israeliti, Mosč
fu adottato dalla famiglia reale egiziana. Diventato adulto, reagė contro
l'ingiusto trattamento riservato al suo popolo. Mandato in esilio,
mentre faceva il pastore nel deserto fu chiamato da Dio, il quale gli parlō
da un arbusto che ardeva senza consumarsi. Ispirato da questo
evento, fece ritorno in Egitto e chiese la libertā per il suo popolo.
Inseguiti dall'esercito del faraone, gli Israeliti riuscirono infine a
fuggire, anche con l'aiuto della miracolosa traversata del "Mar delle
Canne", un braccio paludoso e poco profondo del Mar Rosso. Raggiunto il deserto,
Mosč condusse il popolo al Monte Sinai, dove Dio gli diede i Dieci
Comandamenti. Dopo lunghe peregrinazioni nel deserto (la Bibbia parla di
quarant'anni), spostandosi di oasi in oasi, il popolo giunse al confine della
terra in cui avrebbe dovuto insediarsi: Canaan. A quell'epoca molti
di coloro che erano stati schiavi erano ormai deceduti e Mosč, prima di
morire, affidō il comando a Giosuč che fece entrare in Canaan le tribų
d'Israele. In quanto legislatore, Mosč divenne una figura chiave nella
tradizione ebraica successiva ed č citato anche nel Nuovo Testamento, come
personaggio fondamentale nella storia del popolo d'Israele. |