UR DEI CALDEI |
Abramo proveniva
dalla Terra dei due Fiumi, la Mesopotamia. Su quel territorio fiorirono
importanti civiltà: ai tempi di Abramo il più sviluppato era il popolo dei
Sumeri. La storia di questo popolo
può essere suddivisa in tre periodi principali: antico, classico e
neosumerico. Ai Sumeri devono moltissimo le civiltà successive, che da loro
ebbero in eredità, tra l'altro, la scrittura, l'arte e l'architettura. Le prime
testimonianze note di scrittura, risalenti attorno al 3300 a.C,, furono
scoperte su tavolette di argilla rinvenute nella città di Uruk. I Sumeri
utilizzarono un tipo di scrittura nota con il nome di cuneiforme: il
sistema,da loro inventato, era più flessibile rispetto a altri tipi di
scrittura, tanto che anche i Babilonesi e gli Ittiti lo fecero proprio;
poteva esere utilizzato per trascrivere concetti letterari, religiosi o
documenti legislativi. La città di Ur fu la
capitale del periodo neosumerico (2100-2000 a.C.). La più antica raccolta di
leggi, che puniva i crimini con sanzioni in denaro e non con pene corporali,
fu ritrovata proprio qui. Nel corso di questo
periodo, il primo dei re di Ur, Ur-Nammu, dotò la città di uno splendido e
grandioso tempio (zigurrat), i cui resti sono visibili ancora oggi. Col tempo i Sumeri cominciarono ad aprire le porte agli stranieri, in particolare agli Amorrei. Di conseguenza, l'identità culturale dei Sumeri andò scomparendo progressivamente, così come la loro lingua. Ciò nonostante, per
molti secoli il sumerico restò la lingua colta in uso per la religione, la
scienza e la legge. L'arte e
l'architettura dei Sumeri ebbero una grandissima influenza sulla cultura
dell'antico Medio Oriente. La scultura in argilla, legno e metallo aveva
raggiunto livelli molto elevati. Tra i reperti
dell'arte sumerica, degni di nota sono un vaso in alabastro, ritrovato ad
Erech e risalente al 3500 a.C. circa, e una splendida arpa in legno ritrovata
ad Ur (2650 a.C. circa). |