Il 16 ottobre 1890 nasce a Corinaldo
in provincia di Ancona da Luigi Goretti ed Assunta Carlini. Viene
battezzata nella chiesa di s. Francesco
con i nomi di Maria e Teresa il 17 ottobre 1890.
Riceve il sacramento della confermazione
da Mons. Giulio Boschi, Vescovo di Senigallia, il giorno di
S. Francesco del 1896.
Nel periodo dal 1897 al 1899 la famiglia
Goretti emigra prima a Colle Gianturco vicino Paliano poi
si trasferisce a Ferriere di Conca.
Un grave lutto colpisce la famiglia: la morte, per malaria del
Sig. Luigi Goretti, evento che segna profondamente la nostra Santa.
Finalmente il 16 Giugno del 1901 Maria riceve la Prima
Comunione nella chiesa di conca oggi Borgo Montello.
Il fatto tragico che determina una svolta radicale nella vita
della santa è quel tragico 5 Luglio del 1902 quando
alle ore 15,30, viene ferita mortalmente
da Alessandro Serenelli.
Muore a Nettuno a soli 11 anni e 9 mesi e 21 giorni, dopo aver
perdonato il suo uccisore.
Viene sepolta a Nettuno ove ora sorge in suo nome un Santuario.
Pio XII riconosce l'autenticità del martirio di S. Maria
Goretti ed il 24 Giugno 1950 è dichiarata
Santa in Piazza S. Pietro dal PAPA Pio XII.
Vita della Santa
Nasce a Corinaldo, in provincia di Ancona, da una famiglia di
poveri contadini il 16 Ottobre 1890. il padre si chiama Luigi
Goretti e la mamma Assunta Carlini, gente umile ma con un grande
rigore morale e molto laboriosa. Marietta, così la chiamano
in casa, ha tre fratelli e due sorelle ( Angelo, Mariano, Alessandro,
Ersilia, e Teresa ).
La grande povertà dei Goretti li costringe ad emigrare
nella campagna romana , vicino a Fiuggi, e, per lavorare i campi
del Senatore Scelsi, si mettono in società con un'altra
famiglia composta da Giovanni Serenelli e suo figlio Alessandro.
Nel febbraio del 1899 si trasferiscono tutti insieme a Le Ferriere,
in provincia di Latina nelle terre del conte Mazzoleni .Sembrava
incominciare una nuova vita più felice e serena ma l'improvvisa
morte di Luigi Goretti a causa della malaria, getta la famiglia
nella più cupa disperazione. Marietta dimostra allora il
suo grande senso del sacrificio dedicandosi alle faccende di casa
mentre la mamma porta avanti il lavoro dei campi. Le giornate
sono lunghe e faticose per quella fragile bambina ma la sua fede
e incrollabile la sorregge e le preghiere le danno
la forza per vivere.
Finalmente il16 Giugno del 191 arriva il momento tanto atteso
: il giorno della Prima Comunione, il giorno più felice
della sua breve vita. Poi le giornate continuavano come sempre,
spesso sola in casa intenta nei suoi compiti. Alessandro già
un'altra volta le aveva proposto di cederle, ma il rifiuto di
Maria Goretti lo rese furibondo.Dopo una settimana di calma apparente,
un giorno, mentre Maria rassettava le camere da letto ed era sola
in casa, Alessandro entrò in silenzio e lafferrò
da dietro, ma siccome Maria fece di tutto per svincolarsi, mollò
la presa, ma non senza prima averla minacciato: "Se lo dici
a tua madre, ti ucciderò!" Cosi dicendo se ne andò.
La ragazza chiuse la porta a chiave e rimase in camera fino
al ritorno della madre, che poi - non sapendo nulla - la rimproverò
per non aver preparato da mangiare come faceva di solito. Intanto
Alessandro se la rideva, compiacendosi di averla proprio intimorita.
Così continuò a starle costantemente dietro, seguendola
e osservandola come fa il gatto col topo. Maria ripensava alle
minacce di Alessandro, ma nonostante la sua paura continuò
nella sua linea di costante rifiuto di ogni concessione. La preghiera
le dava coraggio: il Signore non lavrebbe mai abbandonata!
Pochi giorni dopo, Alessandro le disse, "Maria, ho una camicia
che deve essere rammendata, mi servirà per andare a Messa
domani, la lascio sul mio letto." Sebbene Maria avesse voluto
rifiutare, il suo senso di carità non glielo permise e
si mise al lavoro. Alessandro uscì per bardare i buoi,
li guidò su e giù per laia, ma poi - dimprovviso
- si fermò e chiese alla mamma di Maria di prendere il
suo posto dicendole: "Ho dimenticato il fazzoletto, tornerò
subito." Maria era seduta nella veranda e rammendava la camicia
di Alessandro. Ricordò che lindomani, Domenica, sarebbe
stata la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù e disse
a se stessa: "Domani ci avvieremo presto, cosicché
potremo andare alla Confessione e ricevere la Comunione."
Improvvisamente sentì i passi di Alessandro che saliva.
Lo vide entrare in camera da letto, ma poi tornò subito
verso la porta e con voce minacciosa le disse: "Maria, vieni
qui!" Mentre lei cercava di rispondere, lui lafferrò
e la trascinò nella camera da letto, minacciandola con
un coltello; Maria si liberò, gridò per avere soccorso,
ma nessuno sembrava sentire le sue invocazioni Saltò allora
dietro al tavolo per proteggersi, ma Alessandro lo rovesciò
e la fece inciampare. "Vuoi infine deciderti a cedere - le
urlò - oppure devo ucciderti?" La sua unica risposta
fu la sua lotta furiosa per liberarsi, torcendosi, gridando, mentre
ripeteva: "No, non voglio!". E alla sua domanda: "Perché?"
lei rispondeva: "E' peccato, Alessandro. Andrai allinferno!"
La natura brutale del giovane ebbe infine il sopravvento, e come
egli rivelò anni dopo, qualcosa nella sua anima scattò
e con violenza incontrollabile infisse il coltello che già
aveva in mano diverse volte nel petto e nelladdome di Maria.
Pensando poi che la ragazza fosse morta, gettò il coltello
insanguinato nellarmadio e si chiuse a chiave nella sua
stanza.Siccome Alessandro non tornava nellaia, la mamma
di Maria, che aveva preso il suo posto, si impensierì e
mandò il figlio Mariano, ancora piccolo, a controllare.
Ma intanto parecchie persone si erano recate verso la stanza di
Maria, attratte dalle sue grida. La trovarono per terra, con i
suoi vestiti insanguinati. La madre, assistita da unaltra
donna, le tolse il vestito e vide le ferite da taglio nel petto,
nello stomaco e per tutto il corpo della figlia. "Chi ti
ha fatto questo?" le chiese. E Maria sussurrò: "Alessandro."
La povera madre vacillò: "Alessandro? Ma perché".
La risposta venne lentamente e con voce debole: "Perché
lui voleva commettere un peccato orribile e io mi sono rifiutata.Nel
frattempo fuori cera tanta gente agitata che commentava
il fatto e Domenico, un mezzadro, prese il suo carretto e andò
a chiamare un dottore nel paese vicino; allo stesso tempo sparse
la voce dellorribile notizia, e così altra gente
si riunì nel cortile. Qualcuno trovò il coltello
insanguinato." "Alessandro!", gridarono allora,
"Dovè Alessandro?" Trovarono la sua porta
chiusa e volevano forzarla, quando arrivò di corsa il Conte
Mazzoleni e dispose di far chiamare la polizia. Finalmente il
medico arrivò e chiese a tutti di uscire dalla stanza.
Fece chiamare unambulanza, che arrivò solo quattro
ore dopo, tirata da cavalli. Mentre Maria diveniva sempre più
debole per la grande perdita di sangue, la mamma fece sì
che i fratelli e sorelle la baciassero. Poi lambulanza partì,
con a bordo anche il dottore, che si occupò di Maria durante
il tragitto. Lungo la strada, due poliziotti a cavallo apparvero
trascinando un uomo che camminava a piedi e ammanettato.
Era Alessandro, sudato e coperto di polvere. Fortunatamente Maria
non vide il terzetto,Ma frattanto allospedale cera
un silenzio solenne; il cappellano ascoltò la confessione
di Maria, che era già sulla tavola operatoria. I medici
costatarono quattordici ferite, la dovettero operarare senza anastesia,
e impiegarono due ore, durante le quali Maria non emise un lamento.Ma
ormai tutto e inutile per il povero corpo straziato da quei colpi
violenti. Prima di chiudere per sempre i suoi occhi innocenti
sussurra al sacerdote che le sta dando l'estrema unzione: "
Lo perdono con tutto il cuore ". Questo e il frutto del catechismo
da lei pienamente vissuto. Marietta vola in cielo il 6 Luglio
1902.
Con questo sacrificio sembra finita l'avventura terrena di quel
giglio ormai spezzato. Ma non è così. La gente,
sconvolta dal suo estremo sacrificio, comincia ad accorrere da
ogni luogo per pregare sulla sua tomba e a queste preghiere sbocciano
i primi miracoli. Alessandro Serenelli, ormai in carcere da sei
anni, ha in sogno l'apparizione di Marietta che sorride e ciò
lo conduce ad una vita di grande fede fino alla sua morte. Sempre
più persone visitano la Martire della Purezza ei miracoli
si moltiplicano. Il 27 Aprile 1947, Pio XII beatifica Marietta
che viene fatta Santa il 24 Giugno 1950 . I suoi resti mortali
riposano nella cripta del Santuario della Madonna delle Grazie.
Molte sono le testimonianze dei miracoli avvenuti per intercessione
della Martire della Purezza. La sua festa si celebra il 6 Luglio.