Notiziario Parrocchiale
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Parrocchia di San Giovanni in Monte - Bologna
 
Telefono: 051-263894 - e-mail: parrocchia-sgm@tiscali.it - sito internet: www.parrocchie.it/bologna/sgm
Anno 92
Dicembre 2005

 

 

IL MISTERO DEL NATALE E L'INIZIO DELLA REDENZIONE

 

La festa del Natale è l'inizio per l'umanità di un' era nuova, del tempo della nostra salvezza.
Dio si fa uomo in mezzo a noi per riscattarci dal peccato commesso dai primi uomini.
La nostra ragione non riesce a comprendere come un Dio onnipotente per amore verso l'umanità accetti di diventare servo, assuma l'umiltà della natura umana , nasca e viva povero e addirittura si lasci mettere in croce, come uno schiavo.
A questo punto viene in aiuto la fede che dice alla ragione: “ Vai a ricercare se nella storia è davvero avvenuto questo misterioso fatto”. La ragione, analizzando gli autentici documenti storici, trova che duemila anni fa un uomo nato a Betlemme, al tempo dell'imperatore Augusto, essendo Erode re della Giudea, ha dichiarato di essere vero uomo e vero Dio; ha compiuto molti miracoli, ha insegnato una dottrina nuova e dopo essere stato crocifisso e sepolto, il terzo giorno è risuscitato. E' apparso agli Apostoli e a più di cinquecento persone in una sola volta, come afferma il convertito Paolo.
La storia afferma pure che quel Gesù, dopo la sua risurrezione ha inviato i suoi 11 apostoli e ha preteso da loro che andassero in tutto il mondo e convertissero tutte le nazioni ... Questi uomini non dotti, non ricchi, non armati sono andati ed hanno portato il lieto annunzio in tutto il mondo di allora...Come hanno fatto?
La ragione anche qui non sa spiegare, ma deve constatare che questo è avvenuto: la potente Roma pagana ora è la sede di Pietro, l'umile apostolo crocifisso sul colle vaticano.
Allora non mi resta che gioire e ringraziare Dio che per amore si fa uomo e nasce nella grotta di Betlemme.

Don Angelo

 

 

 
Presepio di Dimitrov
 
 
 

LA FESTA BEATA ELENA

 


Anche quest'anno abbiamo celebrato la Solennità della Beata Elena Duglioli.
Erano presenti molti fedeli. Hanno presieduto la Celebrazione il nostro Arcivescovo, Mons. Carlo Caffarra e Mons, Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola, insieme ad una quindicina di sacerdoti.

 


I fedeli raccolti in chiesa in un momento della Celebrazione
 


L'omelia di Mons. Caffarra



Mons. Tommaso Ghirelli presente alla Celebrazione
 
 
 

LA NOMINA DI DON STEFANO BENUZZI A PARROCO DI VILLANOVA

 
 
 

Don Stefano, dopo la consacrazione episcopale di Mons. Ghirelli Tommaso, venne nominato direttore dell'Istituto Santa Cristina per la pastorale del lavoro e, nello stesso tempo, officiante domenicale a S. Giovanni in Monte. In questi giorni è stato scelto dall'Arcivescovo come parroco di Villanova di Castenaso.
Mentre ci rallegriamo per la sua nomina, gli facciamo gli auguri perchè possa cogliere frutti abbondanti dal lavoro che dovrà svolgere nel suo nuovo ufficio e lo ringraziamo per quanto ha fatto presso di noi.
La sua partenza suscita però nuovi problemi e difficoltà per me stesso.
Quando io venni nella nostra parrocchia avevo trent'anni di meno ed ero coadiuvato egregiamente dall'allora diacono don Stefano Ottani, da don Vittorio Zoboli e, per l'attività pastorale nel mondo del lavoro da don Tommaso Ghirelli. Ora a ottantacinque anni resto solo... e in un tempo in cui non è facile trovare un aiuto.

don Angelo


Don Stefano durante una celebrazione
in San Giovanni in Monte

 
     

LE DIMISSIONI DI DON ANGELO MAGAGNOLI
DA PARROCO DI SAN GIOVANNI IN MONTE

In risposta alla lettera inviata all'Arcivescovo nell'ottobre scorso, in cui il parroco presentava le dimissioni dal suo servizio pastorale in San Giovanni in Monte, in questi giorni Mons. Carlo Caffarra, valutata attentamente la situazione, ha deciso di accogliere la rinuncia, disponendo che questa abbia effetto dall'8 gennaio 2006.

 

 
 
 

ARRIVEDERCI DON ANGELO

 
 

È un articolo questo che in cuor nostro speravamo di non dover mai scrivere, eppure eccoci qui a salutare il nostro caro parroco don Angelo, che tra poco lascerà la comunità di S. Giovanni in Monte.
Le sue dimissioni ci sono arrivate inaspettate, ma certamente da Lui ben ponderate; dettate in parte dalla consapevolezza che le sue forze non sono più quelle di un tempo, ma soprattutto dalla situazione contingente che si è creata da alcuni mesi. Con la nomina a parroco di don Stefano, rimane scoperta la direzione dell'Istituto S. Cristina, a cui don Angelo, oltre che esserne Presidente, ha sempre dedicato tanto impegno per mantenerlo come preciso riferimento di viva formazione cristiana per i ragazzi che lo frequentano.
Consapevole di non potersi dedicare sia alla Parrocchia che all'Istituto S. Cristina con la necessaria efficacia, e che con la attuale crisi vocazionale è certamente più facile trovare un buon parroco piuttosto che un buon sacerdote che possa dedicarsi a tempo pieno alla direzione dell'Istituto stesso, don Angelo ha offerto la sua disponibilità e le sue energie per questo impegno che costituisce per lui un ritorno alle sue “origini” pastorali, evitando così un pensionamento inoperoso che certamente non si addice al suo carattere dinamico.
La ragionevolezza di queste considerazioni mitigano in noi il dispiacere di non averlo più come Parroco.
Il distacco dalla parrocchia di S. Giovanni in Monte non sarà indolore, sia per Lui, che per 30 anni ha curato con amore paterno e rara saggezza, sia per tutte le realtà presenti in parrocchia che con crescente affetto hanno scoperto in Lui una guida spirituale ferma nella fede ma conciliante nel saper venire sempre incontro a tutti.
Vorremmo ricordare le tappe principali di questi 30 anni di servizio parrocchiale di don Angelo:

•  i battezzati sono stati 460,
•  le Prime Comunioni sono state 363,
•  le Cresime sono state 472,
•  i matrimoni celebrati 310,
•  hanno ricevuto l'olio degli infermi in 200,
•  infine i funerali sono stati 243.

Come parroco, ha celebrato 3 Decennali Eucaristiche: 1984, 1994, 2004.
Ogni anno con energia e perseveranza ha organizzato e celebrato la Festa della Beata Elena Duglioli, cresciuta negli anni in partecipazione e popolarità, raccogliendo con questo il testimone dal suo predecessore Mons. Emilio Faggioli.
Don Angelo ha festeggiato con noi prima i suoi 50 anni di sacerdozio, poi anche il 60-esimo.
Inoltre, insieme al nostro parroco don Angelo, abbiamo festeggiato i 25 anni di sacerdozio di don Vittorio Zoboli, poi la sua nomina a parroco di S. Ruffillo, e infine la nomina a Vescovo di Imola di don Tommaso Ghirelli.
Con don Angelo, la nostra parrocchia ha visto il ritorno degli Scouts, la riorganizzazione e crescita di tanti gruppi parrocchiali, e la nascita di nuove iniziative come ad esempio il gruppo “Famiglie Insieme”, che si preoccupa dell'integrazione e assistenza agli extracomunitari. Il consiglio pastorale parrocchiale è stato da Lui costituito ed è stato in tutti questi anni il suo primo riferimento per la preparazione delle visite pastorali dei nostri vescovi e per i tanti appuntamenti e iniziative della parrocchia.
Non possiamo poi dimenticare i tanti Campi Estivi Parrocchiali, Diocesani e di Azione Cattolica caldamente promossi da don Angelo in tutti questi anni che hanno contribuito non poco alla formazione cristiana di varie generazioni di giovani parrocchiani, a cementare vere amicizie, e al ricordo dei quali noi che scriviamo siamo particolarmente affezionati.
Di rilevo la mostra degli arredi sacri allestita da don Angelo nel 1987, la riorganizzazione della Biblioteca, e la stampa, fra l'altro, del libro sul coro intarsiato e della bella e pratica guida della chiesa.
Ricordiamo infine la cura e la premura con cui don Angelo ha mantenuto l'edificio chiesa (non dimentichiamo che S. Giovanni in Monte oltre che parrocchia è monumento storico ricco di opere d'arte che richiedono continue attenzioni): il totale rifacimento dei tetti, il restauro della facciata, la tinteggiatura di tutto l'interno della chiesa, il restauro di tanti quadri e opere d'arte, il restauro del campanile, il rifacimento dell'impianto elettrico (più di 14 km di cavi elettrici !), l'installazione dell'organo, ed infine il nuovo impianto di riscaldamento della cappella del SS. Sacramento dove viene celebrata la S. Messa nei giorni feriali.
Tuttavia limitarsi a questo lungo elenco di celebrazioni, opere e lavori svolti da don Angelo nei suoi 30 anni in S. Giovanni in Monte (e per ragioni di spazio non abbiamo potuto ricordare tutto) è senz'altro riduttivo dei meriti di don Angelo come parroco. Di tutta questa operosità pastorale, e della sua paternità spirituale esercitata con tanta umanità e saggezza vogliamo ancora una volta ringraziarlo di cuore.
Premesso che questo saluto a don Angelo non è un addio ma un semplice arrivederci in altre vesti, vogliamo sottolineare con forza che desideriamo mantenere vivo il nostro legame , in virtù dell'affetto e della stima che nutriamo nei suoi confronti.
Anche per quelli di noi che si sono trasferiti e che frequentano altre realtà, il rapporto con il “nostro” Don Angelo sarà sempre vivo e pieno di riconoscenza per la sua opera di pastore, per molti versi decisiva, che ci ha accompagnato nella nostra formazione umana e cristiana.

Bacchi Reggiani Giuseppe
Diolaiti Andrea
Pedrini Andrea

 
   

Don Angelo a pranzo con i suoi "ragazzi"
 
 
 

I RESTAURI DOPO L'INCENDIO

 
 

I restauri della Chiesa dopo l'incendio sono finalmente terminati, e grazie a Dio e alla bontà dei parrocchiani tutte le relative spese sono saldate (circa 200.000 euro).
Restavano le due Cappelle di S. Francesco (Guercino) e della Madonna del Costa (“Pala Ghedini”), il cui restauro verrà pagato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna (50.000 euro).

RESTAURO DELL'ALTARE DI SAN FRANCESCO DEL GUERCINO

Nelle scorse settimane, grazie ai finanziamenti concessi dalla fondazione Carisbo di Bologna, sono iniziati i lavori di restauro dell'altare di San Francesco, situato all'interno della seconda cappella a sinistra della chiesa.
I lavori interesseranno l'intero apparato decorativo della cappella, pertanto dovranno essere ripuliti gli stucchi dorati ed i dipinti raffiguranti degli angeli presenti sulle vele della volta, edificata ad imitazione di una cupola. Per effettuare questa operazione, senza la perdita di materiale originale, saranno prima fermate con appositi consolidanti le scaglie di colore e oro distaccate ed i piccoli frammenti collabenti.
In seguito saranno stuccate le crepe ed i buchi ed infine reintegrate le cadute di colore con colori a tempera, acquarelli e foglie d'oro.
Da alcune prime indagini e campionature, effettuate dall'impresa Leonardo srl, ditta a cui è stata affidata l'opera di restauro, sono emerse alcune sorprese che dovranno essere vagliate dalla Soprintendenza ai beni artistici, storici ed antropologici di Bologna, nella persona della dottoressa Rosalba d'Amico, a cui è stata affidata la direzione dei lavori. In sintesi, sotto agli angeli ed alle false finestre, presenti negli ultimi ordini della cupola, sono emerse decorazioni più antiche raffiguranti dei putti alati e finestre piombate, nei prossimi giorni si dovrà pertanto decidere se mantenere le decorazioni attualmente visibili o se ripristinare l'antico apparato, sicuramente più coerente al periodo di edificazione della cappella (eseguita tra il 1640 ed il 1645 da Pompeo Muratori).
Le tre tele della cappella, opere della bottega del Guercino (Giovan Francesco Barbieri, 1591-1666), San Girolamo e Santa Maria Maddalena ai lati ed il San Francesco in preghiera, posto sull'altare, necessitano di “cure” differenziate; la tela di San Francesco appare ben conservata, sarà quindi opportuno effettuare una accurata pulitura a secco superficiale. Di tutt'altra entità il lavoro che dovrà invece essere eseguito sulle due tele laterali, le quali appaiono offuscate e mal conservate.

Geminiani Francesco
Legale Rappresentante
Leonardo srl

 
   


 
La cappella di San Francesco in restauro
 

 

IL RESTAURO DELLA "PALA GHEDINI" DI LORENZO COSTA

Dopo il grande momento della pittura ferrarese a Bologna che vede riuniti nella città felsinea negli anni '70 del sec. XV Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti, toccherà a Lorenzo Costa, negli anni '80, raccogliere l'eredità culturale di quei maestri.
Nell'ultimo decennio del quindicesimo secolo, durante la signoria di Giovanni II Bentivoglio, Lorenzo Costa e Francesco Francia dominano la scena pittorica bolognese; si assiste ad un parziale allontanamento del Costa dallo stile concitato e nervoso dei grandi maestri ferraresi per volgersi ad un canone più classico in cui entrano suggestioni belliniane, peruginesche e si percepisce il costante confronto con l'opera del Francia.
La Madonna in trono fra i Ss. Agostino, Giovanni Evangelista, Francesco, Possidonio e due angeli musicanti (detta Pala Ghedini dal nome del committente Francesco Ghedini), è firmata LAURENTIUS COSTA F. 1497; l'opera costituisce un punto di riferimento fondamentale per questo periodo in cui rientrano alcune delle più belle tavole dipinte dal Costa per le chiese bolognesi quali Pala Rossi in S. Petronio e l'altra pala presente in S. Giovanni in Monte raffigurante l' Incoronazione della Vergine (1501). Si tratta di un momento in cui il pittore ferrarese esprime una alta maturità e forza creativa avanti di succedere al grande Mantegna in qualità di pittore di corte presso i Gonzaga.
L'intervento di restauro che interessa la Pala Ghedini si propone di risolvere alcuni problemi conservativi ed estetici derivati, soprattutto, dalla presenza di insetti xilofagi e dalla loro azione dannosa sulla tavola e sull'ancona dorata che la racchiude. Contestualmente la superficie pittorica viene sottoposa ad una attenta revisione volta ad eliminare gli squilibri dovuti alle superfetazioni (ritocchi e vernici deteriorate) relative a precedenti restauri, nonché l'inscurimento causato dai depositi accumulatisi nel tempo.
Il restauro in corso, interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, costituisce anche una importante occasione per sottoporre ad una analisi gli aspetti tecnico-esecutivi e storico-iconografici di una delle più belle opere realizzate dal Costa in un periodo di grande validità e gloria per l'arte bolognese.

Nicola Giordani
 
   
 

UNA GIORNATA SPECIALE

 
 

Tutti insieme a Fiorano!!!
Domenica 16 ottobre era una giornata di sole splendida, siamo partiti dopo la messa e, con il pullman, siamo arrivati a Fiorano per l'ora di pranzo. Eravamo proprio tanti e c'erano moltissimo bambini!
Ci siamo “abbuffati” in una pizzeria appena fuori paese e finito il pranzo, mentre gli adulti si rilassavano o facevano delle chiacchiere, noi ragazzi e i bambini ci scatenavamo giocando a calcio in un bellissimo prato proprio fuori dalla pizzeria.
Dopo una camminata attraverso il paese, siamo arrivati al Santuario della Madonna del Castello dove ci è stata raccontata la storia della protezione della Madonna al paese.
Proprio come pellegrini abbiamo pregato insieme davanti a lei.
Usciti, e ripreso il pullman, siamo andati a vedere un antico palazzo immerso in un parco grandissimo dove abbiamo potuto concludere il pomeriggio in fraternità e allegria!!
Abbiamo fatto ritorno a Bologna intorno alle 18 ma il clima di gioia e preghiera che avevamo avuto per tutta la giornata, ognuno lo ha riportato a casa insieme ad un raggiante sorriso.

Tommaso Romanin

 

 
 
Foto di gruppo durante la gita
 
 
 

"CANTO DI NATALE"

 
 

Ormai ci siamo, tra poco sarà Natale e anche quest'anno, con tutti i bambini della parrocchia, vogliamo prepararci a questa grande festa nel modo più completo e bello possibile.
La recita di quest'anno è intitolata “Canto di Natale”: è la storia di un ricco avaro conosciuto in tutta Londra per la sua cattiveria e scortesia verso chiunque altro.
Proprio la Notte di Natale però, riceverà la visita di tre Spiriti che cercheranno di farlo cambiare mostrandogli il suo Passato, Presente e Futuro.
La morale della storia sta nel finale, quando il nostro avaro “Scrooge” deciderà di cambiare perchè pentito dei suoi errori e capirà che la vera felicità non sta nel denaro ma nel far felici gli altri.
Anche noi dobbiamo capirlo, consci che questo è uno dei doni più gradito al Signore.
Questo è il messaggio che noi vorremmo passasse a tutti i bambini attraverso la recita, perchè arrivino a Natale coscienti dell'importanza di questa festa e internamente più ricchi del nostro protagonista Ebenezer Scrooge.

Anna Paola Pagani

 
 
I bambini impegnati nelle prove della recita
 
 
 

CATECHESI IN PARROCCHIA

 
 
  • Per i giovani : martedì ore 17.00 .
  • Per gli adulti : giovedì 18.30 .
  • Per i ragazzi del dopocresima : sabato ore 16.00 .
  • Per i ragazzi che si preparano ai sacramenti della Prima Comunione e della Cresima :
    domenica ore 10.00 .
 
 
 

AVVENTO E SOLENNITA' DEL NATALE

 
 
  • 27 novembre : prima domenica di Avvento.
  • 8 dicembre, giovedì : Solennità della B. V. Maria. Questa festa viene preparata con una novena che inizia il 30 novembre, alle ore 17.30.
  • 16 dicembre, venerdì : inizia la novena del Santo Natale alle ore 17.40;
    dopo la Messa delle ore 18: esposizione del SS. Sacramento e adorazione fino alle ore 19.30.
  • 17 dicembre, sabato : dopo la S. Messa delle 18 esposizione del S.S. Sacramento e adorazione fino alle ore 19.30.
  • 18 dicembre : quarta domenica di Avvento.
  • 24 dicembre, sabato : ore 23.30 recita dell'ufficio delle letture.
    ore 24.00 (mezzanotte): Messa della Solennità del Natale.
  • 25 dicembre, domenica : Solennità del S. Natale, S. Messe ore 9, 11, 18
  • 26 dicembre, lunedì : Festa di S. Stefano: S. Messe ore 9,11,18
  • 27 dicembre, martedì : Solennità di S. Giovanni evangelista - titolare della parrocchia.
    S. Messe: ore 11-18
  • 31 dicembre, sabato : dopo la Messa prefestiva delle ore 18, canto del Te Deum di ringraziamento.