Notiziario Parrocchiale
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Parrocchia di San Giovanni in Monte - Bologna
 
Telefono: 051-263894 - e-mail: parrocchia-sgm@tiscali.it - sito internet: www.parrocchie.it/bologna/sgm
Anno 92
Aprile 2005

 

 
 
 
IL SUCCESSORE DI PIETRO ED IL VALORE DELLA VECCHIAIA
 


Ancora una volta assistiamo al susseguirsi di ipotesi ed indiscrezioni che seguono l'ennesimo ricovero di Giovanni Paolo II , un Papa giunto ad un'età avanzata prostrato, affaticato ed ostacolato nella mobilità del proprio corpo e nel linguaggio, da una malattia che sempre più sembra non volergli concedere tregua.
Ed ancora una volta si assiste al ridestarsi di una “pubblica attenzione”, che, seppur si dimostri talvolta poco sensibile alle tematiche cristiane, è ancora attenta e sensibile alle figure-simbolo sociali. Questa dovrebbe essere colta come una grande occasione di riflettere in maniera seria e profonda su di una verità umana che riguarda tutti noi, a cui spesso facciamo finta di non voler pensare, ma che costituisce una delle principali realtà che la buona notizia cristiana vuole illuminare. Molti si interrogano sul senso di questa “ostensione” della malattia di Giovanni Paolo II, così in contrasto con quella che è stata spesso la condizione dei suoi predecessori, ma le modalità del vivere la malattia sono sempre diverse: quello che è determinante nella vita cristiana è che essa sia sempre vista non come un evento che ci domina, bensì come l'occasione per fare di sé stessi un qualcuno che sappia amare ed accetti di essere amato. E questo pur nella dolorose circostanze in cui la nostra fragile condizione ci porta talvolta a dover vivere.

 


 


C'è infatti l'enigma del male, della sofferenza e della malattia legato alla condizione umana. E tutti, credenti e non, avvertiamo nel cuore un desiderio, un senso di eternità: sentiamo la morte come contraddizione al nostro vivere, al nostro amare, al nostro guardare al futuro. Ma mentre da tutti il dolore è visto come enigma, per i Cristiani l'enigma si trasforma in mistero, cioè in qualcosa che rivela ed apre una strada di salvezza: una vita nuova priva di angoscia, sofferenza e morte. E certamente Giovanni Paolo II, quale discepolo del Signore, starà sperimentando come, seppur l'essere “esteriore” sia sempre più debole ed inadeguato, l'essere “interiore” vada in realtà sempre rinnovandosi di giorno in giorno. E sicuramente il suo incedere sempre più incerto ed il suo parlare non più fluente va di pari passo al crescere della convinzione della fede e della forza, frutto di un'intera vita spesa al servizio della Chiesa e dell'umanità bisognosa di pace, giustizia, speranza. D'altra parte il Cardinal Sodano, ha sapientemente ricordato come nella Chiesa ancor più che altrove l'anzianità è un valore: il termine ”Presbitero” vuol dire infatti proprio anziano, perché solo al termine di una vita vissuta umanamente in giustizia e carità si raccoglie il frutto non solo dell'esperienza, ma anche della sapienza. E non dobbiamo essere preoccupati (in riferimento a quanti pongono la questione di una eventuale rinuncia del Papa al suo servizio), in quanto occorre avere fiducia e rispettare il mistero della sua persona e della sua sofferenza. La verità è che la Chiesa ed i Cristiani tutti pregano e pregheranno per il Papa malato, ma con piena fiducia nel fatto che il Signore non abbandonerà mai la Chiesa proprio perché ne resta sempre lui solo il Signore stesso. Nel messaggio per la Quaresima, pochi giorni prima del suo precedente ricovero, Giovanni Paolo II ha scritto che: “la vecchiaia, con i suoi inevitabili condizionamenti, può divenire occasione preziosa per meglio comprendere il mistero della Croce, che dà senso pieno all'umana esistenza”. Parole scritte certamente per se stesso, ma anche per noi.
Possiamo essere certi che anche questo momento del suo lungo pontificato è un'occasione propizia per vivere con sapienza.

MARCO ROSSI (Studente di ingegneria)

 
 
 

TOH, CHI SI VEDE!

 


Gli anticlericali hanno scritto una bella letterina (pare 50000 copie) e l'hanno inviata a molti parrocchiani….. Alcune copie sono arrivate anche sul mio tavolo.
Che ci fossero degli anticlericali, lo sapevamo…che si siano organizzati, come nel 1800, non mi risultava…Stesse caricature, come apparivano nel giornale “L'asino di Podrecca”, di infausta memoria; con cardinali ben pasciuti, e adeguata pancia….; con “galero” (cappello cardinalizio, che ormai non si usa più).
Se quei “faccioni“ si riferiscono al cardinal Tonini (pesa forse 40 kg) o al cardinal Ruini , presidente dei vescovi italiani (peso simile), o addirittura al papa Giovanni Paolo secondo, che più che grasso è gonfio per le medicine che deve prendere, allora non mi pare che si addicano quei faccioni.
Il pittore Riccardo Bozuffi, non discuto sulla sua abilità artistica, è bene che si aggiorni sulle realtà di oggi. Ed ora diamo una risposta ai contenuti. Premetto che tutti abbiamo bisogno della correzione fraterna, perché tutti possiamo sbagliare. La correzione quando è fatta con verità e con il desiderio che il fratello migliori, ben venga. Diversamente porta solo confusione . Una seconda premessa è necessario fare: la Chiesa Cattolica è sempre stata avversata, proprio come insegnava il Maestro: “se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”.
Ci rimproverano perché difendiamo la vita nascente….La vita è sacra dal suo primo esistere fino al naturale tramonto. Questo è il nostro sacrosanto dovere che ci viene dal quinto comandamento: non uccidere!
L'otto per mille Lo Stato dice: destino l'otto per mille per la beneficenza. Volete che questa somma lo Stato la gestisca direttamente o che venga delegata ai rappresentanti delle religioni esistenti in Italia(chiesa cattolica, evangelici ,ebrei,ecc.) nella dichiarazione dei redditi il contribuente liberamente e senza sborsare nulla con la sua firma destina la somma per quella istituzione di cui egli ha piena fiducia. In Italia risulta che molti hanno fiducia nella Chiesa Cattolica…Di questo risultato i nostri cari anticlericali hanno dispiacere. Non ho parole per consolarli: è un modo pienamente democratico, rispettoso della libertà del cittadino.
Un altro tema caro agli anticlericali è la “ breccia di Porta Pia ”. La storia, non quella dei vincitori, narrata nei manuali scolastici, “ad usum Delphini”, ma quella vera, è già nota (per chi non la conoscesse, lo rimandiamo a studi più approfonditi)…. Qui ci basti ricordare che la Chiesa non ha avuto dubbi nel riconoscere le virtù eroiche di Pio IX, il beato Pio nono.
Veniamo pure a quanto affermano gli anticlericali riguardo al solito episodio amministrativo degli anni ‘70 . I fatti sono noti e non c'è nulla di nascosto. Un amministratore può commettere errori anche per incapacità o perché raggirato da forze maggiori. Per questo motivo dovremmo abolire l'amministrazione nella Chiesa? Anche Gesù nel piccolo gruppo apostolico scelse …un amministratore!
Leggo pure che sono preoccupati per la salute psicofisica di alcuni preti. Pensiero gentile.... Conosco tanti preti: mi consta però che in stragrande maggioranza sono sereni, consapevoli di una loro libera, ponderata scelta. Qualche rarissimo caso, come capita a tutti i mortali, può anche verificarsi. Dal canto nostro anche noi siamo preoccupati per la salute psicofisica degli anticlericali,......, è un pensiero gentile anche il nostro!
Dicono che le chiese sono vuote...Ma come fanno loro a saperlo se non vengono mai in chiesa?! Perchè non danno un' occhiata, almeno in televisione? Vedrebbero il Papa costretto a celebrare la Messa nelle piazze, perchè non c'è nessuna chiesa così grande da contenere tutta quella folla.
Dal volantino, a mò di conclusione, emerge che gli anticlericali non è che ce l'abbiano con i preti , ma il loro recondito desiderio è quello di distruggere la Chiesa per arrivare ad abolire tutto quello che attiene alla religione.
Cari amici, state ben tranquilli, perché tanti hanno tentato la stessa cosa, ma…sono morti. E la Chiesa è qui forte più che mai…
Non ce l'abbiamo fatta noi a distruggerla con i nostri difetti, non ce la farete nemmeno voi, poveri unta relli.

Don Angelo
 
 
 

IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE E
IL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI
ELETTI IN S.GIOVANNI IN MONTE PER GLI ANNI 2005-2008

 


Che cos'è un Consiglio Pastorale Parrocchiale?
La definizione esatta la troviamo sul Codice di Diritto Canonico, al canone 536: “Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è costituito da fedeli scelti dalla parrocchia o dal parroco perché insieme allo stesso parroco partecipino alla cura pastorale della parrocchia e prestino il loro aiuto nel promuovere l'attività pastorale; il Consiglio Pastorale ha voto solamente consultivo.
Ecco qui di seguito i membri del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale di S. Giovanni in Monte, in parte eletti dai parrocchiani e in parte nominati dal parroco, i quali resteranno in carica per il triennio 2005 – 2008:

 

Il parroco

Un padre olivetano

Suor Anna

Bacchi Reggiani Giuseppe

Bertelli Rosa

Berti Stefano

Calvello Stefania in Brongo

Chiesi Federico

Cortesi Nicola

D'Avolio Ruggero

Diolaiti Andrea

Falavigna Daniele

Fontana Elisabetta

Fornasari Federico

Fusaroli Pietro

Gualandi Laura

Gualandi Sara

Gurrieri Grazia Vittoria

Magagni Giovanni

Mainoldi Marisa ved.Bacchi

Morganti Enrico

Nasta Guido

Pecchi Giuseppe

Penzo Antonio

Romanin Walter

Tabarroni Bruna

Veronesi Paolo

Zama Antonio

 


Che cos'è il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici?

Ci viene in aiuto sempre il Codice di Diritto Canonico, in cui si afferma che il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici è costituito da alcuni fedeli scelti dal parroco perché lo aiutino nell'amministrazione dei beni della parrocchia. Anch'essi hanno il voto soltanto consultivo.
Ecco qui di seguito i membri del nuovo Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici di S. Giovanni in Monte nominati dal parroco, i quali resteranno in carica per il triennio 2005 – 2008:

Barattoni Sergio

Bernardini Mauro

Magnani Alessandro

Tomassoli Gianfranco

Zama Luigi

 

 

 
 
 

IMPRESSIONI DOPO LA VISITA ALLE CASE DELLA PARROCCHIA
PER LA BENEDIZIONE PASQUALE

 
 

Doveroso anzitutto è un ringraziamento alle persone che hanno accolto con devozione e con rispetto la benedizione del Signore nella propria casa. Davvero molte famiglie sono rimaste in attesa, e qualcuno ha trovato anche il modo di restare in casa ,anche se i doveri lo richiamavano altrove. La preghiera fatta insieme nelle vostre case, nei vostri uffici, nei negozi, mi conferma che la maggior parte della nostra gente è pienamente disposta a rivolgersi al Signore .
Qualche porta chiusa e rarissimi rifiuti non hanno inciso sulla buona riuscita di questo lungo itinerario, anzi, ciò può diventare una maggiore conferma della piena libertà individuale di manifestare con garbo e rispetto ciò che si crede buono.
E' necessario da parte mia rivolgere un sentito ringraziamento all'Accolito Dott. Antonio Penzo, che mi ha coadiuvato in quest'onere. Ogni giorno dividevamo la fatica nel salire e scendere le scale. Questa sua disponibilità ha dimezzato lo sforzo a me, non più giovane, di percorrere il cammino giornaliero.
La presenza dei residenti rimane quasi invariata, se la confrontiamo con l'anno scorso. Forse sono aumentati gli studenti universitari. A questo proposito ci piace segnalare la quasi totale disponibilità di questi giovani nell'accettare la benedizione del Signore. Abbiamo pure notato la cura e l'ordine con cui tengono la casa.
Una nota di tristezza può rimanere nel constatare che alcuni, pur gentili nell'accoglienza, vengono raramente alla chiesa per la celebrazione Eucaristica…..
Concludo questa nostro piccolo sguardo d'insieme con l'affermare che la visita pastorale alle famiglie in occasione della Pasqua dà la possibilità di un'incontro del parroco con i suoi parrocchiani. La benedizione e la preghiera certamente giovano per fortificare gli animi e per portare la pace di Cristo nei cuori.

Don Angelo
 
 
 

MOMENTI DI VITA PARROCCHIALE

 
 


 
Recita natalizia dei nostri ragazzini del catechismo.
 
 
 
"Famiglie Insieme", oltre alle altre attività, insegna agli stranieri la lingua itaiana e ....... il modo di cucinare.
In questa foto parrocchiani e immigrati consumano insieme il cibo preparato nei locali della parrocchia
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I nostri ragazzi a Loiano. Ci torneremo anche il prossimo Giugno.
 
 
 
 

SANTA CRESIMA

 
 

Domenica 22 Maggio, alle ore 11, il vescovo ausiliare mons.Ernesto vecchi, verrà nella nostra parrocchia e conferirà il sacramento della cresima a una decina di nostri ragazzi.

 
 
 

PRIMA COMUNIONE

 


Domenica 29 Maggio, alle ore 11
, alcuni ragazzi verranno ammessi alla prima comunione.
I nostri ragazzi hanno bisogno della nostra preghiera e della nostra testimonianza per potere mantenersi fedeli agli impegni presi.

 
 
 

PELLEGRINAGGIO

 


Il 25 aprile la nostra parrocchia organizza un pellegrinaggio alla Madonna di Monteberico (Vivenza), coloro che intendono partecipare possono prenotarsi in parrocchia.

 

 
   
 
 

Bollettini Parrocchiali