ITINERARIO DELLE BENEDIZIONI PASQUALI



Le benedizioni pasquali iniziano alle ore 14,15, seguendo l'itinerario stabilito giorno per giorno in questo bollettino, e terminano alle ore 18 (ora della S. Messa).

Se qualche famiglia, per motivi particolari, non può essere presente nel giorno fissato, potrà concordare con il Parroco un orario diverso.

         

LA BENEDIZIONE PASQUALE ALLE VOSTRE CASE


Ancora una volta, nonostante i miei anni, desidero salire le scale delle vo­stre case. 
E’ una visita alle vostre famiglie che non posso trascurare e che desidero fare.
Conosco quasi tutti i miei parrocchiani.   Di molti conosco bene sia il volto che il nome  e li vedo alla messa domenicale; di pochi, con dispiacere, non riesco ad associare il volto al nome.
Allora mi metterò in cammino per venire a visitarvi.
Che cosa vengo a fare? Il parroco si incontra coi suoi parrocchiani per meglio conoscerli; per benedire le loro case, loro stessi e i loro figli: è un incontro di famiglia. 
L’acqua vi ricorda il vostro Battesimo e gli impegni che voi avete assunto ricevendo questo sacramento.
Non chiudete la porta e concedetemi un poco del vostro tempo per pregare con voi!
L’incontro avviene così (lo dico per le nuove famiglie):
-
parto dalla chiesa alle 14,15 e, seguendo le indicazioni pubblicate nel notiziario della parrocchia, entro nella vostra casa.    Se la porta è aperta, mi risparmierete del tempo e sarà anche un segno di accoglienza. Vi consegnerò il foglio della preghiera che, possibilmente, inizierete a leggere dopo il mio saluto.    Siete nella vostra casa ed è giusto che uno di voi sia il lettore principale.    Alla fine della preghiera benedirò la vostra casa, invocando ogni grazia divina sulla famiglia.    Ascolterò le vostre notizie e sarò lieto di trovarvi in buona salute e di pregare per eventuali difficoltà.    
Non consideratemi un estraneo.
Comprendo che ci sono famiglie i cui membri sono tutti al lavoro, ma, come ho detto altrove, in caso di impossibilità potrete sempre concordare l’incontro con me in un momento diverso: è sufficiente telefonare in parrocchia (051 263894). 
Comprendo pure che, per il fenomeno della emigrazione, ci possano essere nella nostra parrocchia persone non cristiane.     Se mi apriranno, volentieri le saluterò: Cristo è il Salvatore di tutti gli uomini.
il parroco

RITI NEL TEMPO DI QUARESIMA


La Quaresima, "che mediante il ricordo o la preparazione al Battesimo, dispone i fedeli alla celebrazione del mistero pasquale, è un cammino di conversione e di liberazione nel quale l'uomo non è solo invitato a detestare il peccato come offesa a Dio, ma è anche impegnato a liberarsi dalle conseguenze sociali del peccato".
Il peccato ha sempre una dimensione ecclesiale e sociale.
Ogni peccato è sempre una ferita inflitta alla Chiesa.
La Quaresima, quindi, è il grande tempo della Comunità Cristiana per compiere il suo cammino di vera conversione.

25 Febbraio - Mercoledì delle Ceneri .
Durante la Messa, dopo l'omelia, si compie il rito dell'imposizione delle ceneri.
Digiuno e astinenza dalle carni: Mercoledì delle Ceneri e Venerdì Santo.
Alla legge del digiuno sono obbligati tutti i fedeli dai 18 anni compiuti ai 60 incominciati.
Alla legge dell'astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto i 14 anni.
L'astinenza è obbligatoria anche nei venerdì di Quaresima.

Ogni venerdì si compie il pio esercizio della Via Crucis alle ore 17,30.

29 Febbraio - Prima Domenica di Quaresima .

12 Marzo - Venerdì - Stazione quaresimale da S. Giovanni in Monte a S. Stefano.

15 Marzo - Lunedì - 25° Anniversario della morte di Mons. Emilio Faggioli.
                    (le Messe sono alle ore 9 e alle ore 18).

19 Marzo
- Venerdì - Solennità di San Giuseppe .

ORARIO DELLE CELEBRAZIONI PASQUALI

4 Aprile - Domenica delle Palme .
Ore 10, 15: raduno ln Santo Stefano.
Ore 11,00: ingresso in San Giovanni in Monte e Santa Messa.


8 Aprile - Giovedì Santo .
ore 18: Messa vespertina nella cena del Signore - Lavanda dei piedi ai ragazzi che andranno in maggio alla Prima comunione - Processione all'altare della Reposizione, quindi Adorazione.
Ore 21: la Comunità si raccoglie ancora per pregare e lodare insieme il Signore, che ha
istituito il Sacramento Eucaristico.
La Chiesa viene chiusa alle ore 23. Tutti siamo invitati a partecipare alla Messa crismale,
celebrata nella mattinata dal nostro Arcivescovo in Cattedrale (ore 9,30).


9
Aprile - Venerdì della Passione del Signore .
Celebrazione della Passione alle ore 18.
Via Crucis per i ragazzi alle ore 15.
Via Crucis per gli adulti alle ore 21.

ln questo giorno c'è l'obbligo del digiuno e dell'astinenza.

10 Aprile - Sabato Santo .
Veglia Pasquale con S. Messa ore 22,30.
Nella giornata del Sabato Santo c'è possibilità di confessarsi.
Vengono pure benedette le uova.


11
Aprile - Domenica di Pasqua: solennità della Resurrezione del Signore .
Alleluia! Il Cristo risorto porti la gioia in ogni cuore!

12 Aprile - Lunedì di Pasqua .
Le messe vengono celebrate alle ore 9 - 11 - 18.


LA CROCE: UN SIMBOLO DI STRAORDINARIA FORZA, NONOSTANTE TUTTO

“Simbolo religioso il crocifisso? All’origine certo, ma ormai esso è solo simbolo di valori, non tanto di una religione, e dunque è assurdo che qualcuno di religione non cristiana se ne senta turbato e ne chieda la rimozione da un luogo pubblico”.
Suonavano pressappoco così le affermazioni più spesso ripetute nei mesi trascorsi in merito al tanto discusso caso del crocifisso da rimuovere. 
Ebbene, da un lato è apparsa come una gradita sorpresa il fatto che quel simbolo, che tante volte sembra essere presente solo a prendere polvere come un qualunque soprammobile, sia invece ancora così potente e fonte di dibattito anche in una società ormai secolarizzata come la nostra: infatti va da sé che la sorte peggiore che possa capitargli sia quella di rivelarsi del tutto innocuo ed invisibile, un qualcosa che si trova su quella parete semplicemente perché c’è sempre stato, insomma una consuetudine.
Forse le aspre discussioni generatesi a tutti i livelli della società civile indicano che in fondo certi valori sono ancora presenti nel patrimonio culturale ed umano del nostro paese e questo, se vogliamo, può essere fonte di ottimismo per quei cattolici che si sentono spesso isolati o quantomeno “un po’ soli” all’interno della società.
D’altra parte, l’affermazione in questione porta a chiedersi se è effettivamente possibile scindere, come se fossero due ambiti diversi, la religione cristiana ed i valori che con tutta evidenza le appartengono e sono tenuti insieme dal simbolo stesso. 
Infatti quell’uomo inchiodato sulla croce ha predicato il principio della carità, la speranza di una vita migliore; diceva che gli ultimi saranno i primi; ebbe il coraggio di affrontare una folla inferocita dicendo “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e disse anche “il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te”.   E non condannava solamente il ladro, ma anche l’ipocrita. 

Ammoniva di purificarsi con la proprie lacrime e aveva pietà del suo prossimo, specie quando era segnato dalle pene: “solo l’albero che porta frutto viene percosso e colpito con pietre”.   
Ed anche per i peccatori provava compassione:  “Nessun crimine è commesso da un solo uomo e da una sola donna. Tutti i crimini ricadono su tutti.” 

Questi ed innumerevoli altri sono gli insegnamenti che ci ha lasciato, e se ora possiamo dire che tali precetti sono parte del nostro patrimonio di società civile è solo grazie a quel simbolo.   

Forse però la vicenda in questione può essere riletta anche sotto un’ottica differente, soprattutto da coloro che ritengono quella di Cristo una presenza viva e presente non solo nelle chiese, ma anche nella vita quotidiana... 

Sappiamo infatti benissimo che, presi dalla vita di tutti i giorni dalle normali occupazioni per le quali impieghiamo il nostro tempo, e dai problemi piccoli e grandi a cui ciascuno è chiamato a far fronte, possiamo essere portati a dimenticare, o perlomeno a trascurare la nostra identità di cristiani attivi e presenti nella società, con i compiti ed i doveri che ciò comporta. 

Quale modo migliore allora, di un fatto del genere, per ricordarci che facciamo parte di una comunità, e che, chi in una realtà più ristretta come la famiglia, chi in un contesto più ampio come una comunità di qualsivoglia genere (sia essa scuola, università, o luogo di lavoro...), siamo sempre chiamati a svolgere il compito di evangelizzare una società che spesso non conosce, o si è semplicemente dimenticata le proprie radici cristiane. 

Il nostro atteggiamento, dovrebbe dunque essere non tanto una sdegnosa e sterile condanna, quanto una seria riflessione su ciò che facciamo o possiamo fare, affinché la croce, presente su quel muro, non resti invisibile, ma sia al contrario presente e ricca di significato.   E questo anche a costo di essere fonte di dibattiti come questo, che sono e saranno comunque inevitabili in una società come la nostra, ove sempre più spesso si dovrà tenere conto degli effetti derivanti dall’incontro di culture (e quindi di idee) diverse. Ecco quindi che quella che sembra essere semplicemente occasione di scontro, può divenire per noi Cristiani, fonte di riflessione ed occasione di crescita e miglioramento.

Marco Rossi


SUA ECC.NZA MONS. CARLO CAFFARRA E' IL 119° PASTORE DELLA NOSTRA CHIESA BOLOGNESE


Mentre rivolgiamo al card. Giacomo Biffi il nostro affettuoso ringraziamento per il suo servizio episcopale nella nostra diocesi, è doveroso rivolgere il nostro primo omaggio a Mons. Carlo CAFFARRA, che presto verrà a ricoprire la cattedra che fu di S. Petronio (15 febbraio - domenica).

Egli sarà il 119° vescovo di Bologna.

Mons. Caffarra è nato il primo giugno 1938 a Busseto, diocesi di Fidenza.

Dopo tre arcivescovi lombardi e un genovese, Bologna avrà di nuovo un pastore di origine emiliana, come lo fu il venerando card. Nasalli Rocca.


Carlo Caffarra - Arcivescovo eletto di Bologna

Fin da questo momento lo consideriamo padre e pastore.
Per lui pregheremo e ben volentieri gli promettiamo fin da ora obbedienza e riverenza.

STATISTICA PARROCCHIALE (2003)


Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo: (12)
Bocchi Arianna, Mazzanti Ettore, Bressan Evangelisti Martina, Tagliavini Ludovica, Marangon Elia, Ursua Krisha Lyca, Duyanen Zarcena Reil, Sforzi Matilde, Aldrovandi Eugenio, Cordoni Simone, Tabarroni Francesca, Guido Alessandro.
     
Il battesimo di Guido Alessandro

Sono stati ammessi alla prima Comunione: (11)
Bacchi Reggiani Giacomo, Mondini Stefano, Grechi Maria Cristina, Fiocchi Sara, Pascale Guidotti Magnani Benedetto, Righi Claudia, Solmi Beatrice, Alcarras Vladimir, Alcarras Nayra, Alcarras Davide, Vitolo Carlotta.


Hanno ricevuto il Sacramento della Cresima: (21)
Cioni Federica, Corazza Maria Candida, Fiocchi Laura, Gianangeli Martina, Goldoni Gaia, Gozzi Francesco, L'Erario Aldo, Romanin Maria Sole, Verdi Pietro, Tognoni Debora, Baldini Eliana, Vittori Venenti Andrea, Antinucci Emmanuele, Gualdi Francesco, Fici Nicoletta Francesca, Angugliaro Carolina Maria, Righi Fabio Valerio, Juan David Alcarras Centeno, Nayra Alcarras Centeno, Terluccio Francesco, Giovanni Saponara Teutonico.


Hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio: (20)
Lippa Danilo con Cesarani Elena, Hanik Alexander con Vyscocova Zanini, Belfiore Elio Romano con Fondaroli Desirè, Bassi Pietro con Faraoni Silvia, Morganti Cristiano con Netti Antonella, Kennedy Joseph con Curran Aideen, Canino Giovanni con Chiodo Simona, Santoro Gianluigi con Ciliberti Barbara, Patricolo Fabio con Ziri Anna Elisabetta, Bianchi Alecs con Lelli Simona, Terluccio Francesco con Baldini Eliana, Mancin Alessandro con Lucchese Carlotta, Volta Giovanni con Knoenl Dorothea Franzisca, Pasquali Gabriele con Samoggia Raffaella, Landi Carlo con Clemente Giuseppina, Guarino Stefano con Napoli Francesca, Bonini Gianluca con Poli Grazia, Bernardi Marco con Locatelli Chiara, Bergamini Maurizio con Ambrosini Elena, Cinti Claudio con Bergamini Elena.


Il matrimonio di Stefano e Francesca


Si sono celebrate le esequie nella nostra chiesa ai defunti: (6)
Menarini Arnaldo (anni 96), Certani Bianca ved. Vittori Venenti (anni 97), Specchio Andrea (anni 42), Francia Comi Luigi (anni 92), Toni Giorgio (anni 83), Parma Carolina ved. Lamberti (anni 87).


Bollettini Parrocchiali