NON PENSANO, NON VEDONO !


Un tempo, quando si doveva camminare a piedi, l’uomo si trovava spesso solo con sè stesso e lavorava di fantasia, cioè pensava.
Ora in casa parla la televisione; per la strada il rumore delle macchine o la guida del mezzo o il telefonino sempre in funzione impediscono di pensare e l’uomo, pur vedendo, spesso non osserva. 
Lo vedo in alcuni miei parrocchiani: sono venuti tante volte nella nostra chiesa, ma se chiedo loro: ti piace quel quadro?… sai dove si trova la cappella del Santissimo? Ti guardano in faccia un po’ smarriti… non lo hanno visto! 
“Hanno gli occhi ma non vedono; hanno le orecchie ma non odono..”
Nessuna meraviglia se qualcuno non crede in Dio: non vedono il creato, il cielo, la terra, in una parola le opere del Creatore, di conseguenza non pensano che vi sia Uno che le ha create. 
Diceva S. Paolo (lettera ai Romani, cap. I) che tutti possono arrivare alla conoscenza di Dio, perché vedono le Sue opere: nessuno è scusato. 
Ma oggi capita che si operi di notte e si dorma di giorno: si vive nel buio…
C’è nella storia un grande avvenimento:
“... nella pienezza dei tempi Dio si è fatto uomo e venne ad abitare in mezzo a noi”.   Ma quando?
Quando scriviamo una lettera, di solito vi poniamo oltre alla firma una data: 2003.
Ma cosa significa quel 2003?   Nella Costituzione Europea c’è chi non vuole che sia riconosciuta la radice cristiana dell’Europa, poi alla fine comunque i rappresentanti degli Stati saranno costretti ad apporre una firma e una data, che sarà 2003 o 2004 dalla nascita di Cristo! Non vedono? 
Non conoscono la storia? non leggono? Non pensano? Credo proprio che oggi si pensi poco. 
Diceva Cartesio: Cogito, ergo sum. “Penso, quindi esisto”. 
Posso invitare quelle poche persone che mi leggeranno a fare per le feste natalizie una buona riflessione?
Buon Natale a tutti.
don Angelo

IO  -  BO


Molti mi chiedono! "cosa significa Io-Bo scritto nella cupola?" 
Semplice: Iannes Bolognini!   Chi era costui?   Giovanni Bolognini, magnificus et integerimus mercator, parrocchiano, morto nel 1496.
I suoi figli per ricordare il padre defunto fecero costruire la cupola di S. Giovanni in Monte. 
Accanto alla scritta suddetta vi sono gli stemmi della famiglia Bolognini, che ripuliti con mezzi forniti dalla generosità del marchese Gianluca Salina Amorini Bolognini, discendente dalla nobile famiglia, risplendono nella loro magnificienza, come possiamo ammirare.

                                             

      
    
    

Particolare della cupola del 1496


IN BREVE:

- Abbiamo finito il lavoro del tetto della chiesa: stiamo pagando le spese sostenute 

  (€ 75.000,00)....... Grazie a chi ci aiuta.

- Stiamo ricollocando sull’altare il bel Crocifisso del ‘300, dopo il ben riuscito restauro, a
 
cura della Soprintendenza.

- Chiudiamo le crepe in chiesa, dopo l’accertamento da parte dei tecnici della stabilità (il
 
monitoraggio è durato per circa tre anni - spese € 1.760,60)

- In vista della Decennale prossima stiamo ripulendo le cappelle della chiesa.

- Le signore del guardaroba hanno rinnovato alcuni apparati e provveduto all’acquisto di
 
vesti per le sacre funzioni (€ 1.000,00).

- La signora Bertelli Rosa cura settimanalmente la lavatura e la stiratura della biancheria
 
della chiesa ...... Grazie.

- "Famiglie insieme" provvede ed aiuta (gli extracomunitari nella ricerca di lavoro, nello
 
studio dell’italiano e nell’apprendere il modo di cucinare i cibi, secondo le nostre
 
abitudini ...... Bravi.

- L’azione cattolica parrocchiale si presta, assieme al parroco, ad evangelizzare, a
 
curare l’educazione e la formazione della gioventù.     Ringraziate il Signore per il 
 
dono e la grazia ricevuta.

- Il prof. Giampaolo Salvioli, assessore dell’amministrazione comunale e nostro
 
parrocchiano, ci ha aiutato ad ottenere la illuminazione della piazza e della facciata
 
della nostra chiesa.   Da tempo avevamo espresso di illuminare questa facciata

 
cinquecentesca, unico esemplare in Bologna di stile Veneziano ....... Ben Venga.


CHE COSA GIOVERA' ALL'UOMO SE AVRA' CONQUISTATO IL MONDO, 
SE POI VERRA' CONDANNATO NELL'ETERNITA' ?


Siamo nel mese in cui particolarmente ricordiamo i nostri fratelli defunti.
Ci torna in questo tempo il pensiero sulla morte - noi tutti moriremo!  Non è questo che ci spaventa - Dante ci ricorda: "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza ..… non v’accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l’angelica farfalla?…" A tutto pensiamo, ma trascuriamo la cosa più importante.
Il baco di seta, restando nella similitudine del sommo poeta, lavora tutta la sua vita, ed entra nel bozzolo, quasi una tomba, e ne esce farfalla che vola. Così è di noi.
Gesù, il nostro Redentore ci avverte che in quel giorno Lui, sommo giudice, ci giudicherà e pronuncerà la sua irrevocabile sentenza: "Venite, benedetti" o, che Dio non voglia,: "Andate, maledetti nel fuoco eterno!"
Non è stabilito il giorno: giovani o vecchi, non importa, tutti possiamo essere chiamati in qualsiasi ora: "Siate pronti, perchè non sapete l’ora!" ci avverte ancora Gesù.
Quindi non è la morte che ci deve spaventare, ma dobbiamo preoccuparci della sentenza finale.
don Angelo

FESTA DELLA BEATA ELENA DUGLIOLI 

60° DI SACERDOZIO DI DON ANGELO MAGAGNOLI


Il giorno 23 settembre 2003 in S. Giovanni in Monte si è celebrata la festa della Beata Elena Duglioli e nell’occasione abbiamo anche festeggiato il 60° di sacerdozio del nostro parroco Mons. Angelo Magagnoli.
La Celebrazione Eucaristica delle ore 18 e il successivo ritrovo conviviale nel Chiostro del Terribilia e negli adiacenti locali sono risultati entrambi molto ben riusciti sia per intensità celebrativa che per la grande partecipazione di fedeli e amici di don Angelo, accorsi per festeggiare i suoi 60 anni di sacerdozio. Per tutti coloro che non hanno potuto assistere alla Celebrazione Eucaristica e per quanti hanno piacere di rileggere più attentamente i vari passaggi, riportiamo qui di seguito sia l’introduzione del Vescovo di Imola, Mons. Tommaso Ghirelli, sia l’omelia di Mons. Angelo Magagnoli.

Introduzione iniziale alla Liturgia di S. Ecc. Mons. Tommaso Ghirelli Vescovo di Imola.
Quest’anno, la Solennità della Beata Elena Duglioli Dall’Olio, nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni in Monte, che ella tanto amò e beneficò e dove il suo corpo riposa incorrotto, viene celebrata con uno straordinario afflusso di sacerdoti e fedeli. 
Tutti ne conosciamo il motivo: l’amatissimo parroco, Mons. Angelo Magagnoli, giunge al fatidico 60° anniversario di ministero sacerdotale; e vi giunge ancora pieno di iniziative di voglia di fare.
Entriamo quindi con animo particolarmente commosso e grato nella celebrazione al culmine della quale egli ancora una volta “nella persona di Cristo” renderà presente con noi e per noi l’unico perfetto sacrificio che sulla terra come sull’altare del cielo rende gloria a Dio e salvezza all’uomo.
La corona di concelebranti, molti dei quali, ex - allievi del Seminario S. Cristina, ebbero don Angelo come rettore, esprime visivamente il carattere corale della comunione ecclesiale e la condivisione di un grande ideale: la fermentazione con il lievito evangelico del mondo del lavoro, qui rappresentato da numerosi animatori cristiani delle aziende bolognesi.
Alla formazione degli apostoli nel mondo del lavoro, Mons. Angelo ha dedicato il meglio del suo ministero – credo proprio di poterlo affermare – con una continuità, una perseveranza che lascia ammirati e spinge all’imitazione.
Come Gesù lasciò le folle per riservarsi alla formazione dei discepoli, così il nostro amato rettore ha sviluppato un ministero apostolico, discreto ma incisivo, anche perché arricchito da una straordinaria forza interiore.
E come Giovanni Battista, egli può dire anche riguardo ai suoi allievi –“Bisogna che lui cresca ed io diminuisca”.
Voglia il Signore Gesù, attraverso questa celebrazione giubilare, deporre nel cuore di qualche giovane qui presente i germi della vocazione sacerdotale o religiosa.
Possa la preghiera di questa assemblea festosa ottenere a d. Angelo ulteriori grazie per il suo ministero, e nello stesso tempo dare anche a tutti noi la forza di corrispondervi pienamente.
Ci assistano dal cielo, con gli angeli e i santi, le anime delle persone più care a lui: i suoi genitori, le sue sorelle e il cognato, i numerosi collaboratori e soprattutto i vescovi, sacerdoti defunti: da don Filippo Cremonini a don Alessandro Barozzi; dal card. Giovanni Battista Nasalli Rocca a Mons. Tonino Bello.

Omelia di Mons. Angelo Magagnoli in occasione del 60°di Sacerdozio
Ringrazio quanti sono convenuti in questa chiesa per onorare la Beata Elena e per ricordare assieme a me il mio 60° di Sacerdozio. 
Un grazie particolare a Mons. Tommaso Ghirelli con cui per molti anni abbiamo lavorato insieme con lo stesso intento; a tutti i confratelli nel sacerdozio coi quali ci siamo trovati a percorrere la stessa strada, ai miei parrocchiani di S. Giovanni in Monte; che da 28 anni sono particolarmente affidati alle mie cure; ai molti dipendenti delle aziende bolognesi che furono e mi sono molto cari, ai giovani che sono passati dal Seminario O.N.A.R.M.O., dal S. Cristina e dalla canonica di S. Giovanni in Monte; tanti volti cari che non potrò mai dimenticare.
Celebrare la festa della Beata Elena Duglioli e ricordare il mio 60° di sacerdozio potrebbe sembrare a prima vista una cosa ardua e quasi impossibile; ma vengono in soccorso la vita e le opere della Beata.
, infatti, nel tempo in cui visse si lasciò guidare da sacerdoti saggi che tenne sempre come maestri e interpreti ispirati. Segno questo della sua grande stima del Sacerdozio cattolico, attenta a riconoscere la responsabilità di cui i sacerdoti sono rivestiti e dei poteri loro conferiti da Cristo Signore.
Fin dalla sua giovinezza ebbe come direttore spirituale, un padre del vicino Convento di S. Domenico, poi trovò nel padre Ritta, priore di S. Giovanni in Monte, un impareggiabile padre e guida che conservò fino al 1520, anno della sua morte.
Il Tanquerey nel suo compendio di teologia ascetica e mistica, quando parla dei mezzi esterni per tendere verso la perfezione ne ricorda qualcuno ponendo al primo posto la direzione spirituale, perché, come lui stesso afferma, dà una guida sicura a chi vuole raggiungere detta perfezione. 
Come spiegazione di quanto afferma dopo di aver messo ben in luce due cose: la necessità morale della direzione e i mezzi per assicurarne una buona riuscita, ci dice che lo stesso Gesù, avendo costituito la Chiesa sul fondamento degli Apostoli “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”, “Chi ascolta voi ascolta me” evidentemente volle che i fedeli potessero avere una guida per santificarsi.   
Inoltre Cristo, apparendo a Paolo sulla via di Damasco, dopo averlo scelto come Apostolo, lo invia ad Anania, prete della Chiesa di Damasco, perché avesse la possibilità di conoscere dalla sua bocca ciò che doveva fare.
Partendo da questo fatto i Padri della Chiesa, i Concili, i Papi, hanno dimostrato la necessità della direzione spirituale. 
La nostra Beata ha ben seguìto questi consigli, lei che visse in quel 1500, secolo in cui si era più impegnati a ingentilire gli animi verso quell’arte che Dante chiama “a Dio quasi nipote” e a formare quindi i grandi artisti, (possiamo ricordare Raffaello e Michelangelo) tuttavia anche in questo secolo sorsero schiere di Santi e di Sante, che incisero sulle nostre popolazioni. 
Essa infatti comprendendo la missione del sacerdote, volle averlo come guida nell’intraprendere una vita di perfezione cristiana.
Comprese il potere che Gesù ha dato all’apostolo: “Andate in tutto il mondo e fate discepole tutte le nazioni …… A chi voi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi voi li riterrete, saranno ritenuti”.
L’attenzione verso i sacerdoti fu tanto grande che oltre che pregare per loro si spinse a diventare essa stessa consigliera dei medesimi. 
Dei due scritti che sono pervenuti fino a noi, uno particolarmente è rivolto a Padre Ritta suo confessore.     Il padre, che era anche priore di S. Giovanni in Monte, si era lamentato con la Beata, perché alcuni lo avevano calunniato ingiustamente. 
Essa risponde semplicemente: ”Non hanno offeso il Signore, bensì l’offeso sei tu, quindi ti consiglio di tacere e di non rispondere nulla”. 
Gli autori della sua vita affermano che gli stessi Papi che lei conobbe (Giulio II e Leone X) nel tempo della loro permanenza a Bologna, più volte ricorsero a lei per avere consigli.
Il suo desiderio di vedere sacerdoti santi, la spinse a rivolgersi a prelati, per indurli a compiere opere di misericordia e ad ornare chiese e altari. Il Cardinale Pucci e particolarmente il nipote vescovo di Pistoia l’aiutarono a costruire la cappella di S. Cecilia e la cappella maggiore in S. Giovanni in Monte.
Essa stessa accolse nella sua casa un giovanetto povero. Il suo esempio e le sue esortazioni contribuirono nel formare nel giovane la vocazione al sacerdozio. 
Il profondo rispetto che la Beata Elena aveva della dignità sacerdotale spinge me, che per sessant’anni ho avuto il dono di esercitare questo ministero a fare una riflessione: Il sacerdozio cattolico istituito nell’ultima cena dal Signore essendo un mistero non si riuscirà mai a comprendere come Gesù abbia dato la fiducia ad uomini deboli e fragili nel condurre la sua Chiesa, nell’amministrare l’Eucaristia e nell’assolvere i peccati. 
Il Santo Curato d’Ars esclamava: “Chi mai potrà comprendere cos’è il sacerdote… e se potesse comprenderlo ne morirebbe d’amore”. 
Per questo, come ho potuto conoscere in questi miei anni, il prete, come Gesù è segno di contraddizione: ha molti amici e molti che lo contrastano. Molti che accettano la sua parola e molti che la rifiutano. 
Mi viene in aiuto il brano del Vangelo di Marco, quando Gesù, dopo la Risurrezione, prima di salire al cielo, convocò gli undici e diede loro questo potere: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo e chi non crederà sarà condannato… e allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro”.
E’ questo il motivo che mi dà coraggio: Gesù opera insieme ai suoi Apostoli e ai suoi sacerdoti.    Se fu importante la collaborazione di quei poveri undici pescatori non dotti, conoscitori solo della lingua aramaica con poche parole di greco e di latino, determinante fu invece l’opera di Gesù nella evangelizzazione.
A conclusione di queste mie parole mi conforta nel tempo del mio sacerdozio di non essere stato solo.
E se qualche piccola cosa in tanti anni io ho potuto fare, non è certo opera mia, ma il Signore è il vero operatore, che in tanti casi avrà dovuto rimediare alle mie molte deficienze. 
A lui davvero ogni onore e gloria.
La Beata Elena, che particolarmente ho incontrato e meglio conosciuto in questa mia parrocchia, interceda presso il Signore per me e per quanti nella mia vita ho avuto il piacere di incontrare.


- Il gruppo dei sacerdoti concelebranti -


L'ADUNANZA DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE DEL 15 OTTOBRE 2003


Durante l’ultima riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale abbiamo avuto fra noi due missionari della "Comunità missionaria di Villaregia" invitati da Don Angelo per preparare i fedeli di San Giovanni in Monte alla decennale del prossimo 30 maggio 2004. 
Questa comunità nata a Chioggia 22 anni fa, è formata da missionari e missionarie consacrati e anche laici ed è attiva, oltre che in Italia, anche in Brasile, Perù, Messico, Portorico e Costa d’Avorio.
Qui in parrocchia, nella prima settimana di maggio, i missionari svolgeranno la loro preziosa attività di portare la parola di Dio sia alle famiglie, agli anziani e agli ammalati ma anche venendo a contatto coi giovani studenti liceali e unversitari e con gli extracomunitari.
Il programma della settimana di preparazione non è stato ancora precisato nei dettagli, ma comprenderà appunto incontri con tutte le realtà della parrocchia, nonché preghiere mattutine e celebrazioni eucaristiche.
Nel consiglio si sono poi trattati i vari aspetti organizzativi della Decennale, dal percorso della processione all’immagine da scegliere per il manifesto commemorativo, dalla presenza della banda all’impianto acustico e all’ipotesi di effettuare due concerti di musica sacra con il nostro organo.
Don Angelo ha poi fatto presente l’estrema necessità di reperire i mezzi per sostenere le ingenti spese a cui la parrocchia, sta andando incontro, principalmente per la ristrutturazione del coperto, per la chiusura della grande crepa in fondo alla chiesa, per la sistemazione del museo prrocchiale e per i costi inerenti alla decennale come quelli per la banda o l’impianto audio.
Il Consiglio, pur prendendo atto della necessità di tutte queste iniziative, ha fatto presente la necessità che esse siano sempre finalizzate allo scopo e al contenuto della Decennale che è far conoscere ed amare la presenza reale di Cristo nella Santa Eucarestia, per non ridursi a episodici eventi.

Marisa Mainoldi Bacchi
Segretaria del Consiglio Pastorale


CAMPO ESTIVO 2003


Anche quest’anno noi del reparto Kimball (gruppo Scout Bologna3) siamo tornati dal campo estivo stanchi ma molto felici, dopo dodici giorni trascorsi in mezzo alla natura in pieno spirito scout. Siamo partiti in 30 ragazzi da Bologna il 19 luglio per raggiungere Carpegna (provincia di Pesaro); il filo conduttore delle attività del nostro campo è stata la storia di ragazzi naufraghi che tra mille difficoltà dovevano imparare a vivere insieme nella fraternità e nella gioia.
Ma cos’è un campo estivo? E’ un’occasione unica che i ragazzi (12-16 anni) hanno di trascorrere dodici giorni insieme per vivere un’esperienza forte di scoutismo e fede. 
Tutte le attività del campo, dalla costruzione delle tende sopraelevate alle camminate nei boschi, hanno lo scopo di fare crescere i ragazzi nell’avventura come bravi cittadini e buoni cristiani. 
Questo anche grazie a un’intensa catechesi che ha affrontato tematiche quali la preghiera personale, la partecipazione alla Santa Messa e la carità cristiana.
Scout Bo III

AVVENTO E SOLENNITA' DEL SANTO NATALE

 

30 novembre domenica: Prima Domenica di Avvento - Processione col S. Sacramento, dopo la Messa delle 11.

8 dicembre lunedì: Solennità della B.V. Immacolata - Questa festa viene preparata con una novena che inizia il 30 novembre, alle ore 17,30.

16 dicembre martedì: inizia la novena del Santo Natale alle ore 17,40
22 dicembre lunedì: esposizione del S.S. ore 16,45 - ore 18 S. Messa
23 dicembre martedì: esposizione del S.S. ore 16,45 - ore 18 S. Messa
24 dicembre mercoledì
- esposizione del S.S. ore 17,40 novena - ore 18 S. Messa
- ore 23,30 Recita ufficio letture
-
ore 24 (mezzanotte) messa solenne del Natale (chi fa la comunione durante questa
  messa, la può ripetere in una
messa del giorno di Natale)

25 dicembre giovedì: Solennità del Santo Natale - Sante messe ore 9 - 11 - 18

26 dicembre venerdì: Festa di S. Stefano - Sante messe ore 9 - 11 - 18

27 dicembre sabato: solennità di S. Giovanni Evangelista, titolare della parrocchia sante messe: 9 - 11 - 18

31 dicembre mercoledì: dopo la messa prefestiva delle ore 18, canto del Te Deum di ringraziamento.


 

Bollettini Parrocchiali