IL CORO DI S. GIOVANNI IN MONTE: LUOGO DI PREGHIERA


I monaci antichi, entrando in chiesa dalla loro dimora, trovavano una scritta entro un bel riquadro artistico (e si può vedere ancora): "a curis cor ad chorum" che possiamo tradurre così: "lascia tutti i tuoi impegni e poni le tue attenzioni alla preghiera".
Perche il luogo potesse aiutare per un vero raccoglimento, i Canonici Lateranensi il
21 giugno del 1518 affidarono al cremonese Paolo Sacca e al suo nipote Giovanni
Antonio l'esecuzione del nostro bel coro.
Occorsero ben 5 anni per completare l'opera, che ora rappresenta una delle tante testimonianze della abilità raggiunta dagli intarsiatori del XVI secolo, di cui Bologna conserva esempi non trascurabili come i cori di S. Domenico e di S. Girolamo della Certosa.
Il nostro coro è composto di 63 scanni disposti su due ordini: quello inferiore assai
semplice e quello superiore con dorsali finemente intarsiati.
l busti in terracotta dei dodici apostoli sono opera di Zaccaria Zacchi da Volterra.
La pala di Lorenzo Costa, dipinta nel 1501 , raffigura l'incoronazione della Vergine Maria, immersa nella luce della SS. Trinità, avendo ai piedi S. Vittore, S. Giovanni Battista,
S. Agostino, S. Giovanni Evangelista, S. Girolamo e S. Sebastiano.
Tutto è pronto, compreso il leggio, in attesa di risentire il bel canto gregoriano, che per tanti secoli risuonò, elevandosi verso l'Alto, per opera di uomini buoni, di cui anche nel
nostro tempo si possono trovare .....

         

IL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA ITALIANA


Vi sono tre forme per sostenere economicamente la Chiesa ed i suoi sacerdoti :
-i proventi dell'otto per mille;
-le offerte volontarie e personali per il sostentamento del Clero;
-le offerte volontarie e personali direttamente al Parroco.
La prima consiste nel destinare, all'atto dell'annuale dichiarazione dei redditi, l'otto
per mille dell'importo della propria imposta alla Chiesa Cattolica apponendo la propria
firma nell'apposito spazio sulla dichiarazione.
Coi proventi così ottenuti la Chiesa provvede alla spesa per l'organizzazione della propria struttura, per la costruzione di nuove chiese o di locali destinati a servizi sociali o di assistenza, per l'aiuto di poveri e bisognosi, per progetti speciali in terre di missione e a tutte le spese necessarie per I'evangelizzazione.
La seconda forma, meno conosciuta, è basata sulle offerte libere dei fedeli per garantire il sostentamento del Clero.
Queste, in teoria, dovrebbero servire a formare gli stipendi dei nostri Pastori, molti dei quali vivono in parrocchie non in grado di mantenerli.
Purtroppo, però, nonostante le campagne di sensibilizzazione e di promozione tramite la stampa e la televisione, queste offerte non raggiungono il fabbisogno necessario e quindi devono essere integrate coi proventi dell'otto per mille.
Infatti, attualmente le offerte per provvedere agli stipendi di 38.000 sacerdoti italiani raggiungono soltanto il cinque per cento del necessario.
E' importante che noi fedeli siamo a conoscenza di questa critica situazione!
E' infatti compito morale di ogni fedele, se veramente vuole appartenere a pieno titolo alla Chiesa Cattolica, sostenere economicamente i sacerdoti che dedicano la loro vita alla proclamazione della parola di Dio e al servizio dei fratelli.
Ogni fedele può trovare nei "campanilini" esposti in parrocchia tutte le indicazioni per fare la propria offerta per i sacerdoti: in banca, all'ufficio postale, con carta di credito, presso gli istituti diocesani.
Tutti, quindi, siamo invitati caldamente a prelevare dai "campanilini": le istruzioni e provvedere alle offerte.
Oggi i sacerdoti non ricevono più nulla dallo Stato, ma sono i fedeli i responsabili del loro sostentamento.
Questo sistema di comunità corresponsabile è pensato per offrire a tutti i sacerdoti le stesse possibilità stabilendo equità tra le parrocchie più ricche e quelle più povere.
In buona sostanza l'obiettivo è assicurare ad ogni sacerdote almeno 670 Euro mensìli (che arrivano a 1085 Euro per un vescovo ai limiti della pensione).
La Chiesa non può fare a meno delle nostre offerte perche nessun fedele può rinunciare a vivere in comunione fraterna con i propri pastori come già avveniva tra i cristiani delle origini.
Oggi è necessario che i cristiani contribuiscano con le 1oro offerte personali e volontarie a sostenere i 35.000 sacerdoti nelle parrocchie e gli altri 3.000 che, per l'età avanzata o per malattia, non svolgono più il ministero attivo dopo anni di impegno al servizio del proprio gregge.
Lasciamo entrare nel cuore e nelle abitudini di tutti noi fedeli la responsabilità verso i nostri pastori !
Sentiamoci coinvolti in prima persona e viviamo la nostra fede ad occhi aperti!

Daniele Falavigna ("Referente Parrocchiale per il Sostentamento del Clero")


PENSIERINI


-Cercare Dio

Mi diceva un tale: "vorrei avere la fede ...!"
Dio si fa trovare da chi lo cerca.
In più, molte volte Dio bussa alla tua porta, ma tu non senti, perche sei troppo occupato e distratto.
Nel frastuono è difficile sentire la voce di Dio.

-La colpa? Nessuno la vuole!

"Sono nato in una famiglia ricca che mi ha sempre accontentato in tutto e mi ha viziato. ..dunque, se sono così, è colpa dei miei genitori".
"Sono nato povero e non ho avuto i mezzi sufficienti per una sana educazione. ..è colpa della società, se non sono bravo".
"Ho incontrato pessimi educatori, che mi hanno condotto per strada cattiva. .." .
"Se sono così è colpa di questa genia di gente!".
È la tua responsabilità dove la metti?
Ho visto ragazzi sfortunati che sono stati capaci di risollevarsi; ragazzi, al contrario, che, pur avendo avuto ottimi educatori, si sono smarriti lungo la via.
Sei tu il vero responsabile della tua condotta.
Quando comparirai davanti al Giudice eterno, sarai tu a rispondere di te stesso.

-Pedagogia

Un tempo i bambini non dovevano mai esprimere il loro parere nella conversazione dei grandi.
"Tu ora taci, parlerai poi quando avrai mangiato molte, molte pagnotte di pane. .."
Forse erano un po' severi ...
Ora invece: "chiediamo al bimbo se vuole recitare le preghiere, se vuoi andare alla
dottrina. .., se vuole andare a scuola, se vuole mangiare. ..ecc.
Che cosa vuoi che sappia un ragazzo di 7,8 anni!
Ripeterà quello che ha sentito dire da altri.
"Ma qualcuno afferma: "i ragazzi di oggi sono più evoluti, più intelligenti".
Ma io ti chiedo: "sono più intelligenti, o più petulanti e più prepotenti?".
"Dobbiamo concedere più libertà", dice un altro!
Ti rispondo: "Libertà da che cosa? Dal niente?
Se li lasciamo fare, diventeranno dei veri imitatori di stravaganti compagni, tingeranno i loro capelli col colore rosso o verde; orneranno le orecchie con anelloni e, magari arriveranno a mettere al naso qualche pendaglio, se il loro "gruppo" lo imporrà per manifestare che sono "qualcuno"!
Diventati più grandi marineranno la scuola e potranno scambiare il giorno per la notte, tanto per essere diversi dai normali.
Le mamme poi piangeranno.

Don Angelo            

MARIA, INTERCEDITRICE PERFETTA

E' appena finito il mese di maggio, che come sappiamo è dedicato alla Madonna, e tante devote persone si sono rivolte a Lei nelle loro preghiere e nella recita del rosario.
Ci si può però chiedere se sia meglio invocare la Madonna per chiedere aiuto, conforto e misericordia, o se non sia più efficace rivolgere le nostre preghiere direttamente a Dio.
certo la preghiera di lode e di ringraziamento al Signore non può e non deve mancare mai: Egli è il Vero e Unico Dio, il solo che dobbiamo adorare.
Tuttavia il ruolo di Maria come colei che si offre da tramite tra noi e Dio e intercede in nostro favore, è per noi veramente importante.
A Lei deve andare tutta la nostra venerazione.
Il Vangelo stesso evidenzia la prerogativa della Madonna di saper cogliere le necessità degli uomini e di portarle prontamente agli occhi del Signore.
Ricordiamo infatti l'episodio delle nozze di Cana di Galilea [Giovanni, 2, 1-12] dove Maria si accorge che gli sposi hanno finito il vino e lo fa presente a Gesù, il quale però risponde un po' bruscamente che non è ancora giunto il suo momento. Maria però, non curante di questa risposta, dice ai servi di fare quello che Gesù avrebbe detto loro, sicura che Gesù si sarebbe fatto convincere ad intervenire.
Inoltre quando Gesù sulla croce affida l'apostolo Giovanni a Maria dicendogli: "Ecco, questa è tua madre" è come se Gesù avesse affidato tutta l'umanità alle cure materne della Madonna.
E' dunque chiaro che Maria, come Madre della Chiesa, costituisce una strada preferenziale di comunicazione tra noi e il Signore, anzi è il Signore stesso che si serve della Madonna per indirizzare l'umanità nel suo cammino verso la salvezza.
Numerosissime infatti sono state le apparizioni della Beata Vergine nei secoli scorsi, sempre con l'intento di aiutare tutti gli uomini, confortandoli nei momenti difficili o esortandoli ad una più assidua preghiera nei momenti in cui la fede sembrava affievolirsi o essere sopraffatta dalle circostanze avverse.
Nel 1797 ad esempio, durante l'invasione napoleonica, la Vergine apparve in molte parti dello Stato Pontificio devastato dalle armate francesi a confortare gli animi, assicurando che presto la minaccia napoleonica sarebbe tramontata.

Nel 1830 Maria apparve a Parigi ad una suora novizia annunciando tempi molto tristi e gravi sciagure sulla Francia e in tutto il mondo, ma invitando anche alla fiducia e al conforto nella preghiera; la Madonna mostrò anche alla novizia una medaglietta con la sua effigie, invitandola a diffonderla in tutto il mondo perché avrebbe portato grazie e conforto a chi l'avesse posseduta, e così fu.  

Nel 1917, anno in cui ebbe inizio la rivoluzione bolscevica in Russia, la Madonna apparve a Fatima a tre pastorelli ai quali annunciò proprio la futura conversione della Russia, che un giorno si sarebbe consacrata al suo Cuore Immacolato, chiedendo loro di pregare a questo scopo; e anche questa profezia mariana si è realizzata.
Tante altre sono state le apparizioni di Maria, i miracoli che ha compiuto e le grazie che ha dispensato.
Non esitiamo dunque a rivolgerci alla Madonna nelle nostre preghiere quotidiane, e affidiamo con fiducia a Lei, dolce e affettuosa Madre di tutti i credenti, le nostre preoccupazioni spirituali e materiali. Maria non esiterà ad aiutarci, come fece con gli sposini di Cana, presentando i nostri affanni al Signore, insistendo per noi presso di Lui e dispensandoci a piene mani la grazia, l'amore e la misericordia di Dio.

Andrea Diolaiti            

UNA LAMENTELA DOVEROSA


I ragazzi si preparano alla Cresima con diligenza per mesi e mesi... poi, ricevuto il sacramento non si vedono più! Cosa hanno capito?
Forse i ragazzi hanno compreso bene tutto, ma sono i genitori che non hanno capito niente.
Mi ero permesso di dire a una buona nonna: "Dopo la cresima mi mandi alla chiesa il suo nipotino".
Lei, pronta, "ma ha già fatto la cresima!".
Come dire: "ore basta .... sa già tutto!"
La cresima non è un punto di arrivo, ma direi di partenza!
Nel battesimo: neofiti ricevono il perdono dei peccati, l'adozione a figli di Dio nonché il carattere di Cristo, per cui vengono aggregati alla Chiesa.
Con il sacramento della Confermazione, coloro che sono rinati nel Battesimo ricevono il dono ineffabile, lo Spirito Santo stesso, per cui sono arricchiti di una forza speciale e sono collegati più perfettamente alla Chiesa mentre sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere, con la parola e con l'opera, la loro fede, come autentici testimoni di Cristo.
E allora che esempio daranno se non frequenteranno più la comunità cristiana? Diventando grandi entreranno nella massa amorfa, insipida della cultura del niente e non saranno certo sale e luce del mondo, come ci vuole Gesù.


UNA LETTERA GRADITA, DOPO LA CELEBRAZIONE DEL 25° DELLA MORTE DI MONS. EMILIO FAGGIOLI


Il Vescovo Ausiliare di Bologna


Bologna, 22 aprile 2002

Carissimo Monsignore,
ho ricevuto con piacere la Sua lettera e gli allegati riguardanti le celebrazioni commemorative del 25° anniversario della morte di Mons. Faggioli.
La Sua gradita attenzione ha generato in me sensi di cordiale riconoscenza, che desidero ricambiare confermandole la mia stima e amicizia più sincera.
L'anniversario del 15 marzo scorso è stato un'occasione propizia per ricordare con la giusta e meritata solennità il grande zelo pastorale e originalità educativa che ha caratterizzato tutta la vita sacerdotale di Mons. Faggioli, zelo sostenuto e avvalorato da una fede profonda e testimoniata nella Verità.
SalutandoLa di cuore, con l'occasione invoco dal Signore la più ampia benedizione su di Lei e tutti i parrocchiani di S. Giovanni in Monte, affinche Vi sostenga, Vi protegga e Vi doni ogni sua grazia.
Con il mio ossequio più cordiale.

Ernesto Vecchi
Pro Vicario Generale
Moderatore della Curia

             

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