Vi sono tre forme per sostenere
economicamente la Chiesa ed i suoi
sacerdoti :
-i proventi dell'otto per mille;
-le offerte volontarie e personali per il
sostentamento del Clero;
-le offerte volontarie e personali
direttamente al Parroco.
La prima consiste nel destinare, all'atto
dell'annuale dichiarazione dei redditi,
l'otto
per mille dell'importo della propria
imposta alla Chiesa Cattolica apponendo
la propria
firma nell'apposito spazio sulla
dichiarazione.
Coi proventi così ottenuti la Chiesa
provvede alla spesa per l'organizzazione
della propria struttura, per la
costruzione di nuove chiese o di locali
destinati a servizi sociali o di
assistenza, per l'aiuto di poveri e
bisognosi, per progetti speciali in terre
di missione e a tutte le spese necessarie
per I'evangelizzazione.
La seconda forma, meno conosciuta, è
basata sulle offerte libere dei fedeli
per garantire il sostentamento del Clero.
Queste, in teoria, dovrebbero servire a
formare gli stipendi dei nostri Pastori,
molti dei quali vivono in parrocchie non
in grado di mantenerli.
Purtroppo, però, nonostante le campagne
di sensibilizzazione e di promozione
tramite la stampa e la televisione,
queste offerte non raggiungono il
fabbisogno necessario e quindi devono
essere integrate coi proventi dell'otto
per mille.
Infatti, attualmente le offerte per
provvedere agli stipendi di 38.000
sacerdoti italiani raggiungono soltanto
il cinque per cento del necessario.
E' importante che noi fedeli siamo a
conoscenza di questa critica situazione!
E' infatti compito morale di ogni fedele,
se veramente vuole appartenere a pieno
titolo alla Chiesa Cattolica, sostenere
economicamente i sacerdoti che dedicano
la loro vita alla proclamazione della
parola di Dio e al servizio dei fratelli.
Ogni fedele può trovare nei "campanilini"
esposti in parrocchia tutte le
indicazioni per fare la propria offerta
per i sacerdoti: in banca, all'ufficio
postale, con carta di credito, presso gli
istituti diocesani.
Tutti, quindi, siamo invitati caldamente
a prelevare dai "campanilini":
le istruzioni e provvedere alle offerte.
Oggi i sacerdoti non ricevono più nulla
dallo Stato, ma sono i fedeli i
responsabili del loro sostentamento.
Questo sistema di comunità
corresponsabile è pensato per offrire a
tutti i sacerdoti le stesse possibilità
stabilendo equità tra le parrocchie più
ricche e quelle più povere.
In buona sostanza l'obiettivo è
assicurare ad ogni sacerdote almeno 670
Euro mensìli (che arrivano a 1085 Euro
per un vescovo ai limiti della pensione).
La Chiesa non può fare a meno delle
nostre offerte perche nessun fedele può
rinunciare a vivere in comunione fraterna
con i propri pastori come già avveniva
tra i cristiani delle origini.
Oggi è necessario che i cristiani
contribuiscano con le 1oro offerte
personali e volontarie a sostenere i 35.000
sacerdoti nelle parrocchie e gli altri 3.000
che, per l'età avanzata o per malattia,
non svolgono più il ministero attivo
dopo anni di impegno al servizio del
proprio gregge.
Lasciamo entrare nel cuore e nelle
abitudini di tutti noi fedeli la
responsabilità verso i nostri pastori !
Sentiamoci coinvolti in prima persona e
viviamo la nostra fede ad occhi aperti!
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Daniele Falavigna ("Referente
Parrocchiale per il Sostentamento del Clero")
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PENSIERINI
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-Cercare Dio
Mi diceva un tale: "vorrei avere la fede
...!"
Dio si fa trovare da chi lo cerca.
In più, molte volte Dio bussa alla tua porta, ma
tu non senti, perche sei troppo occupato e
distratto.
Nel frastuono è difficile sentire la voce di Dio.
-La colpa? Nessuno la vuole!
"Sono nato in una famiglia ricca che mi ha
sempre accontentato in tutto e mi ha viziato. ..dunque,
se sono così, è colpa dei miei genitori".
"Sono nato povero e non ho avuto i mezzi
sufficienti per una sana educazione. ..è colpa
della società, se non sono bravo".
"Ho incontrato pessimi educatori, che mi
hanno condotto per strada cattiva. .." .
"Se sono così è colpa di questa genia di
gente!".
È la tua responsabilità dove la metti?
Ho visto ragazzi sfortunati che sono stati capaci
di risollevarsi; ragazzi, al contrario, che, pur
avendo avuto ottimi educatori, si sono smarriti
lungo la via.
Sei tu il vero responsabile della tua condotta.
Quando comparirai davanti al Giudice eterno,
sarai tu a rispondere di te stesso.
-Pedagogia
Un tempo i bambini non dovevano mai esprimere il
loro parere nella conversazione dei grandi.
"Tu ora taci, parlerai poi quando avrai
mangiato molte, molte pagnotte di pane. .."
Forse erano un po' severi ...
Ora invece: "chiediamo al bimbo se vuole
recitare le preghiere, se vuoi andare alla
dottrina. .., se vuole andare a scuola, se vuole
mangiare. ..ecc.
Che cosa vuoi che sappia un ragazzo di 7,8 anni!
Ripeterà quello che ha sentito dire da altri.
"Ma qualcuno afferma: "i ragazzi di
oggi sono più evoluti, più intelligenti".
Ma io ti chiedo: "sono più intelligenti, o
più petulanti e più prepotenti?".
"Dobbiamo concedere più libertà",
dice un altro!
Ti rispondo: "Libertà da che cosa? Dal
niente?
Se li lasciamo fare, diventeranno dei veri
imitatori di stravaganti compagni, tingeranno i
loro capelli col colore rosso o verde; orneranno
le orecchie con anelloni e, magari arriveranno a
mettere al naso qualche pendaglio, se il loro "gruppo" lo imporrà per manifestare
che sono "qualcuno"!
Diventati più grandi marineranno la scuola e
potranno scambiare il giorno per la notte, tanto
per essere diversi dai normali.
Le mamme poi piangeranno.
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Don Angelo |
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MARIA, INTERCEDITRICE
PERFETTA
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E' appena finito il
mese di maggio, che come sappiamo è
dedicato alla Madonna, e tante devote
persone si sono rivolte a Lei nelle loro
preghiere e nella recita del rosario.
Ci si può però chiedere se sia meglio
invocare la Madonna per chiedere aiuto,
conforto e misericordia, o se non sia più
efficace rivolgere le nostre preghiere
direttamente a Dio.
certo la preghiera di lode e di
ringraziamento al Signore non può e non
deve mancare mai: Egli è il Vero e Unico
Dio, il solo che dobbiamo adorare.
Tuttavia il ruolo di Maria come colei che
si offre da tramite tra noi e Dio e
intercede in nostro favore, è per noi
veramente importante.
A Lei deve andare tutta la nostra
venerazione.
Il Vangelo stesso evidenzia la
prerogativa della Madonna di saper
cogliere le necessità degli uomini e di
portarle prontamente agli occhi del
Signore.
Ricordiamo infatti l'episodio delle nozze
di Cana di Galilea [Giovanni, 2, 1-12]
dove Maria si accorge che gli sposi hanno
finito il vino e lo fa presente a Gesù,
il quale però risponde un po'
bruscamente che non è ancora giunto il
suo momento. Maria però, non curante di
questa risposta, dice ai servi di fare
quello che Gesù avrebbe detto loro,
sicura che Gesù si sarebbe fatto
convincere ad intervenire.
Inoltre quando Gesù sulla croce affida
l'apostolo Giovanni a Maria dicendogli:
"Ecco, questa è tua madre" è
come se Gesù avesse affidato tutta
l'umanità alle cure materne della
Madonna.
E' dunque chiaro che Maria, come Madre
della Chiesa, costituisce una strada
preferenziale di comunicazione tra noi e
il Signore, anzi è il Signore stesso che
si serve della Madonna per indirizzare
l'umanità nel suo cammino verso la
salvezza.
Numerosissime infatti sono state le
apparizioni della Beata Vergine nei
secoli scorsi, sempre con l'intento di
aiutare tutti gli uomini, confortandoli
nei momenti difficili o esortandoli ad
una più assidua preghiera nei momenti in
cui la fede sembrava affievolirsi o
essere sopraffatta dalle circostanze
avverse.
Nel 1797 ad esempio, durante l'invasione
napoleonica, la Vergine apparve in molte
parti dello Stato Pontificio devastato
dalle armate francesi a confortare gli
animi, assicurando che presto la minaccia
napoleonica sarebbe tramontata.
Nel 1830 Maria
apparve a Parigi ad una suora
novizia annunciando tempi molto
tristi e gravi sciagure sulla
Francia e in tutto il mondo, ma
invitando anche alla fiducia e al
conforto nella preghiera; la
Madonna mostrò anche alla
novizia una medaglietta con la
sua effigie, invitandola a
diffonderla in tutto il mondo
perché avrebbe portato grazie e
conforto a chi l'avesse
posseduta, e così fu. |
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![](medaglia.gif) |
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Nel 1917, anno in
cui ebbe inizio la rivoluzione bolscevica in
Russia, la Madonna apparve a Fatima a tre
pastorelli ai quali annunciò proprio la futura
conversione della Russia, che un giorno si
sarebbe consacrata al suo Cuore Immacolato,
chiedendo loro di pregare a questo scopo; e anche
questa profezia mariana si è realizzata.
Tante altre sono state le apparizioni di Maria, i
miracoli che ha compiuto e le grazie che ha
dispensato.
Non esitiamo dunque a rivolgerci alla Madonna
nelle nostre preghiere quotidiane, e affidiamo
con fiducia a Lei, dolce e affettuosa Madre di
tutti i credenti, le nostre preoccupazioni
spirituali e materiali. Maria non esiterà ad
aiutarci, come fece con gli sposini di Cana,
presentando i nostri affanni al Signore,
insistendo per noi presso di Lui e dispensandoci
a piene mani la grazia, l'amore e la misericordia
di Dio.
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Andrea Diolaiti |
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UNA LAMENTELA DOVEROSA
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I ragazzi si preparano alla Cresima con diligenza
per mesi e mesi... poi, ricevuto il sacramento
non si vedono più! Cosa hanno capito?
Forse i ragazzi hanno compreso bene tutto, ma
sono i genitori che non hanno capito niente.
Mi ero permesso di dire a una buona nonna: "Dopo
la cresima mi mandi alla chiesa il suo nipotino".
Lei, pronta, "ma ha già fatto la cresima!".
Come dire: "ore basta .... sa già tutto!"
La cresima non è un punto di arrivo, ma direi di
partenza!
Nel battesimo: neofiti ricevono il perdono dei
peccati, l'adozione a figli di Dio nonché il
carattere di Cristo, per cui vengono aggregati
alla Chiesa.
Con il sacramento della Confermazione, coloro che
sono rinati nel Battesimo ricevono il dono
ineffabile, lo Spirito Santo stesso, per cui sono
arricchiti di una forza speciale e sono collegati
più perfettamente alla Chiesa mentre sono più
strettamente obbligati a diffondere e a
difendere, con la parola e con l'opera, la loro
fede, come autentici testimoni di Cristo.
E allora che esempio daranno se non
frequenteranno più la comunità cristiana?
Diventando grandi entreranno nella massa amorfa,
insipida della cultura del niente e non saranno
certo sale e luce del mondo, come ci vuole Gesù.
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UNA LETTERA GRADITA, DOPO LA
CELEBRAZIONE DEL 25° DELLA MORTE DI MONS. EMILIO
FAGGIOLI
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Il Vescovo Ausiliare di Bologna
Bologna, 22 aprile 2002
Carissimo Monsignore,
ho ricevuto con piacere la Sua lettera e gli
allegati riguardanti le celebrazioni
commemorative del 25° anniversario della morte
di Mons. Faggioli.
La Sua gradita attenzione ha generato in me sensi
di cordiale riconoscenza, che desidero ricambiare
confermandole la mia stima e amicizia più
sincera.
L'anniversario del 15 marzo scorso è stato
un'occasione propizia per ricordare con la giusta
e meritata solennità il grande zelo pastorale e
originalità educativa che ha caratterizzato
tutta la vita sacerdotale di Mons. Faggioli, zelo
sostenuto e avvalorato da una fede profonda e
testimoniata nella Verità.
SalutandoLa di cuore, con l'occasione invoco dal
Signore la più ampia benedizione su di Lei e
tutti i parrocchiani di S. Giovanni in Monte,
affinche Vi sostenga, Vi protegga e Vi doni ogni
sua grazia.
Con il mio ossequio più cordiale.
Ernesto Vecchi
Pro Vicario Generale
Moderatore della Curia
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