LA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI
E LA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI


Noi crediamo alla Comunione di tutti i fedeli di Cristo, di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei fedeli che compiono la loro purificazione (nel Purgatorio) e dei beati del Cielo ( coloro che sono in Paradiso); tutti insieme formano una sola Chiesa; noi crediamo che in questa comunione l'amore misericordioso di Dio e dei suoi Santi ascolta costantemente le nostre preghiere.
Ogni uomo, pellegrino su questa terra, con la morte pone fine al tempo aperto all'accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo.
Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella prospettiva dell'incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l'immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede.
La parabola del povero Lazzaro e la parola detta da Cristo in Croce al buon ladrone così come altri testi del Nuovo Testamento parlano di una sorte ultima dell'anima che può essere diversa per le une e per le altre.
Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare, che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione (purgatorio ), o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo (paradiso), oppure si dannerà immediatamente per sempre.
Quali sono i sentimenti che ci accompagnano in questi due giorni (la festa dei Santi e la commemorazione dei Defunti)?
La memoria delle virtù esercitate dai Santi nel loro cammino terreno ci sprona ad imitarli; la nostra preghiera rivolta al Signore con la intercessione dei Santi viene facilitata.
Per la comunione dei Santi noi possiamo pregare per le anime del purgatorio, perchè il tempo della purificazione sia abbreviato.
Il pensiero della dannazione eterna (inferno) ci mette in guardia per non caderci nel giorno del nostro giudizio finale.
      Don Angelo
 

ORARI DELLE FUNZIONI


1 Novembre: S. Messe ore 9 - 11 - 18


2 Novembre: S. Messe ore 9 - 11 - 18

è concessa l'indulgenza plenaria in favore dei defunti:

1) ai fedeli che da mezzogiorno dell'1 a tutto il 2 novembre visiteranno in suffragio
dei defunti una chiesa, recitando il Padre nostro e il Credo;
2) ai fedeli che dall'1 all'8 novembre visiteranno il cimitero, pregando anche solo
mentalmente per i defunti.
Si devono adempiere a suo tempo, cioè nei quindici giorni precedenti o successivi le
tre condizioni: confessione sacramentale, Comunione Eucaristica, preghiera secondo
le intenzioni del Santo Padre (Padre nostro, ave Maria).

Dopo la messa delle ore 18 del 2 novembre: benedizione delle tombe esistenti nella
nostra chiesa.


UNA FAMIGLIA NUMEROSA

Sull'orma di quanto scritto dal mio amico Andrea nel precedente bollettino, Don Angelo mi ha invitato a raccontare la mia esperienza di padre di una famiglia numerosa.
Francamente quando conobbi Alessandra e decidemmo di formare una famiglia non pensavamo certo che presto saremmo diventati cinque, anche se Alessandra, figlia unica, lo aveva come sogno nel cassetto.
Importante è stata sicuramente la formazione ricevuta, prima in casa, poi negli incontri di catechismo per i giovani (da alcuni spesso tanto disertati dopo la cresima), ma molto utili per formarsi e confrontarsi in un ottica di fede.

Mai avremmo pensato che, dopo Giovanni ed Elena, il Signore ci avrebbe donato Chiara, tanto inaspettata quanto importante per tutti noi.
Ed è stato allora che la "vita" di tutti i giorni, che ci educa al solo obiettivo della gratificazione personale, all'egoismo, ci ha "esiliato".
Il solo passeggiare in 5 per strada è d'inciampo a chi per frenesia del "mondo moderno" deve correre; chissà dove?
Ma ho avuto una grossa possibilità, quella di
poter capire molti degli insegnamenti
avuti "crescendo" nella fede e nel-
l'amore; non si può infatti non amare per riuscire a "sopportare" la baraonda che si trova a casa quando si rientra dal lavoro; per dirimere, conciliare, distribuire i momenti di gioco, dei compiti, con tutti; mangiare insieme consumando ciò che può piacere ad uno, cercando di rendere partecipi anche gli altri.
Non si può non aver fede, se il solo leggere il giornale ci riporta ad una realtà cruda e violenta
nella quale i nostri figli dovranno vivere e crescere.
La famiglia in quanto piccola chiesa ha in sè
però una capacità unica e contraddittoria di assorbire tante energie ma nello stesso tempo di ricaricarci.
Basta infatti un sorriso o un pensiero dei piccoli durante la preghiera serale per dare un senso ad una giornata "stressante" (chiedetelo ad Alessandra).
Spero solo che l'educazione ai valori ed alla fede che stiamo cercando di dare ai nostri figli, aiutati dagli eccezionali ed indispensabili nonni, possa formarli, prepararli e guidarli per le vie gradite al Signore.
          Pier Francesco Negrini

IL CATECHISMO IN PARROCCHIA

per i ragazzi delle elementari,
medie, giovannissimi: .......................................... domenica ore 10

per i quattordicenni: ............................................. venerdì ore 18

per i giovani: ......................................................... martedì ore 21

per gli adulti: ......................................................... lunedì ore 21 (ogni 15 giorni)


per gli adulti: ......................................................... mercoledì ore 16.30 (ogni 15 giorni)


VACANZE ESTIVE: RIPOSO E FORMAZIONE


Dopo le giornate trascorse nella casa delle suore a Loiano, dove i nostri ragazzi in un lieto incontro di due giorni, hanno pregato, meditato e giocato, alcuni sono andati nei campi scuola dell'Azione Cattolica, altri, gli scouts, sono usciti a trascorrere giornate di formazione e riflessione nel verde delle colline romagnole o sui sentieri delle nostre Alpi.


Ora ascoltiamo quanto essi ci dicono:

I giovanissimi:

La nostra parrocchia era rappresentata anche al campo giovanissimi ( 15-17 anni) svoltosi a Folgarida dal 22 al 29 Luglio.
C'erano Cristina, Simone e don Tommaso nel festoso gruppo di 75 tra ragazzi ed educatori provenienti da sei parrocchie che dedicavano il mattino a preghiera e riflessioni in gruppo, mentre nel pomeriggio e la sera erano dedicati a passeggiate, giochi di società, recite.
Si è ricavato lo spazio anche per un ritito spirituale (che bello starsene in silenzio, sparsi per i prati o in chiesa, a meditare sulla storia biblica di Giuseppe e dei suoi fratelli!) e per una escursione con pernottamento in rifugio ad alta quota.
Dopo una settimana d'intensa vita di gruppo guidata con mano ferma da responsabili molto capaci, come Sebastiano, Federico, Debora e animata dall'assistente don Massimo eravamo davvero "un cuore solo ed un'anima sola", tanto che al rientro in città, non riuscivamo a staccarci e improvvisammo un'esibizione con canti e giochi sul prato antistante la chiesa di S. Severino.
Simone e Cristina

L 'unione fa... il campo estivo!
Finalmente riprendono le attività, l'entusiasmo è tanto, grazie alla carica che ci ha dato il campo estivo!
Come ogni anno i reparti hanno vissuto 12 indimenticabili giornate di campo, nelle quali ciascuno di noi è riuscito con l'avventura all'aria aperta e con esperienze forti di vita comunitaria.
Di squadriglia abbiamo cercato l'affiatamento per poter raggiungere i tanti obiettivi che i capi ci proponevano senza tregua!
E così ci siamo trovati sotto un diluvio battente a costruire con dei tronchi, gli angoli di squadriglia (le cucine, i tavoli e le tende).
Arrivato il sereno abbiamo fatto tantissimi giochi divisi in squadre, e nel pomeriggio avevamo dei momenti in cui la squadriglia di liturgia, aiutata da Fra Cesare, ci proponeva interessanti spunti di catechesi, collegando brani evangelici alle nostre esperienze di vita quotidiana.
La sera poi il divertimento era assicurato nel momento dei fuochi di bivacco, in cui canti, giochi e danze ci ripagavano della fatica di giornate così intense e cariche di esperienze.
La più grossa novità di quest'anno è che il campo era "gemellato", per cui abbiamo fatto gran parte delle attività insieme al gruppo scout Bologna IV.
Inizialmente molti di noi erano scettici nei confronti di questa proposta, ma poi, spinti dai capi, ci siamo lanciati anche in questa avventura!
Alla fine siamo stati felici di aver provato questa esperienza, e gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti: in particolare un campo del genere offriva l'opportunità di fare nuove conoscenze, e di aprirsi ad una realtà un po' diversa dalla nostra.
Arricchiti di tutte queste nuove esperienze siamo pronti ad affrontare un nuovo anno....... in attesa del prossimo campo!
Reparti Sirio e Brownsea

Trenta lupetti alle vacanze di Branco
Eccoci qua! Anche quest'anno abbiamo trascorso una fantastica settimana di caccia sulle colline intorno a Forlì, in un luogo chiamato San Martino in Varolo.
La casa dove abbiamo soggiornato era molto grande, su più piani e con un bel giardino tutto intorno. Ma non solo. ..
Proprio di fronte alla nostra casa, c'era anche un boschetto dove potevamo giocare nei momenti più caldi della giornata e poco lontano scorreva anche un piccolo fiume.
Inoltre proprio attaccata alla casa delle nostre vacanze di branco c'era anche una piccola chiesa dove abbiamo partecipato alla Santa Messa, insieme a tutti i nostri genitori, l'ultima
domenica, prima di tornare a casa.
Durante tutta la settimana abbiamo giocato moltissimo, di giorno e anche di sera, e abbiamo incontrato i personaggi del bosco che ci hanno insegnato moltissime cose. Prima fra tutte Cocci, la quale ci ha portato con sè in un lungo volo, durato tutta la settimana.
Con lei abbiamo imparato a conoscere il popolo delle Formiche, il cui motto è:
"Tutto tutti insieme", poi la Rana che ci ha insegnato che "se una cosa c'è, a qualcosa deve pur servire", e ancora il serpente Scibà, che ci ha dimostrato la sua disponibilità
e l'importanza di aiutare anche chi è diverso da noi; e infine, dopo un lungo percorso e una faticosa salita, abbiamo visto l'aquila Arcanda.
Grazie ad Arcanda abbiamo capito che non dobbiamo nascondere i nostri talenti e tenerli solo per noi, bensì dobbiamo regalarli e metterli a disposizione del prossimo, perchè ci
sono stati donati dal Signore.
Oltre a tutti questi giochi abbiamo vissuto anche momenti di preghiera molto intensi, e una sera abbiamo persino incontrato nel bosco un lebbroso, amico di San Francesco.
E per fortuna che c'era San Francesco a spiegarci di non avere paura di chi ci sembra diverso da noi, dopo tutto siamo tutti figli di Dio allo stesso modo..... anche se a volte ce ne dimentichiamo!
Purtroppo questa settimana è volata ed è arrivato presto il momento di tornare a casa; ma già aspettiamo le prossime caccie per poterci ancora divertire così, facendo sempre DEL NOSTRO MEGLIO!
Francesca Poli e Chiara Conti

Ti decidi a crescere?
Cosa fanno 35 ragazzi di 14 anni di 6 parrocchie diverse (S. Maria Goretti, S. Cristoforo, S. Benedetto, Poggetto, Castelfranco Emilia e S. Giovanni in Monte), 9 educatori e un Don a Coi di Zoldo, uno sperduto paesino del Veneto, all'inizio di settembre?
Ovvio un campo giovanissimi organizzato dall'Azione Cattolica.
E poi... in che maniera coinvolgere i ragazzi a trattare argomenti seri come il "nostro" progetto, la libertà, I'affettività, la famiglia e la direzione spirituale, se non introducendo i temi con divertenti scenette tratte dalla famosa storia "La spada nella roccia"?
Obiettivi del campo: accrescere e approfondire la nostra fede, confrontarsi con tanti ragazzi nostri coetanei, appena conosciuti.
È fondamentale che tutto l'entusiasmo, l'esperienza, e la voglia dr fare, nati al campo, non vadano sprecati ma siano spunto di attività e incontri che coinvolgano tutti i giovanissimi della parrocchia.
Per cominciare, tutti i ragazzi dai 13 ai 15 anni sono invitati ogni venerdì alle ore 18.00 per la messa e successivo incontro organizzato da noi.
Un particolare ringraziamento ai catechisti: Annalisa Bacchi, Federico Fornasari, Sara Gualandi e Tommaso Romanin.
Benedetta, Lucia,
Margherita e Giovanna


..... e la vacanza della famiglia di Daniele
Penso che sia utile in una comunità parrocchiale trasmetterci le esperienze e confrontarci sempre.
Per questo vi racconto le mie vacanze che ho trascorso assieme alla mia famiglia, in una casa per ferie retta dalle Suore Francescane di Cristo Re.
Oggi molteplici ordini religiosi gestiscono case per ferie nei luoghi di villeggiatura di tutta Italia per accogliere a braccia aperte turisti e pellegrini vogliono trascorrere qualche giorno di riposo e meditazione.
Noi abbiamo incontrato persone di ogni età, sesso e categoria sociale con cui abbiamo discusso e meditato.
Mi sono arricchito spriritualmente e riposato nel corpo e ho potuto pregare insieme ad altri miei fratelli e sorelle.
Così abbiamo condiviso con le suore e con gli altri l'amicizia, le esperienze, le nostre quotidiane preoccupazioni, e abbiamo ricevuto un grande arricchimento sia fisico che spirituale.
Spero che anche la presenza della mia famiglia abbia arricchito gli altri.
Daniele Falavigna


PENSIERINI


Qualcuno ha detto: "Abbattiamo le strutture cattive" e poi con chi o con che cosa le sostituiremo?
Si fa presto a tagliare la testa a un re, ma poi chi vi andrà al suo posto?
È già successo: tagliarono la testa a Luigi 16° e nacque l'Imperatore Napoleone; eliminarono lo zar di Russia, e nacque Stalin; il Caiser e venne Hitler!
Penso che sia meglio convertire il cuore degli uomini e i buoni elimineranno le strutture cattive.
La predica di Gesù era questa: "Convertitevi e credete al Vangelo!" È una via lunga, ma è l'unica vincente!

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Sono ormai passati ottant'anni di vita... Quanti anni ancora il Signore mi darà? uno, tre, cinque? Qualcuno è arrivato ai 100 anni (rari nantes in gurgite vasto, canta Virgilio); altri hanno varcato la soglia dei cento, ma poi arriva il giorno dell'incontro con il Signore e... come sarò giudicato?
Tutti noi abbiamo pensato per sistemarci qui in terra: il lavoro, la pensione, ora S. Paolo ci avverte che la nostra dimora è nei cieli (non habemus hic manentem civitatem, sed futuram inquirimus!). Per sistemarci nella futura dimora, cosa faccio? Ci sarà attorno a me nel momento del tramonto una persona amica, un angelo tutelare che mi chiamerà il sacerdote per avere i sacramenti ultimi? Una persona buona che chiamerà l'auto ambulanza con molta probabilità ci sarà, ci sarà pure una pia persona, che mentendo mi dirà che il male passerrà, che ritornerò sano come prima, ma una persona sincera, consapevole della realtà, che mi aiuterà a varcare la grande ultima soglia, forse non ci sarà. E allora?
"guid prodest homini si universum mundum lucretur... con quel che segue" (che giova all'uomo se avrà conquistato il mondo intero, se poi perderà la vità eterna?).

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L'11 settembre di questo anno rimarrà nella storia come una giornata di lutto.
La nostra comunità ha pregato davanti al Signore per tutte le vittime e prega per la pace.

 

 

           

Bollettini Parrocchiali