1 Novembre: S. Messe ore
9 - 11 - 18
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2 Novembre: S. Messe ore
9 - 11 - 18
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è
concessa l'indulgenza plenaria in favore
dei defunti:
1) ai fedeli che da mezzogiorno dell'1 a
tutto il 2 novembre visiteranno in
suffragio
dei defunti una chiesa, recitando il
Padre nostro e il Credo;
2) ai fedeli che dall'1 all'8 novembre
visiteranno il cimitero, pregando anche
solo
mentalmente per i defunti.
Si devono adempiere a suo tempo, cioè
nei quindici giorni precedenti o
successivi le
tre condizioni: confessione sacramentale,
Comunione Eucaristica, preghiera secondo
le intenzioni del Santo Padre (Padre
nostro, ave Maria).
Dopo la messa delle ore 18 del 2 novembre:
benedizione delle tombe esistenti nella
nostra chiesa.
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UNA FAMIGLIA NUMEROSA
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Sull'orma di quanto
scritto dal mio amico Andrea nel precedente bollettino,
Don Angelo mi ha invitato a raccontare la mia esperienza
di padre di una famiglia numerosa.
Francamente quando conobbi Alessandra e decidemmo di
formare una famiglia non pensavamo certo che presto
saremmo diventati cinque, anche se Alessandra, figlia
unica, lo aveva come sogno nel cassetto.
Importante è stata sicuramente la formazione ricevuta,
prima in casa, poi negli incontri di catechismo per i
giovani (da alcuni spesso tanto disertati dopo la cresima),
ma molto utili per formarsi e confrontarsi in un ottica
di fede.
Mai
avremmo pensato che, dopo Giovanni ed Elena, il
Signore ci avrebbe donato Chiara, tanto
inaspettata quanto importante per tutti noi.
Ed è stato allora che la "vita" di
tutti i giorni, che ci educa al solo obiettivo
della gratificazione personale, all'egoismo, ci
ha "esiliato".
Il solo passeggiare in 5 per strada è d'inciampo
a chi per frenesia del "mondo moderno"
deve correre; chissà dove?
Ma ho avuto una grossa possibilità, quella di
poter capire molti degli insegnamenti
avuti "crescendo" nella fede e nel-
l'amore; non si può infatti non amare per
riuscire a "sopportare" la baraonda che
si trova a casa quando si rientra dal lavoro; per
dirimere, conciliare, distribuire i momenti di
gioco, dei compiti, con tutti; mangiare insieme
consumando ciò che può piacere ad uno, cercando
di rendere partecipi anche gli altri.
Non si può non aver fede, se il solo leggere il
giornale ci riporta ad una realtà cruda e
violenta
nella quale i nostri figli dovranno vivere e
crescere.
La famiglia in quanto piccola chiesa ha in sè |
![](negrini.jpg) |
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Dopo le giornate trascorse nella casa delle suore a
Loiano, dove i nostri ragazzi in un lieto incontro di due
giorni, hanno pregato, meditato e giocato, alcuni sono
andati nei campi scuola dell'Azione Cattolica, altri, gli
scouts, sono usciti a trascorrere giornate di formazione
e riflessione nel verde delle colline romagnole o sui
sentieri delle nostre Alpi.
![](loiano.jpg)
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Ora ascoltiamo quanto essi
ci dicono:
I giovanissimi:
La nostra parrocchia era rappresentata anche al campo
giovanissimi ( 15-17 anni) svoltosi a Folgarida dal 22 al
29 Luglio.
C'erano Cristina, Simone e don Tommaso nel festoso gruppo
di 75 tra ragazzi ed educatori provenienti da sei
parrocchie che dedicavano il mattino a preghiera e
riflessioni in gruppo, mentre nel pomeriggio e la sera
erano dedicati a passeggiate, giochi di società, recite.
Si è ricavato lo spazio anche per un ritito spirituale (che
bello starsene in silenzio, sparsi per i prati o in
chiesa, a meditare sulla storia biblica di Giuseppe e dei
suoi fratelli!) e per una escursione con pernottamento in
rifugio ad alta quota.
Dopo una settimana d'intensa vita di gruppo guidata con
mano ferma da responsabili molto capaci, come Sebastiano,
Federico, Debora e animata dall'assistente don Massimo
eravamo davvero "un cuore solo ed un'anima sola",
tanto che al rientro in città, non riuscivamo a
staccarci e improvvisammo un'esibizione con canti e
giochi sul prato antistante la chiesa di S. Severino.
Simone e Cristina
L
'unione fa... il campo estivo!
Finalmente riprendono le attività, l'entusiasmo
è tanto, grazie alla carica che ci ha dato il
campo estivo!
Come ogni anno i reparti hanno vissuto 12
indimenticabili giornate di campo, nelle quali
ciascuno di noi è riuscito con l'avventura
all'aria aperta e con esperienze forti di vita
comunitaria.
Di squadriglia abbiamo cercato l'affiatamento per
poter raggiungere i tanti obiettivi che i capi ci
proponevano senza tregua!
E così ci siamo trovati sotto un diluvio
battente a costruire con dei tronchi, gli angoli
di squadriglia (le cucine, i tavoli e le tende).
Arrivato il sereno abbiamo fatto tantissimi
giochi divisi in squadre, e nel pomeriggio
avevamo dei momenti in cui la squadriglia di
liturgia, aiutata da Fra Cesare, ci proponeva
interessanti spunti di catechesi, collegando
brani evangelici alle nostre esperienze di vita
quotidiana.
La sera poi il divertimento era assicurato nel
momento dei fuochi di bivacco, in cui canti,
giochi e danze ci ripagavano della fatica di
giornate così intense e cariche di esperienze.
La più grossa novità di quest'anno è che il
campo era "gemellato", per cui abbiamo
fatto gran parte delle attività insieme al
gruppo scout Bologna IV.
Inizialmente molti di noi erano scettici nei
confronti di questa proposta, ma poi, spinti dai
capi, ci siamo lanciati anche in questa avventura!
Alla fine siamo stati felici di aver provato
questa esperienza, e gli obiettivi che ci eravamo
prefissati sono stati raggiunti: in particolare
un campo del genere offriva l'opportunità di
fare nuove conoscenze, e di aprirsi ad una realtà
un po' diversa dalla nostra.
Arricchiti di tutte queste nuove esperienze siamo
pronti ad affrontare un nuovo anno....... in
attesa del prossimo campo!
Reparti Sirio e Brownsea
Trenta lupetti alle vacanze
di Branco
Eccoci qua! Anche quest'anno abbiamo trascorso
una fantastica settimana di caccia sulle colline
intorno a Forlì, in un luogo chiamato San
Martino in Varolo.
La casa dove abbiamo soggiornato era molto
grande, su più piani e con un bel giardino tutto
intorno. Ma non solo. ..
Proprio di fronte alla nostra casa, c'era anche
un boschetto dove potevamo giocare nei momenti più
caldi della giornata e poco lontano scorreva
anche un piccolo fiume.
Inoltre proprio attaccata alla casa delle nostre
vacanze di branco c'era anche una piccola chiesa
dove abbiamo partecipato alla Santa Messa,
insieme a tutti i nostri genitori, l'ultima
domenica, prima di tornare a casa.
Durante tutta la settimana abbiamo giocato
moltissimo, di giorno e anche di sera, e abbiamo
incontrato i personaggi del bosco che ci hanno
insegnato moltissime cose. Prima fra tutte Cocci,
la quale ci ha portato con sè in un lungo volo,
durato tutta la settimana.
Con lei abbiamo imparato a conoscere il popolo
delle Formiche, il cui motto è:
"Tutto tutti insieme", poi la Rana che
ci ha insegnato che "se una cosa c'è, a
qualcosa deve pur servire", e ancora il
serpente Scibà, che ci ha dimostrato la sua
disponibilità
e l'importanza di aiutare anche chi è diverso da
noi; e infine, dopo un lungo percorso e una
faticosa salita, abbiamo visto l'aquila Arcanda.
Grazie ad Arcanda abbiamo capito che non dobbiamo
nascondere i nostri talenti e tenerli solo per
noi, bensì dobbiamo regalarli e metterli a
disposizione del prossimo, perchè ci
sono stati donati dal Signore.
Oltre a tutti questi giochi abbiamo vissuto anche
momenti di preghiera molto intensi, e una sera
abbiamo persino incontrato nel bosco un lebbroso,
amico di San Francesco.
E per fortuna che c'era San Francesco a spiegarci
di non avere paura di chi ci sembra diverso da
noi, dopo tutto siamo tutti figli di Dio allo
stesso modo..... anche se a volte ce ne
dimentichiamo!
Purtroppo questa settimana è volata ed è
arrivato presto il momento di tornare a casa; ma
già aspettiamo le prossime caccie per poterci
ancora divertire così, facendo sempre DEL NOSTRO
MEGLIO!
Francesca Poli e Chiara Conti
Ti decidi a crescere?
Cosa fanno 35 ragazzi di 14 anni di 6 parrocchie
diverse (S. Maria Goretti, S. Cristoforo, S.
Benedetto, Poggetto, Castelfranco Emilia e S.
Giovanni in Monte), 9 educatori e un Don a Coi di
Zoldo, uno sperduto paesino del Veneto,
all'inizio di settembre?
Ovvio un campo giovanissimi organizzato
dall'Azione Cattolica.
E poi... in che maniera coinvolgere i ragazzi a
trattare argomenti seri come il "nostro"
progetto, la libertà, I'affettività, la
famiglia e la direzione spirituale, se non
introducendo i temi con divertenti scenette
tratte dalla famosa storia "La spada nella
roccia"?
Obiettivi del campo: accrescere e approfondire la
nostra fede, confrontarsi con tanti ragazzi
nostri coetanei, appena conosciuti.
È fondamentale che tutto l'entusiasmo,
l'esperienza, e la voglia dr fare, nati al campo,
non vadano sprecati ma siano spunto di attività
e incontri che coinvolgano tutti i giovanissimi
della parrocchia.
Per cominciare, tutti i ragazzi dai 13 ai 15 anni
sono invitati ogni venerdì alle ore 18.00 per la
messa e successivo incontro organizzato da noi.
Un particolare ringraziamento ai catechisti:
Annalisa Bacchi, Federico Fornasari, Sara
Gualandi e Tommaso Romanin.
Benedetta, Lucia,
Margherita e Giovanna
..... e la vacanza della
famiglia di Daniele
Penso che sia utile in una comunità parrocchiale
trasmetterci le esperienze e confrontarci sempre.
Per questo vi racconto le mie vacanze che ho
trascorso assieme alla mia famiglia, in una casa
per ferie retta dalle Suore Francescane di Cristo
Re.
Oggi molteplici ordini religiosi gestiscono case
per ferie nei luoghi di villeggiatura di tutta
Italia per accogliere a braccia aperte turisti e
pellegrini vogliono trascorrere qualche giorno di
riposo e meditazione.
Noi abbiamo incontrato persone di ogni età,
sesso e categoria sociale con cui abbiamo
discusso e meditato.
Mi sono arricchito spriritualmente e riposato nel
corpo e ho potuto pregare insieme ad altri miei
fratelli e sorelle.
Così abbiamo condiviso con le suore e con gli
altri l'amicizia, le esperienze, le nostre
quotidiane preoccupazioni, e abbiamo ricevuto un
grande arricchimento sia fisico che spirituale.
Spero che anche la presenza della mia famiglia
abbia arricchito gli altri.
Daniele Falavigna
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Qualcuno ha detto: "Abbattiamo le strutture cattive"
e poi con chi o con che cosa le sostituiremo?
Si fa presto a tagliare la testa a un re, ma poi chi vi
andrà al suo posto?
È già successo: tagliarono la testa a Luigi 16° e
nacque l'Imperatore Napoleone; eliminarono lo zar di
Russia, e nacque Stalin; il Caiser e venne Hitler!
Penso che sia meglio convertire il cuore degli uomini e i
buoni elimineranno le strutture cattive.
La predica di Gesù era questa: "Convertitevi e
credete al Vangelo!" È una via lunga, ma è l'unica
vincente!
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Sono ormai passati ottant'anni di vita... Quanti anni
ancora il Signore mi darà? uno, tre, cinque? Qualcuno è
arrivato ai 100 anni (rari nantes in gurgite vasto, canta
Virgilio); altri hanno varcato la soglia dei cento, ma
poi arriva il giorno dell'incontro con il Signore e...
come sarò giudicato?
Tutti noi abbiamo pensato per sistemarci qui in terra: il
lavoro, la pensione, ora S. Paolo ci avverte che la
nostra dimora è nei cieli (non habemus hic manentem
civitatem, sed futuram inquirimus!). Per sistemarci nella
futura dimora, cosa faccio? Ci sarà attorno a me nel
momento del tramonto una persona amica, un angelo
tutelare che mi chiamerà il sacerdote per avere i
sacramenti ultimi? Una persona buona che chiamerà l'auto
ambulanza con molta probabilità ci sarà, ci sarà pure
una pia persona, che mentendo mi dirà che il male
passerrà, che ritornerò sano come prima, ma una persona
sincera, consapevole della realtà, che mi aiuterà a
varcare la grande ultima soglia, forse non ci sarà. E
allora?
"guid prodest homini si universum mundum lucretur...
con quel che segue" (che giova all'uomo se avrà
conquistato il mondo intero, se poi perderà la vità
eterna?).
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L'11 settembre di questo anno rimarrà nella storia come
una giornata di lutto.
La nostra comunità ha pregato davanti al Signore per
tutte le vittime e prega per la pace.
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