Le gioie della famiglia


È ormai un po' di tempo che si sente sempre più spesso parlare della crisi della famiglia; se ne discute alla televisione e sui giornali. Molti la considerano una istituzione ormai fuori moda, se non addirittura già morta.
La società e le istituzioni dello stato, purtroppo poco ispirate ai principi morali cristiani, ma spinte piuttosto da uno sterile liberalismo spacciato per "democrazia" e cavalcando un termine oggi tanto di moda, la "par condicio", sono semmai propense a riconoscere come famiglia anche le coppie non sposate ma solo conviventi, e addirittura le coppie omosessuali.
Che dire poi dei figli? Purtroppo si sente solo decantarne egoisticamente gli aspetti negativi: i figli ti cambiano la vita e ti limitano la libertà, ti ostacolano la carriera, ecc., oppure si cerca di dare assurde giustificazioni a quello che in realtà è solo egoismo, come ad esempio la frase: in un mondo brutto come questo i figli è meglio non farli.
In questo scenario poco edificante e confortante, vorrei spezzare una lancia in favore della "famiglia cristiana".
Vediamo innanzi tutto cosa dice il catechismo della Chiesa cattolica riguardo la famiglia: «Creando l'uomo e la donna, Dio ha istituito la famiglia umana e l'ha dotata della sua costituzione fondamentale. La famiglia cristiana è una comunione di persone, marito, moglie e figli, segno e immagine della comunione del Padre e del Figlio nello Spirito Santo. La sua attività procreatrice ed educativa è il riflesso dell'opera creatrice del Padre. La famiglia è dunque parte fondamentale ed integrante della creazione e come tale rappresenta la cellula originaria della vita sociale. E' la società naturale in cui l'uomo e la donna sono chiamati al dono di se nell'amore e nel dono della vita, che sono i fondamenti della libertà, della sicurezza e della fraternità nell'ambito della società».
Se dunque la famiglia, intesa come legame profondo, indissolubile e fecondo tra un uomo e una donna, è parte integrante della creazione ed immagine della Divina Trinità, non può certo essere considerata fuori moda, altrimenti, per assurdo, sarebbe fuori moda l'umanità stessa !
Questi attacchi continui e questi tentativi di mistificazione che la famiglia subisce al giorno d'oggi portano solo confusione e smarrimento negli uomini e nella società.
Noi cristiani siamo dunque chiamati con forza a riscoprire e a far riscoprire i valori veri e le gioie più semplici e proprio per questo più profonde ed appaganti che un armonioso legame familiare può dare.
L'amore ed il rispetto profondo e sincero tra tutti i membri della famiglia, l'attesa e la gioia dell'incontro serale dopo una giornata di lavoro e di studio, la condivisione delle gioie e anche dei dolori che quotidianamente la vita ci riserva, sono solo alcuni di questi aspetti che riempiono veramente i nostri cuori e che bisogna rivalutare e riscoprire.
Certo le situazioni non sono sempre così idilliache, e l'armonia familiare non è certo una cosa facile e scontata da ottenere, ma la si raggiunge con la preghiera, la volontà e l'impegno quotidiano di tutti i componenti della famiglia.
Mettere da parte l'orgoglio e l'egoismo, e cercare sempre di "smussare gli angoli" e di comprendere anche gli altri punti di vista, fare anche delle rinunce per andare incontro ai desideri degli altri componenti della famiglia, rimanere saldi nei propri principi ed educare i propri figli a rispettarli anche quando dal di fuori ci si sente a volte presi in giro ed emarginati proprio a causa di tali principi, è spesso difficile, ma è certamente un grande gesto d'amore, che ripaga fin da subito non una ma cento volte i sacrifici fatti.
Per quanto riguarda poi i figli, posso dire che sì, è vero, i figli ti cambiano la vita, ma è altrettanto vero che il più delle volte te la cambiano in meglio. Sicuramente i figli sono un vincolo alle libertà. che avevi prima, ma ti regalano in compenso anche tante altre libertà e soddisfazioni che prima non ti saresti mai concesso: come ad esempio quella di metterti a giocare con i figli come un bambino, dimenticando per un po' affanni e preoccupazioni, o quella di guardare con orgoglio le varie conquiste che i figli fanno crescendo, o ancora quella di sentirti di nuovo giovane partecipando alle varie attività dei figli e ascoltandoli nei loro discorsi.
Vorrei allora concludere con una osservazione che si riallaccia al tema pasquale di questo periodo: notate come spesso ciò che agli occhi della società sembra inutile fardello e tribolazione, alla luce del Signore diventa fonte di grande gioia e ricchezza? La spiegazione credo sia proprio nel mistero pasquale della morte e resurrezione di Cristo: Gesù, attraverso la sofferenza della croce, dispensa la gioia e la ricchezza del perdono e della vita eterna; e come immagine del mistero pasquale di Cristo, anche le tribolazioni e le rinunce familiari si trasformano in grandi gioie e ricche soddisfazioni.

          Andrea Diolaiti

VIVIAMO LA SOLENNITA' DELLA PASQUA


IAnche in questo anno stiamo celebrando la solennità delle solennità, la Pasqua del Signore. Dopo quaranta giorni di penitenza quaresimale; dopo di aver ricevuto la benedizione pasquale nelle nostre case; dopo di esserci accostati al Sacramento della Confessione e ricevuto la Santa Eucaristia, ci siamo sentiti più buoni e abbiamo celebrato con gioia la santa Pasqua di Risurrezione.
Gli ammalati, gli anziani impediti a venire in chiesa possono chiedere al parroco di ricevere in casa la Santa Comunione.
Nessuno dei parrocchiani di S. Giovanni in Monte resti senza ricevere Gesù in questa grande solennità: saremo agevolati nel cammino difficile della vita.
          Don Angelo

I SANTI ED I MARTIRI DEL NUOVO MILLENNIO

Reduci dalle molte celebrazioni per il giubileo stentiamo a ritornare lucidi nella quotidianità di una fede che sembra vivere una fase di apatia e normalizzazione forzata. In questo sentimento diffuso si colloca a mio avviso il procedimento mentale di adesione incondizionata, anche dei cattolici praticanti, alla periodica critica cui viene sottoposta la propria fede da parte di noti pensatori.
A sentire gli epigoni dei giacobini settecenteschi, le cui opinioni siamo disposti ad accogliere supinamente, nella storia della Chiesa vi sarebbe solo prevaricazione, odio ed intolleranza. In una parola la Chiesa cattolica sarebbe l'ultima manifestazione dell'ancien regime. Non solo. Oggi l'ombra nera della Chiesa eserciterebbe questa naturale sopraffazione su un duplice versante: sui popoli del terzo mondo ed in particolare su quelli di religione musulmana; e nel mondo occidentale pubblicizzando visioni scomode della vita.
Proviamo a porre fine a questa cecità occasionata dalla nostra ignoranza.
La contabilità delle stragi di cristiani del secolo concluso non è cosa facile né tantomeno operazione semplice vuoi per la difficoltà a reperire dati plausibili, vuoi, peggio, come si diceva, per la coltre pesante che larga parte della classe intellettuale ha steso su questo argomento.
l dati nudi e crudi possono sommariamente essere così sintetizzati: individui e gruppi organizzati che si professano di religione cristiana (cattolica in particolare) hanno subito recentemente e stanno tuttora subendo persecuzioni e vessazioni di ogni genere in buona parte del mondo.
In ordine cronologico Armenia, Germania, Spagna, Unione Sovietica, Africa, Messico, Brasile e America Latina in generale, Indonesia (a titolo meramente esemplificativo) sono stati teatro di feroci repressioni condotte in più casi con il deliberato intento di estirpare dalla faccia della terra il Cristianesimo, attraverso l'eliminazione fisica di chi se ne professava seguace e la distruzione dei simboli necessari al culto.
La realtà è che nel corso di due millenni il fenomeno delle persecuzioni contro i discepoli di Cristo, lungi dall'essere diminuito di intensità si è sempre mantenuto costante.
Anzi. Ad essere sinceri, le persecuzioni che noi tutti associamo alla fase embrionale del cristianesimo, quelle che I'iconografia classica ci tramanda come compiute dai feroci e sanguinari imperatori romani (Nerone, Diocleziano in primis), appaiono come modeste rappresaglie al confronto di quelle condotte nel secolo passato da parte delle orde rosse in Spagna e in Unione Sovietica. In un'ipotetica scala qualitativa sono forse meno martiri quelli di oggi rispetto a quelli sacrificati a Roma? No. Solo che mentre degli ultimi
sono pieni i libri scolastici, dei primi, di cui si dovrebbero occupare anche i mass me-
dia, non se ne parla ed allora all'atrocità dei delitti perpetrati si aggiunge un più pernicioso silenzio che poche ed isolate voci interrompono.
Quanti di noi conoscono il trattamento riservato ai cattolici dai portatori delle salvifica dea ragione alla fine del secolo dei lumi?
Quanti di noi sanno che nel corso della Guerra Civile spagnola tra il 1936 ed il 1939, oltre alle profanazioni di luoghi di culto vennero uccisi circa ottomila religiosi?
Oppure preferiamo fare il computo dell'esperimento comunista in Unione Sovietica ed in Cina?
Quanti missionari perdono la vita vivendo sino all'ultimo la propria vocazione negli angoli più remoti del mondo?
Quanti cattolici nei paesi musulmani sono costretti a vivere la loro fede come i ladri, di nascosto e col timore di venire scoperti?
Dovremmo forse pensarci quando i musulmani in casa nostra ci fanno passare per intolleranti nei loro confronti e quando noi stessi proviamo un senso di vergogna per il nostro passato.
L'impressione è che là dove regna l'odio e la guerra tra i più perseguitati vi sono sempre i cristiani, portatori dell'unico vero messaggio rivoluzionario della storia.
Il problema è che oggi, nell'era di internet, certe vicende, se non accadono alle porte di casa, ci giungono filtrate e finiscono per apparirci come l'immagine di un mondo virtuale cui, come tale, non è opportuno dare eccessiva importanza.
In definitiva a chi addita l'intolleranza della Chiesa e del cattolicesimo opponiamo solo blande e poco convinte, quasi di maniera, risposte.
Ma sostanzialmente rimaniamo senza argomenti validi.
Proprio di questo abbiamo bisogno, prima di tutto: riacquistare la consapevolezza della nostra fede.
Alimento insostituibile è la documentazione costante. Si tratta di un dovere morale, perche al silenzio doloso degli altri non si aggiunga la nostra colpevole ignavia e connivenza.
Incominciamo con leggere "Il secolo del martirio" di Andrea Riccardi (Mondadori -2000). Per conoscere il nostro recente passato ma anche i tanti episodi di eroismo dei cristiani nel novecento e soprattutto per sapere rispondere a questa domanda: Quali saranno i martiri del nuovo millennio?
          Antonio Zama

SI E' RIUNITO IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Lunedì 12 marzo si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale delle diverse attività dei gruppi che operano nell'ambito della Parrocchia.
Il referente del Gruppo Scout, Nicola Cortesi, ha confermato la valida assistenza spirituale di un chierico domenicano ai due reparti composti da ragazzi fra i 13 e i 16 anni e la prossima aggregazione di un altro gruppo di 30 bambini fra gli 8 e i 12 anni, provenienti dalla parrocchia di San Procolo.
Il rappresentante del gruppo ACLI Famiglie Insieme, Enrico Morganti, ha commentato positivamente la collaborazione reciproca delle famiglie italiane e straniere nell'intento di appianare e risolvere diverse problematiche: dalla dichiarazione dei redditi, alla modalità di riscossione delle pensioni, alla ricerca di collaboratrici domestiche referenziate, all'organizzazione di corsi di lingua italiana per una migliore integrazione delle famiglie extra comunitarie.
Suor Anna Bettini, responsabile del Gruppo catechismo ai bambini, ha fatto presente l'elevata responsabilità di tale compito e ha segnalato una certa incostanza nelle presenza, dovuto spesso all'atteggiamento delle famiglie.
Per ciò che riguarda il catechismo ai giovanissimi, don Tommaso Ghirelli ha evidenziato che questo gruppo è formato da 11 elementi che non si frequentano, anche se partecipano alla messa domenicale.
Don Tommaso auspica per questi ragazzi la presenza di un animatore proveniente dal gruppo giovani.
Antonio Prodi, referente del catechismo ragazzi e giovani, ha fatto presente invece l'interesse del suo gruppo e la costante partecipazione agli incontri settimanali, nonche una certa maturazione che questi giovani mostrano nel cominciare ad assumersi varie responsabilità nella parrocchia.
Per il catechismo ad adulti e fidanzati, Don Angelo, constata la difficoltà di organizzare
un gruppo comunitario di adulti, ha scelto di svolgere un catechismo occasionale nei momenti più opportuni, come la sera per gli uomini e il pomeriggio per gli anziani.
Riguardo ai fidanzati e alla loro preparazione al matrimonio di solito vengono inviati agli incontri organizzati dal Vicariato e eccezionalmente vengono svolti in sede parrocchiale. Così pure si svolge in sede parrocchiale il lavoro di preparazione degli adulti che desiderano essere ammessi al Sacramento della Cresima.
Giovanni Magagni, che ha sostituito Annalisa Bacchi in qualità di referente per l'Azione Cattolica, ha confermato la disponibilità alla collaborazione con Caritas e Gruppo Famiglie e ha ricordato l'appuntamento comune della domenica 18 marzo in cui verrà organizzato il pranzo ai "barboni" nella chiesa di San Donato. Ha sottolineato la necessità di rafforzare lo spirito di collaborazione e comunione con gli altri gruppi. Ha infine proposto all'attenzione del Consiglio il progetto Gemma, volto all'assistenza delle mamme sole o in difficoltà e ha sottolineato l'urgenza di reperire i fondi per poterlo avviare.
Le attività del Gruppo Famiglie sono state illustrate da Daniele Falavigna. In numero ridotto ma con grande solerzia, il gruppo ha organizzato le adorazioni mensili del lunedì, dato vita a tre incontri, offerto alcuni pranzi a persone senza fissa dimora nella Chiesa di San Donato e organizzato le riunioni conviviali comunitarie in Parrocchia.
Walter Romanin, delegato per la Caritas fa presente che, dopo quello del prossimo 18 marzo verrà offerto a circa 70 persone senza fissa dimora un pranzo nella 3§ domenica di novembre.
Informa poi che sono state riprese le riunioni del consiglio vicariale che, in questa occasione ha fornito l'elenco di alcuni pellegrinaggi vicariali.
La signora Pedrini, per il gruppo Beata Elena, ha ricordato che l'Associazione ha lo scopo di tenere in vita e divulgare la conoscenza e le molte virtù della Beata e ha proposto che, in occasione della solenne celebrazione che ogni 23 settembre ricorda la morte della beata, questo possa venire considerata compatrona della Parrocchiale assieme a San Giovanni evangelista.
Clara Fantazzini ha confermato la gita parrocchiale a Gubbio per il prossimo 1° maggio e awerte che vari posti sono ancora disponibili.
Sta inoltre procedendo l'organizzazione, curata da Nedo Bergonzi per i rosari nei cortili.
Don Angelo, al termine della riunione ringrazia Don Tommaso per la costante presenza in
parrocchia e ringrazia pubblicamente il consigliere Fusaroli Pietro per l'aiuto a lui prestato in qualità di medico.
Fissa pure, con il Consiglio, l'itinerario della processione con la Madonna per il 31 maggio
prossimi (Via Monticelli, Castiglione, Farini e Salita di San Giovanni in Monte).
          Marisa Bacchi

IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE E RICONCILIAZIONE


È ancora necessario confessarsi? Non c'è nessun dubbio. Gesù ha detto: «convertitevi e credete al Vangelo» (Marco 1-15); inoltre ha ordinato ai suoi apostoli: «a chi voi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (Giovanni, 19-23).
Nel vangelo di Matteo (18, 18) leggiamo queste parole rivolte da Gesù ai dodici: «in verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo, tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo».
Non c'è dubbio che Gesù abbia dato a Pietro e agli altri Apostoli questo potere.
Coloro che, nella Chiesa, per l'imposizione delle mani dei successori degli apostoli, i Vescovi, hanno ricevuto questo potere da Cristo, lo esercitano nel sacramento della Riconciliazione. È sufficiente dichiarare i propri peccati al confessore o occorre anche il desiderio di una piena conversione?
È logico che non basta l'elenco dei propri peccati al confessore, pur necessario, ma occorre un profondo proposito di rinnovamento, di vera conversione.
Oggi si tende a dimenticare o a sottovalutare il peccato che è un rifiuto di Dio, un «no» detto al Signore. E questo avviene perche molti stanno perdendo il senso di Dio.
Per noi cristiani deve rimanere ben chiaro che il peccato ha come componente la negazione dell'amore di Dio, o il rifiuto di ciò che Egli ci propone (la sua legge).
C'è, pure, una seconda componente che non va dimenticata e riguarda il nostro rapporto con gli uomini.
Ogni peccato è una sottrazione d'amore alla Chiesa, di cui siamo membra viva.
Pertanto, «fare penitenza» significa riconciliarsi con Dio e con i fratelli. Ecco perchè il perdono dei peccati passa attraverso la mediazione della Chiesa.
Quando dobbiamo confessarci? Secondo il precetto della Chiesa, «ogni fedele, raggiunta l'età della discrezione, è tenuto all'obbligo di confessare fedelmente i propri
peccati gravi, almeno una volta all'anno.
Colui che è consapevole di aver commesso un peccato mortale non deve ricevere la Santa Comunione, senza avere prima ricevuto l'assoluzione sacramentale. Evidentemente uno che voglia vivere sempre pronto a cacciare le tentazioni, che non mancano mai, dovrà confessarsi più spesso, soprattutto nei momenti di pericolo.
Come la mamma di casa spolvera i mobili per togliere la polvere, così dovremo fare noi con le imperfezioni, le debolezze che si depositano sulla nostra coscienza.

          Don Angelo

ENTRANDO IN CHIESA ......


Dopo la meditazione sul segno della Croce (bollett. aprile) e una sulla preghiera (bollett. gennaio), parliamo oggi del silenzio. «Dio è amico del silenzio e le anime oranti sono anime dai grandi silenzi» (Madre Teresa).
Il silenzio è il linguaggio del cuore, ci dispone al raccoglimento, alla lode, all'ascolto: ascolto dello Spirito che prega dentro di noi «con gemiti inesprimibili», ricerca e ascolto della volontà di Dio per amarlo quanto possiamo ma come Lui vuole, ascolto delle sofferenze e delle gioie dei fratelli per farle nostre e presentarle al Signore.
Siamo bombardati, stressati da notizie, incontri, avvenimenti.
Dobbiamo raccoglierli nel cuore, pacificarli nella speranza e intercedere per tutti facendo nostra la preghiera di Santa Caterina da Siena: «Dammi la tua voce Signore perche io gridi a Te con la voce tua: Misericordia per il mondo».
Impegnamoci a trovare momenti di silenzio nelle nostre giornate e nelle nostre visite davanti al Tabernacolo, cuore e faro di tutte le nostre chiese.
Cerchiamo sempre di vincere la tentazione di chiacchierare in chiesa perchè significa dimenticare la presenza del Signore, deludere la sua attesa, disperdere i doni che ha pronti per noi.
E' Lui il padrone di casa, è Lui che va salutato per primo e intrattenuto con attenzione. Inoltre le nostre parole, parole di tutti i giorni e di tutte le ore hanno bisogno di essere radicate nel silenzio, devono riposare su un fondo di silenzio perchè non siano parole «parlate, ma non parlanti» che non trasmettono pace e verità. «Ecco la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» .(Osea 2, 16).

          Beatrice Socini

CHI SIAMO?


Ci presentiamo: siamo gli scout del Bologna 3° che la parrocchia ospita ormai da diversi anni... Due parole per farci conoscere da chi non ha occasione di parlare con noi direttamente; la nostra associazione è stata fondata da Baden Powell in Inghilterra a metà del 1800, e riunisce bambini a partire dagli otto anni.
La nostra è un'associazione cattolica che mira alla crescita personale, sia tramite un'educazione religiosa impartitaci anche dal nostro assistente spirituale, sia attraverso un percorso di vita nel quale siamo aiutati dai nostri capi: è un mondo di divertimento e riflessione!
Inoltre è una grande opportunità per stare insieme, imparando a conoscere le persone che ci stanno vicine, vivendo insieme indescrivibili avventure. ..in effetti ci rendiamo conto di fare un po' di parapiglia sul sacrato della chiesa quando partiamo o rientriamo dalle nostre uscite cantando e con i nostri urli di squadriglia e di reparto, e notare le facce delle persone che si affacciano contente per vedere cosa combiniamo!
Il reparto è diviso in tante squadriglie, che si assumono il compito di portare a termine un'impresa, cioè un'attività a scopo benefico che può essere assistere agli anziani nelle case di cura, rallegrare i pomeriggi dei bambini in ospedale, pulire la chiesa o organizzare spettacoli!
Infine il fazzolettone che portiamo al collo non è un semplice pezzo di stoffa, bensì un simbolo che ci ricorda la promessa che abbiamo fatto davanti a Dio, quando siamo entrati a fare parte di questa grande famiglia.
Insomma, quando si giunge al termine di questo avventuroso cammino ci si può solo sentire fieri di essere scout e non sarà facile nel corso degli anni dimenticarsi di esserlo stato!
          Il gruppo scout Bologna 3°

I ROSARI NEI CORTILI DURANTE IL MESE DI MAGGIO, ALLE ORE 21

  1 maggio (martedì):      Gita Pellegrinaggio a GUBBIO
  2 maggio (mercoledì):  Via Borgonuovo n. 2
  3 maggio (giovedì):      Via Castiglione n. 27
  4 maggio (venerdì):      Via Farini n. 26
  7 maggio (lunedì):        Via Castiglione n. 30
  8 maggio (martedì):      Via Castiglione n. 43
  9 maggio (mercoledì):  Via Castiglione N. 31
10 maggio (giovedì):      Via Borgonuovo n. 8
11 maggio (venerdì):      Via S. Stefano n. 34
14 maggio (lunedì):        Via Borgonuovo n. 12
15 maggio (martedì):      Via S. Stefano n. 16
16 maggio (mercoledì): Via Farini n. 9
17 maggio (giovedì):      Via Farini n. 14
18 maggio (venerdì):      Via De' Chiari n. 9
21 maggio (lunedì):        Piazza Cavour n. 3
22 maggio (martedì):      Via S. Domenico n. 6
23 maggio (mercoledì): Piazza S. Giovanni in Monte n.9
24 maggio (giovedì):      Via de' Poeti n. 5
25 maggio (venerdì):      Via Castiglione n. 33
28 maggio (lunedì):        Via S. Stefano n. 35
29 maggio (martedì):      Via S. Stefano n. 29
30 maggio (mercoledì):  Via Castiglione n. 35
31 maggio (giovedì):       Ore 20,45 raduno in chiesa - recita del Santo Rosario Madonna
                                          e processione per Via Monticelli, Castiglione, Farini della Pace
                                          e ritorno in Chiesa.
NOTIZIE

-1 maggio: Festa di S. Giuseppe -S. Messa per tutti i lavoratori, in Cattedrale, celebrata                    dal Card. G. Biffi (ore 11,30)
-13 maggio, ore 11: Festa della Cresima sarà con noi S.E. Mons. Claudio Stagni,
                                   Vescovo ausiliare
-27 maggio, ore 11: Messa di prima Comunione
-Continua il lavoro di restauro della facciata del 1500 della nostra chiesa.
  Come già annunciato, la spesa totale si aggira sui 200 milioni. La Fondazione della
  Cassa di Risparmio ha donato 50 milioni e la Carisbo L. 25 milioni. Il rimanente è a
  carico della Parrocchia. Ringraziamo coloro che hanno dato o daranno la loro offerta.


 

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