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Chiese della Propositura
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BANZENA Nel
Val d'Arno Casentinese, Castello con Chiesa Parrocchiale San Donato, nel
Piviere, comunità,
giurisdizione civile e circa quattro miglia a greco di Bibbiena,
Diocesi e Compartimento di Arezzo. Siede sullo sprone occidentale
dell'Appennino di Biforco presso il Bastione ed a cavaliere del torrente
Corsalone, che scorre al suo levante, lungo la strada mulattiera che per
l'Appennino di Biforco guida a Bagno di Romagna.
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QUERCETO
Dal Dizionario Corografico della Toscana E. Repetti = anno 1845 Nel Val d'Arno Casentinese, casale perduto situato nel colle della Montanina che fu dei Tarlati e di poco discosto da Monaci di Santa Flora e Lucilia di Arezzo. È
rammentato fin dal |
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GIONA
Illustrazione critica e descrittiva del Casentine dell'Abate Camaldolese Pietro Porcellotti. Anno 1865
Giona
Santa Maria Assunta, Cura con 102 individui Piviere di Gello,; patronato
regio. Villaggio circa sei miglia a greco di Bibbiena, situato sulla
schiena dei monti alla destra del Corsalone e quasi di rimpetto a Gello.
Giona non trovasi ricordato nelle antiche carte, forse perché
per molti secoli non fu che una boscaglia, porzione di quel foresto di
Corezzo, che Ottone I confermò
nel
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GELLO
Dal Dizionario Corografico della Toscana E. Repetti = anno 1845 Nel Val d'Arno Casentinese; Castello con Chiesa Parrocchiale - San Martino a Gello - coll'annesso di San Giovanni a Tremoggiano, nella comunità, giurisdizione civile circa quattro miglia a levante greco di Bibbiena; Diocesi e compartimento di Arezzo. Giace sopra un risalto di poggio posto alla destra del torrente Corsalone e della strada che sale sull' Appennino del Bastione per discendere a Bagno di Romagna. Si disse Gello dell'Abate per aver appartenuto agli Abati della Superiore Badia Preataglia. La
Parrocchia di San Martino a Gello nel 1845 contava 183 abitanti. |
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GRESSA
Dal Dizionario Corografico della Toscana E. Repetti = anno 1845 Nel
Val d'Arno Casentinese, villaggio con fortilizio e Chiesa Parrocchiale
San lacopo, nel Piviere di Partina, comunità,
giurisdizione e circa due miglia a settentrione di Bibbiena, Diocesi e
Compartimento di Arezzo. Siede la rocca sopra la sommità
di uno sperone che scende dall'Appennino di Prataglia alla sinistra
dell'Archiano, mentre scorre al suo maestro il fosso di Vico di Gressa,
patria del celebre inventore delle note musicali. |
![]() S. Sebastiano |
FONTIBONA
Da Shalom n.18
– Massimo Ceccherini Intitolata a S. Sebastiano, Patrono delle Misericordie. Le
poche notizie in nostro possesso ci dicono che la Cappella fu costruita
intorno al 1600 circa. La struttura si compone di due ambienti distinti
di diversa tipologia: la sacrestia realizzata in epoca più recente,
fine ottocento primi novecento e All'interno
della nicchia possiamo ammirare un disegno raffigurante una Madonna che
allatta e alla sua sinistra S. Antonio Abate, protettore degli animali e
alla sua sinistra, ci sembra di riconoscere, S. Rocco con bastone e
cordone da pellegrino protettore degli appestati. Forse è per questo
che si pensa che la cappella, o comunque un luogo nelle immediate
adiacenze, possa essere stato usato come luogo di ricovero di malati e
appestati. La vicinanza al vecchio cimitero di Bibbiena fa pensare che
più recentemente possa essere stata usata anche come Cappella mortuaria
del cimitero. |
E’
possibile visitare |