Gli Scritti di mons. Dimiccoli

Alcune Preghiere - Volantino - Testamento Spirituale - Epistolario

Alcune Preghiere

"Gesù Amor mio, mio Tutto, mia Felicità! Voglio che tutte le anime a me affidate si salvino, non solo, ma che vengano al Cielo per glorificarti in una forma grande e superiore; salgano sempre più sul mare limaccioso per vivere di Te ed amarti assai."

"Santifica il dolore! Signore Gesù, che hai mostrato agli uomini il tuo Cuore, sormontato da una croce, trafitto, coronato di spine, per farti comprendere che nulla Ti è caro come il dolore, dammi la grazia di amare la mia sofferenza. Credo, o Signore, che Tu infinitamente mi ami e con il dolore vuoi farmi più santo e più utile al mondo. Il mio quotidiano sacrificio purifichi ed elevi la mia vita e mi faccia un'ostia viva, pura, gradita alla tua maggiore gloria. Il mio patimento valga a portare un palpito al Tuo Cuore, ricco di perdono e di salvezza eterna, a tutta l'umanità e sia propizio suffragio alle anime sante del Purgatorio."

Preghiera universale

(scritta dal Servo di Dio da recitarsi durante la Benedizione Eucaristica.)

O Gesù, effondete le vostre benedizioni sopra la Santa Chiesa nostra madre, e sul nostro Santo Padre il Papa, sulla Patria e su tutti i suoi figli; santificate i sacerdoti, confortate i missionari, infervorate gli ordini religiosi.

Fortificate i giusti, convertite i peccatori, illuminate gli infedeli e gli eretici. Consolate gli afflitti , donate lavoro e pane ai poveri, proteggete i bambini, allietate i vecchi, difendete le vedove e gli orfani, donate pace e prosperità alle famiglie, guarite gli infermi, assistete i moribondi, liberate le anime del Purgatorio e stendete sopra tutti i cuori il dolce impero del Vostro Amore. Amen.

 

Dal Volantino fatto stampare dal sac. Raffaele Dimiccoli, in data 26 maggio 1924, in vista dell'inaugurazione della sua opera principale: il nuovo Oratorio San Filippo Neri

"Era da tempo richiesta una Chiesa nel popolato nuovo quartiere della città, che si estende tra S. Agostino ed il macello comunale. La storia cittadina registra diversi tentativi di riuscirvi e finalmente, per grazia di Dio e per ferrea volontà di uomini, in quella zona di città la Chiesa è un fatto compiuto. Era noncuranza imperdonabile ad una città, erede di un passato grande per tradizioni religiose e civili, il lasciare più di seimila abitanti quasi estranei ad ogni regola di vita civile.

Sorge in via Bezzecca un edificio ampio, pieno di aria e di luce, che viene ogni giorno prendendo le linee graziose di una bella Chiesa. La nuova Chiesa sarà dedicata a S. Filippo Neri e a San Samuele. Né il rione avrà il beneficio solo della Chiesa, con la Chiesa crescerà il Nuovo Oratorio S. Filippo Neri per la redenzione dell'infanzia abbandonata. E' un vero strazio lo spettacolo di centinaia di bambini sporchi e cenciosi abbruttirsi sulla strada senza le dolci amorevolezze di chi li guidi nel primo ingresso alla vita (...).

Quanto denaro si spende per moltiplicare istituti di correzione, prigioni di minorenni, ecc. Ah, se si moltiplicassero in ogni città, in ogni parrocchia, Oratori, quegli istituti dovrebbero chiudersi per mancanza di abitatori".

 

Il Testamento Spirituale

Alla maggiore gloria di Dio; Alla massima consolazione del Sacratissimo Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato della Mamma nostra Maria Santissima.

A voi, miei carissimi cooperatori e benemerite cooperatricì della famiglia oratoriana di S. Filippo Neri; a voi, che con me avete diviso di giorno in giorno, di ora in ora il tormento della sete delle anime, con tutti gli slanci e le industrie dello zelo, le affannose pene delle difficoltà insidiose e contrastanti, dei volgari e sfidanti rifiuti, anche nei periodi più difficili e pericolosi per la vita dell'Oratorio, a voi il mio saluto grato e riconoscente e benedicente insieme ad una parola che diviene da ora in poi reciproco impegno. Quando leggerete questa mia, io già sarò partito dalla terra e mi auguro di guardarvi dal Cielo. Che dico dal Cielo? Dal Purgatorio.

Il vostro primo Direttore se ne va, carico della responsabilità formidabile di essere stato insufficiente al compito assegnatogli dal buon Dio. Solo la mia fiducia immensa nel Cuore Sacratissimo di Gesù, nostro grande amore, non mi fa temere la morte. Non avrà pietà il dolcissimo mio Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote, del tralcio che Gli è rimasto tutta la vita attaccato come al suo ceppo vitale, e che nella corsa affannosa dello zelo sacerdotale ha mille volte inciampato, è passato incosciente accanto a meraviglie di grazie sparse a larghe mani lungo il cammino, ha mancato alle finezze di amore a Lui tanto gradite? Sì, l'Amore infinito e misericordioso avrà pietà di lui, come l'ha avuta nella lunga storia dei suoi anni per la intercessione del Cuore dolcissimo ed immacolato di Maria Santissima nostra comune Madre.

Grazie a Voi, carissimi cooperatori e benemerite cooperatrici, grazie ancora grazie di quanto avete fatto e del molto che farete ancora per l'Oratorio e per le anime ad esso affidate. Il vostro primo Direttore è morto, ma ne sarà eletto un altro che saprà prendere il suo posto al timone della nostra Opera, ed avrà cura di voi, della vostra eterna salvezza e delle innocenti anime che continueranno a popolare il nostro bel nido. Voi ascoltatelo, amatelo, ubbiditegli, pregate per lui come avete fatto per me.

Siate sempre il valido sostegno dell'Oratorio con le vostre preghiere, col vostro instancabile aiuto e sacrificio e soprattutto vivendo e portando negli incarichi che il buon Dio vi assegnerà lo spirito di 5. Filippo, ossia l'amore alla innocenza e alla gioventù, con vibrazione particolare a quella più bisognosa di assistenza, lo zelo per la vita cristiana, l'aiuto zelante ai sacerdoti ed al catechismo, la generosità verso i poveri e la fedeltà infrangibile al S. Padre, il Papa, alla S. Chiesa Cattolica ed all'Italia, nazione privilegiata da Dio. Ci riuscirete a perseverare in questo apostolato se ogni giorno rinnoverete la vostra volontà ad essere fedeli alla vostra vocazione oratoriana: sempre più fedeli, ancora più fedeli. Miei carissimi, si ha sempre qualche cosa da migliorare nella propria condotta, e se si vuole essere sempre anime spirituali, devote e pie, si deve arrivare a questo: rendersi sempre migliori, perfezionarsi, piacere sempre di più a Gesù nostro Grande Amore ed alla Madonna nostra amabile Mamma. Con questo unico e comune intento si avrà sempre dai dirigenti dell'Oratorio S. Filippo Neri un cuor solo, un'anima sola, una volontà risoluta a portare Dio e la sua legge tra le anime. Ricordatevi che la forza segreta ma portentosa del vostro apostolato in mezzo al mondo è riposta nel perfetto dominio di voi stessi e nella perfetta purità che vi rende angeli; così facendo, voi portate Dio in voi stessi come in una pisside d'oro, donde esala il profumo di Dio e s'irradia un raggio di sole su tutto quanto vi si avvicina senza toccarvi; Spiritus Domini super me.

Ed ora avanti con freschezza; Iddio lo vuole. Le anime vi guardano, ed aspettano ciascuno di voi al posto di combattimento abituale. Il lutto della mia morte serva soltanto a mobilitare tutto l'Orato­rio, e slanciare tutti, dai più piccoli ai più grandi, a spegnere le fiamme ardenti della Giustizia Divina assegnatemi nel Purgatorio per soddisfare ai debiti spirituali contratti sulla terra con le mie colpe. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei, quia manus Domini tetigit me; ecco l'invito al dovere di gratitudine che il vostro Direttore vi rivolge. Muovetevi a compassione di me, voi che in vita foste l'oggetto del mio zelo sacerdotale: adolescenti ed innocenti, pupille dei miei occhi; gioventù, pre­occupazione affannosa delle mie attenzioni; anime verginali, a cui consacrai gli sforzi più generosi per accompagnarvi nella salita liliale della vostra vita devo­ta; uomini e donne, a cui ho dato tutto il mio tempo disponibile; venite a spegnere le fiamme della giu­sta punizione del Buon Dio. Non mi lasciate molto tempo a penare nel Purgatorio, affrettate l'entrata nella beata gloria del Paradiso, donde, vi prometto, vi proteggerò e sarò più potente ed efficace nella direzione del caro nostro Oratorio e delle belle anime che lo popolano.

Vi benedico tutti e tutte nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia