Dal ciclostile al computer

Dal ciclostile al computer, i parroci si vanno organizzando.
Molti dei sacerdoti della nostra Diocesi non lo nascondono. Grazie ai giovani della comunità, si stanno affacciando sulle nuove vie della comunicazione. Il computer inizia ad entrare nelle sagrestie, dove i clic e i bit rompono il silenzio delle storiche ed antiche stanze.
La strada della comunicazione via etere, che ancora è solo a livello informativo, è stata inaugurata su più fronti, senza una vera e propria progettualità.
L'universo cibernetico lascia spazio anche ai parroci, che hanno deciso di tentare l'avventura della tastiera e dello schermo. Tutti buoni e santi propositi, che nel grande contenitore di Internet offrono approcci positivi e spirituali.
Le parrocchie della nostra Diocesi stanno tentando l'avventura delle rete, per gli stimoli offerti dalla stessa metropolia che sta sviluppando l'idea del sito web, visitato da oltre quindicimila utenti, ma soprattutto per il più convincente passaparola di chi si è già inserito nella rete.
Pioniere del web è stato il parroco di Altilia, don Franco Vercillo, grande appassionato di tecnologia. È stato suo il primo sito in Diocesi. Don Franco ha iniziato i rapporti con gli emigrati all'estero, offrendo loro pagine di storia locale e religiosa, inserendo nel sito riflessioni spirituali. documenti del Magistero e brani della parola di Dio. Un serio e minuzioso lavoro, aggiornato quasi quotidianamente che ha coinvolto i parroci dell'hinterland.
La cronologia della realizzazione dei diversi siti si va confondendo, per il nascere a macchia di leopardo di iniziative parrocchiali e associative, fino all'aprile duemila, quando nel Giubileo è stata lanciata l'idea "Chiesa in Rete" nell'Arcidiocesi bruzia.
Già alcune parrocchie hanno accolto l'invito, si sono collegate con il proprio sito o hanno chiesto all’agenzia che cura quello diocesano informazioni e aiuto.
Ma qual è la particolarità di un sito in parrocchia? Cosa richiede? Le prime cose sono la volontà di farlo e la costanza di tenerlo aggiornato, scoprendo sempre vie nuove per farsi raggiungere dagli utenti.
Ci vogliono anche piccoli investimenti. E sì. oltre l'acquisto di un buon PC, è necessario collegarsi in rete, realizzare le pagine. avere un dominio.
Passaggi graduali, quanto necessari, fino a far interagire il sito con gli utenti. In alcune comunità (Bisignano. Mendicino, ...) il parroco ha affidato il sito ai giovani della parrocchia perché venga aggiornato.
In molti casi è necessario che esso divenga, da contenitore di informazioni utili. luogo di incontro. simpatico e geniale, andando al di là della concezione troppo libraria che nel mondo di Internet è subito rifiutata da un clic.
E.G.
Da "Parola di vita" Rivista dell'Archidiocesei di Cosenza-Bisignano