Parrocchia "Santa Maria Assunta" (Altilia-Maione)

Lettera del Parroco alle famiglie.

Quaresima 2012

Fratelli e sorelle,

dell'amata comunità di Altilia e Maione. Vi scrivo, se anche con un po' di ritardo, per raggiungere tutti nei luoghi della vostra quotidianità, nelle vostre case; dove nasce e si sviluppa l'amore domestico che è espressione di quell'Amore più grande, l'amore di Dio.

Carissimi non vi nascondo la mia trepidazione ma anche emozione nello scrivere. Trepidazione, poiché compito primario del sacerdote è INCONTRARE. Incontrare, voi; anime affidatemi dalla Chiesa per volontà dello Spirito Santo. Incontrarvi per farvi conoscere il Signore Gesù Cristo che desidera dimorare nei vostri cuori. Come vi dicevo, sono anche emozionato; essendo questa la mia prima lettera, ed essendo questa anche la mia prima esperienza parrocchiale.

Ho l'emozione di chi si trova davanti a "qualcosa di meraviglioso"; e quel "qualcosa di meraviglioso", fratelli e sorelle, siete voi. Ai quali devo, nonostante le mie debolezze ed i miei limiti caratteriali, far giungere l'amore di un Dio che ci corre incontro per essere il punto di riferimento in un mondo che tende a perdere la rotta. Amatissimi, scelgo di scrivervi nel tempo liturgico che ci prepara al Mistero Pasquale. Il tempo di Quaresima: dove la preghiera, luogo di incontro con Gesù; il digiuno momento propizio per una conversione matura e vera e dove la penitenza momento di rinuncia al proprio egoismo per entrare in contatto con Cristo dispongono il nostro animo a "fare attenzione" (Eb 10, 24) alla Parola di Colui che vuole donarsi a noi per essere a Lui legati in un abbraccio indissolubile d'amore.

Carissime famiglie sono in mezzo a voi non per essere al comando della comunità (perché nessuno in ogni campo sociale comanda,) ma per essere "servo dei fratelli", memore di quella parola di Gesù, che disse ai sui discepoli: "io sono in mezzo a voi come colui che serve".

Ecco fratelli amati, sono in mezzo a voi con la mia giovane età ed il mio entusiasmo per donarvi quella Parola che è via, quel Pane che dona la vita; quella vita che è la Verità Eterna.

So che il cammino che siamo chiamati a percorrere ha le sue difficoltà. Incontreremo incomprensioni, modi di vedere differenti, ma non per questo, fratelli cari, non possiamo camminare verso la metà, CRISTO GESÙ'. Sono certo che mi sosterrete e che insieme potremo compiere un cammino di fede, la sola a renderci liberi da tutte quelle "sporcizie" che oscurano il cammino verso l'amicizia con il Signore. Nelle esperienze del nostro vivere quotidiano ci troviamo davanti, molte volte, a falsità e ad ipocrisie, ma ciò nonostante non dobbiamo perdere la capacità di andare avanti.
       
Ecco cosa dobbiamo fare: andare avanti, "facendo attenzione gli uni agli altri\ per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone" (Eb 10, 24). Andare avanti partendo dalla Quaresima che è, innanzitutto, il tempo in cui Dio si mette alla ricerca dell'uomo per salvarlo, liberarlo, redimerlo dal peccato. Ma la Quaresima è anche il tempo in cui l'uomo si lascia trovare da Dio. Infatti se l'iniziativa è sempre di Dio tuttavia è necessario, sempre, la collaborazione dell'uomo. Scriveva S. Agostino "Chi ti ha creato senza di te non ti salva senza té* Dio non può nulla se alla sua proposta di salvezza l'uomo oppone il rifiuto o peggio ancora l'indifferenza.E' necessario, carissimi, iniziare un cammino serio "infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso"(Le 9, 25), non riducendo la Quaresima alla sola partecipazione delle celebrazioni che si svolgono nella Settimana Santa, trascurando cosi: la Messa domenicale, la confessione e la comunione. Dobbiamo ripartire, fratelli cari, fiduciosi che Dio non è distante da noi.Dio vuole incontrarvi, desidera entrare nelle vostre vite, condividere le vostre esperienze, di gioia e di dolore; ed io, vostro parroco, ho desiderio di annunziare a voi Colui che mi ha mandato; sento il dovere di farvelo conoscere, far si che, Cristo Signore, diventi per voi "STELLA POLARE", ossia guida sicura.Pertanto vi chiedo con umiltà: di COMPRENDERMI, di ACCOGLIERMI, di CONOSCERCI, lasciando lontano da noi le logiche di un mondo che tende ad allontanare Dio, facendo prevalere «l'indifferenza, il disinteresse che nascono dall'egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la "sfera privata"» (Benedetto XVI).Diventiamo dunque "custodi" gli uni degli altri (cfr. Gen 4, 9) gareggiando, come dice ancora scrittura, nello stimarci a vicenda in questo mondo che esige dai cristiani una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al Signore. È necessaria, pertanto, una conversione profonda ed autentica che riesca a portare vicini coloro i quali sono lontani, forse a causa del nostro essere incoerenti, annunciando loro un messaggio di speranza, che è Gesù Risorto, speranza delle genti.Affidiamo, alla Beata Vergine Maria, Madre di speranza e di consolazione, ogni nostra preoccupazione. Lei sola può, difatti, comprendere le nostre ansie e paure; Lei sola può aiutarci a superarle, poiché attraverso Lei è giunto a noi il Salvatore ed attraverso Lei giungiamo al Figlio suo Gesù, "ad Jesus per Mariam" - a Gesù per Maria.A tutti voi, con cuore riconoscente e affetto fraterno auguro una Quaresima di autentico incontro, tra me, l'altro e Dio.

Con affetto Don Gianpiero

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